• Dagospia

    LA NUOVA MODA TRA I FIGLI DEGLI IMMIGRATI NELLE BANLIEUE FRANCESI? IL “CAMPO ESTIVO” NEI PAESI D’ORIGINE DEI GENITORI (IN TESTA L'ALGERIA) – NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI TRATTA DI VIAGGI PAGATI DALLE MOSCHEE LOCALI: L'OBIETTIVO E' FACILITARE IL PERCORSO DI RIAVVICINAMENTO, DA PARTE DEI RAGAZZI, ALL’ISLAM E AI PAESI ARABI DI ORIGINE CONSIDERATI UNICA VERA “PATRIA” – UN DURO COLPO PER I TENTATIVI DI INTEGRAZIONE DA PARTE DEL GOVERNO FRANCESE...


     
    Guarda la fotogallery (V.M. 18)

    Estratti dell’articolo Francesco De Remigis per “il Giornale”

     

    MUSULMANI IN FRANCIA MUSULMANI IN FRANCIA

    Non sono stati ancora raccolti tutti i cocci della crisi delle banlieue, né stilato un piano per le periferie con nuove politiche di integrazione per i figli minorenni di immigrati nordafricani […]che centinaia di famiglie di origine algerina lanciano un altro segnale di sfilacciamento, rispetto al tentativo francese di assimilazione: si cerca la fuga dall’Esagono. Altro che integrazione. Meglio il primo volo disponibile Parigi-Algeri.

     

    francia islam francia islam

    L’ultima moda dei giovanissimi musulmani d’Oltralpe sono infatti le colonie estive nel Paese d’origine, con gli imam pronti a facilitare il percorso di riavvicinamento a quella che in moltissimi (e crescenti) casi viene considerata prima e unica «patria». Non c’è solo la rivendicazione religiosa […] C’è un richiamo storico-politico, una rivendicazione, foraggiata da certi predicatori ma pure da politici algerini.

     

    FRANCIA ISLAM FRANCIA ISLAM

    […] Il 17 luglio un primo gruppo di 160 bambini è arrivato a Orano per una vacanza al mare di 12 giorni a Mostaganem. Ne partiranno altri. Nel complesso, 900 ragazzini. L’iniziativa affonda nella crescente tensione Francia-Algeria, che neppure il parziale mea culpa di Macron sul colonialismo, né l’indagine storica commissionata sui misfatti francesi, ha risolto. Anzi, il risentimento è cresciuto.

    ISLAM IN FRANCIA ISLAM IN FRANCIA

     

     Il presidente algerino in persona, Abdelmadjid Tebboune, sostiene l’operazione «vacanze in Algeria» mediata dal rettore della Grande Moschea di Parigi, Chems-Eddine Hafiz (lo stesso che criticava l’Eliseo perché non si era scusato per i crimini del colonialismo e che ha recentemente minacciato di denunciare Michel Houellebecq per istigazione all’odio contro i musulmani).

    Abdelmajid Tebboune Abdelmajid Tebboune

     

    Tebboune giovedì ha perfino telefonato all’imam per ringraziarlo. E non a Macron. E in un comunicato chiama i ragazzini «i nostri figli che vivono in Francia», felice di far loro «scoprire l’Algeria». Che in molti già sognano. L’idea di organizzare campi estivi è l’ennesimo guanto di sfida. Scava nei nervi scoperti di una Francia che ha poco di invitante da offrire ai suoi giovani figli di immigrati, e le cui famiglie non riescono a pagare vacanze. La rivolta delle banlieue ha mostrato la fragilità di un Paese che non è riuscito a intercettare la rabbia mescolata a scontento crescente. 

    Col collante della religione.

     

    preghiera musulmani preghiera musulmani

     L’essere musulmani svolge infatti un ruolo: i 900 bambini sono stati invitati dalle moschee a trascorrere l’estate in «patria». Gli imam dicono che così si permetterà alle famiglie algerine con redditi modesti di mandare i figli in vacanza. Per il presidente della Federazione del nord della Francia della Grande Moschea di Parigi, Abdelkader Aoussedj, l’operazione «rafforza i legami delle nuove generazioni della comunità con il loro Paese». 

     

    È l’ultima tessera del mosaico: di un islam che riempie vuoti istituzionali fino a deflagrare nel «separatismo» più volte denunciato da Macron. E di un’Algeria che cavalca la mancata assimilazione dei figli degli immigrati certificandone il fallimento; indisponibile a collaborare al rimpatrio di clandestini, ma pronta a ospitare bambini francesi per preservarne le radici. Una crisi all’ombra del campeggio.

    Guarda la fotogallery (V.M. 18)


    ultimi Dagoreport