volodymyr zelensky e gli altri leader al summit sulla pace di burgenstock, in svizzera
KULEBA, 'COMPIUTI PASSI AVANTI ENORMI VERSO LA PACE'
(ANSA) - "I Paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l'Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi".
Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti. "Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l'altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l'Ucraina a quel tavolo il più forte possibile", ha detto precisando che "il processo di finalizzazione del comunicato è nella sua fase finale".
UCRAINA: SUMMIT SVIZZERA, PER PACE SERVONO TUTTE LE PARTI
MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV
(ANSA) - "Il raggiungimento della pace richiede il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti", si legge in un comunicato congiunto rilasciato al termine della prima giornata del Vertice per la pace in Ucraina in corso in Svizzera e citato dai media internazionali. i seguito il testo del comunicato: "La guerra in corso della Federazione Russa contro l'Ucraina continua a causare sofferenze e distruzioni umane su larga scala e a creare rischi e crisi con ripercussioni globali per il mondo.
Ci siamo riuniti in Svizzera il 15 e 16 giugno 2024 per rafforzare un dialogo di alto livello sui percorsi verso una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina. Abbiamo ribadito le risoluzioni A/RES/ES-11/1 e A/RES/ES-11/6 adottate dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e sottolineato il nostro impegno a sostenere il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite. Questo vertice è stato costruito sulle precedenti discussioni che hanno avuto luogo sulla formula di pace dell'Ucraina e su altre proposte di pace.
rishi sunak e volodymyr zelensky summit per la pace svizzera
Apprezziamo profondamente l'ospitalità della Svizzera e la sua iniziativa di ospitare il vertice di alto livello come espressione del suo fermo impegno nella promozione della pace e della sicurezza internazionali. Abbiamo avuto uno scambio fruttuoso, globale e costruttivo di vari punti di vista sui percorsi verso un quadro per una pace globale, giusta e duratura.
In particolare, riaffermiamo il nostro impegno ad astenerci dalla minaccia o l'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, i principi di sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti gli stati, inclusa l'Ucraina, all'interno dei loro confini riconosciuti a livello internazionale, comprese le acque territoriali, e la risoluzione delle controversie con mezzi pacifici come principi del diritto internazionale.
charles michel volodymyr zelensky burgenstock, svizzera summit sulla pace
"Abbiamo inoltre una visione comune sui seguenti aspetti cruciali:
1) In primo luogo, qualsiasi utilizzo dell'energia nucleare e degli impianti nucleari deve essere sicuro, protetto e rispettoso dell'ambiente. Le centrali e gli impianti nucleari ucraini, inclusa la centrale di Zaporizhzhia, devono funzionare in modo sicuro e protetto sotto il pieno controllo sovrano dell'Ucraina e in linea con i principi dell'Aiea e sotto la sua supervisione. Qualsiasi minaccia o uso di armi nucleari nel contesto della guerra in corso contro l'Ucraina è inammissibile.
volodymyr zelensky a colloqui con kamala harris e jake sullivan
2) In secondo luogo, la sicurezza alimentare globale dipende dalla produzione e dalla fornitura ininterrotta di prodotti alimentari. A questo proposito, la navigazione commerciale libera, completa e sicura, nonché l'accesso ai porti marittimi nel Mar Nero e nel Mar d'Azov, sono fondamentali. Attacchi alle navi commerciali nei porti e lungo l'intero percorso sono inaccettabili, nonché contro i porti civili e le infrastrutture portuali civili. La sicurezza alimentare non deve essere utilizzata come arma in alcun modo. I prodotti agricoli ucraini dovrebbero essere forniti in modo sicuro e gratuito ai paesi terzi interessati.
kamala harris volodymyr zelensky
3) In terzo luogo, tutti i prigionieri di guerra devono essere rilasciati mediante scambio completo. Tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente, e tutti gli altri civili ucraini che sono stati illegalmente detenuti, devono essere restituiti all'Ucraina. "Crediamo che il raggiungimento della pace richieda il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti. Abbiamo quindi deciso di intraprendere passi concreti in futuro nelle aree sopra menzionate con un ulteriore impegno dei rappresentanti di tutte le parti. La Carta delle Nazioni Unite, compresi i principi del rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità di tutti gli Stati, può e servirà come base per raggiungere una pace globale, giusta e duratura in Ucraina."
ZELENSKY «PROVA» LA PACE: «UNA POSSIBILITÀ ALLA DIPLOMAZIA»
Estratto dell’articolo di G. Sar. per il “Corriere della Sera”
PUTIN E LA DENAZIFICAZIONE DELL EUROPA - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Volodymyr Zelensky immagina uno sforzo corale per convincere Vladimir Putin a trattare: «Diamo una possibilità alla diplomazia, siamo qui per fare la storia». Ci crede anche la presidente della Confederazione svizzera, Viola Amherd, che per un giorno ha trasformato un lussuoso resort di Burgenstock, immerso nel verde e affacciato sul Lago dei Quattro Cantoni, in una filiale dell’Onu. […] 92 delegazioni e i rappresentanti di otto organizzazioni multilaterali. Capi di Stato e di governo.
La vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, i leader reduci dal G7. Ma i russi non ci sono. I cinesi neanche. E allora a che cosa serve questo «Summit sulla pace in Ucraina»? Nel corso della giornata Zelensky e il suo consigliere Andriy Yermak anticipano la domanda, svelando lo schema che hanno portato in Svizzera.
volodymyr zelensky a burgenstock, in svizzera, per il summit sulla pace
La «formula di pace» ucraina non è più intoccabile. «Siamo qui per ascoltare ogni proposta, anzi vi invito a esprimervi», dice Zelensky, aprendo la discussione nel pomeriggio. L’agenda prevede solo tre dei dieci capitoli del piano ucraino: sicurezza alimentare, protezione dei siti nucleari, emergenza umanitaria (liberazione dei prigionieri, restituzione dei bambini ucraini deportati in Russia). Su questi tre passaggi, forse, si può ottenere un largo consenso per il comunicato finale.
Tutto il resto è ancora divisivo e quindi, per ora, viene accantonato: ritiro delle truppe russe, ripristino dei confini, tribunale speciale per i crimini di guerra. In ogni caso la Conferenza svizzera deve essere un passaggio interlocutorio. […]
volodymyr zelensky e gli altri leader al summit sulla pace di burgenstock, in svizzera
La prossima volta ci dovranno essere anche i russi, fosse anche con una delegazione di basso livello. Nei colloqui informali si sta discutendo se restare da queste parti (gli svizzeri ci tengono molto) o dare spazio di nuovo all’Arabia Saudita, forse il Paese, Cina a parte, più vicino a Mosca.
L’8 agosto del 2023 il principe saudita Bin Salman promosse un’iniziativa simile. In quell’occasione parteciparono anche i diplomatici cinesi che si dimostrarono fiduciosi sui «colloqui di pace». A Burgenstock, invece, non sono venuti, perché non ci sono russi (ma non c’erano neanche a Gedda). Sul piano politico, quindi, è un netto passo indietro.
volodymyr zelensky a burgenstock, in svizzera, per il summit sulla pace
Questa volta i cinesi si limitano a inviare un messaggio da New York. Lo firma Geng Shuang, vice responsabile della rappresentanza permanente all’Onu: «Ucraina e Russia devono trovarsi a metà strada per la pace. La Cina sollecita le parti in conflitto ad avviare una trattativa il prima possibile per fermare le azioni militari».
[…] La vice presidente Harris si è limitata a ripetere la posizione standard americana: pieno sostegno politico e materiale all’Ucraina. In un bilaterale con Zelensky, la numero due della Casa Bianca ha annunciato l’invio di altri aiuti, per 1,5 miliardi di dollari.
XI JINPING ABBRACCIA VLADIMIR PUTIN
Gli interventi nell’assemblea plenaria hanno mostrato che esiste almeno un minimo comune denominatore: il rispetto dell’integrità territoriale, principio sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. […]
ursula von der leyen e volodymyr zelensky summit per la pace svizzera