1. YOUTUBE: MEDIA, RINUNCIA A PROGETTO PRODUZIONI TV
(ANSA) - YouTube rinuncia al progetto delle produzioni televisive con budget alto lasciando così il campo libero a Apple che proprio ieri ha presentato il suo servizio di tv in streaming. La decisione, secondo Bloomberg, arriverebbe in seguito ai risultati inferiori alle previsioni degli spettacoli prodotti direttamente. Nel modello scelto da YouTube le produzioni tv ad alto budget venivano proposte in puntate pilota gratis per chiunque, mentre il resto degli episodi era disponibile solo per chi si abbonava a YouTube Premium, a pagamento.
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Tra le vittime dei tagli di Big G, gli spettacoli Overthinking with Kat & June oltre che la serie tv di fantascienza Origin. YouTube avrebbe già cancellato l'approvazione degli script di queste ma anche di altre produzioni. Per il momento rimane ancora incerto il destino di altri spettacoli prodotti da YouTube, tra cui Step Up: Hight Water. Il core business della piattaforma, come sottolinea Bloomberg, resta la vendita degli annunci pubblicitari da cui l'anno scorso l'azienda ha ricavato 15 miliardi di dollari. In direzione opposta si è mossa Apple, che ha lanciato la sfida a Amazon e Netflix.
Proprio ieri ha lanciato l'app Apple Tv+, riservata ai contenuti originali anche ad opera di Steven Spielberg. La piattaforma, on demand e senza pubblicità, ospiterà anche Oprah Winfrey, la star del piccolo schermo accolta con un'ovazione dallo Steve Jobs Theatre di Cupertino.
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2. LA RIVOLUZIONE DELLA MELA
Bruno Ruffilli per www.lastampa.it
Per Apple la giornata di ieri segna un punto di svolta, anche se non è stato presentato nessun nuovo iPhone, nessun dispositivo indossabile, né cuffie o Mac riveduti e corretti. A Cupertino si è tenuto un evento dedicato solo ai servizi: da qui passa la strategia verso il futuro di Apple, con 10,9 miliardi di fatturato nell’ultimo trimestre, una crescita del 19% rispetto a un anno fa.
tim cook e oprah winfrey alla presentazione di apple tv+ 1
Così, se le vendite di iPhone calano, rimangono 1,4 miliardi di utenti delle varie piattaforme della Mela in tutto il mondo. Pronti per abbonarsi ai nuovi servizi annunciati ieri al prossimo aggiornamento del sistema operativo.
Le notizie come la musica
Il Ceo Tim Cook parte con Apple News +: «La versione attuale è l’app di news più usata al mondo», dice. Quella nuova è completamente ridisegnata, e offre al lancio 300 magazine, come Time, Vogue, National Geographic, Popular Science, Billboard, New Yorker, Fortune, Vanity Fair, Rolling Stone, Esquire, Elle, reimpaginati e arricchiti di contenuti interattivi. Ci sono anche alcuni quotidiani, primo fra tutti il Wall Street Journal.
Per leggerli tutti - nella loro interezza, non in una scelta di articoli - si pagano solo 9,99 dollari. Il modello è quello di Spotify, o di Apple Music, che in quattro anni ha raccolto 50 milioni di utenti paganti: un abbonamento mensile per accedere liberamente a 40 milioni di brani, da ascoltare online o scaricare su vari dispositivi.
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1 miliardo nel piccolo schermo
Per la tv il modello è lo stesso, però lo sforzo di Apple è qui davvero poderoso. Un miliardo di dollari già speso per produrre contenuti originali, e pure il video di presentazione non dev’essere costato poco. In bianco e nero, racconta il potere delle storie che ognuno di noi si porta dentro, con le voci di Steven Spielberg, J.J. Abrams, Sofia Coppola, M. Night Shyamalan, Ron Howard, Damien Chazelle, Octavia Spencer, Reese Witherspoon, Jennifer Aniston e Hailee Steinfeld.
Qualcuno, come Spielberg, sale pure sul palco dello Steve Jobs Theater. E le celebrities in trasferta da Hollywood sono molte: Reese Witherspoon, Jennifer Aniston, Steve Carrell, Jason Momoa, Kumail Nanjiani. Ultima Oprah Winfrey, star della tv americana, che per Apple Tv + produrrà due documentari, e forse uno show: «Vogliamo parlare, ma anche ascoltare, dobbiamo essere aperti agli altri, ed è per questo che ho sposato la causa di Apple», dice. L’enfasi cade sul valore didattico dei contenuti, che rispecchiano i valori della Mela: confronto, diversità, pensiero globale. I contenuti si potranno vedere su Apple Tv (il set top box che si collega al televisore), iPad, iPhone, Mac, sul redivivo iPod Touch atteso a giorni, ma anche su smart tv Samsung Sony e Lg, dove si potrà installare l’app.
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Apple Tv + partirà in autunno, non si ancora in quanti Paesi e a che prezzo, ma a maggio arrivano gli Apple TV Channels con film, serie, sport, notizie e altro. Includeranno 150 servizi di streaming, fra cui Amazon Prime e Hulu, e pay tv come Canal+, Charter Spectrum, DIRECT NOW e PlayStation Vue. Non c’è Netflix.
Giochi in abbonamento
La formula dell’abbonamento verrà estesa ai giochi: con Apple Arcade, dal prossimo autunno, sarà possibile giocare a 100 nuovi titoli, ogni mese diversi, nuovi o già famosi, adatti a tutte le età e scelti per la qualità, l’originalità e la creatività dei contenuti. Si potranno provare tutti i giochi del pacchetto, senza limiti, senza pubblicità né tracking, senza acquisti in-app, e nel rispetto della privacy, tema su cui Cook ritorna spesso. Anche qui il costo dell’abbonamento non è noto, ma verosimilmente si tratterà dei soliti 9,99 dollari. Amazon offre al momento un servizio simile, ma per gli eBook, chiamato Kindle Unlimited.
La carta di credito
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Apple Pay, il servizio di pagamento tramite iPhone o Apple Watch, ha raggiunto i 10 miliardi di transazioni, ha spiegato Cook. Che ha poi annunciato la Apple Card, la carta di credito da usare in tutti i negozi, fisici o digitali, grazie al circuito MasterCard. Zero commissioni, interessi più bassi del mercato, sicurezza e riservatezza assoluta: questi i punti di forza della carta di credito sviluppata con Goldman Sachs. Ma gli utenti apprezzeranno certamente di più il cashback: il 2 % di ogni acquisto si trasforma in denaro disponibile per altre spese. E se si compra un prodotto o un servizio Apple, la percentuale sale al 3. Così il cerchio si chiude e inizia la seconda era di Apple.