FEDERER MIRKA
Emanuela Audisio per la Repubblica
Ode a Mirka. Alla signora Miroslava Vavrinec in Federer. Alla moglie, alla stratega, all' organizzatrice, alla guardia del corpo, ma soprattutto alla padrona di Roger. E della sua resurrezione. È lei che a casa porta i calzoni, è lei che decide, è lei che ne gestisce la carriera. È Mirka che lo tiene prigioniero nella felice gabbia del suo talento. E che non lo fa evadere da sé stesso. Roger anche a 36 anni ne è pubblicamente suddito: «Quando Mirka si stancherà di viaggiare, io smetterò».
Il campione che si sottomette alle esigenze della sua domatrice. È lei che come Cornelia decide a Wimbledon l' esposizione dei loro gioielli gemelli: due femmine e due maschi. A ricordare che gli otto titoli sull' erba non bastano, ci sono quattro figli da mantenere, c' è da fare il papà, c' è da sostenere una famiglia. Myla Rose, Charlene Riva, Leo e Lenny, hanno bisogno di un futuro garantito. Come se il tesoretto di 300 milioni di dollari (fonte Forbes) non bastasse.
FEDERER CON LA MOGLIE
Non è tipa che si accontenti, Mirka: 260.832 dollari guadagnati in carriera, anche lei tennista, nel 2001, suo anno migliore, numero 76 del mondo, terzo turno passato all' Us Open. Nient' altro di rivelante sul court, se non che ai Giochi di Sydney nel 2000, dove esce subito, Roger la nota: «Non capivo perché mi parlasse tanto, ma alla fine mi ha baciata». Lui ha 19 anni, i capelli lunghi, e si deve consolare di un bronzo sfumato, lei 22, già fidanzata con un arabo ricco ma cambia campo. Flashback: slovacca, naturalizzata svizzera, emigrata a due anni con la famiglia, a nove incontra Martina Navratilova che resta colpita dal suo fisico atletico e le dice: prova il tennis. Le organizza un allenamento e le manda una racchetta.
FEDERER 2
Puoi rifiutare un invito da una regina del tennis? No, e infatti Mirka si applica ma nel 2002, per un infortunio al piede molla il tennis. Ha altri prize money su cui contare, quelli di Roger. Non proprio una paghetta. Si sposano nella primavera 2009 a Basilea, lui passa da una madre, che ne ha scoperto il talento, a un' altra, brava a stimolarlo. A Roger va bene così: per esaltarsi ha bisogno di quella guida. Vi diranno che ha cambiato la racchetta: nel 2002 e nel 2014 è passato ad una taglia di Wilson più grande.
È vero: il piatto corde è aumentato dell' 8%, Roger si è convinto per i problemi alla schiena, ma prima ha provato 127 prototipi. Vi spiegheranno che coach Ivan Ljubicic, che due anni fa ha preso il posto di Edberg, gli ha consigliato una tattica più aggressiva, di non stare lì a subire a fondocampo.
MIRKA FEDERER
È vero: meno rovescio slice, più potenza. Tutto ha la sua importanza, ma prima di convincere lui, hanno dovuto spiegarlo a lei. È Mirka che gestisce l' impero, è Mirka che proibisce a Roger di diffondere la notizia su dove alloggino durante i tornei, è Mirka che non vuole che lui giochi in Davis, è Mirka che gli allontana ogni altro orizzonte che non sia quel rettangolo dove lui è bellissimo, bravissimo, remuneratissimo. 19 Slam in 29 finali, 42 semifinali, 315 partite vinte, 93 titoli in 141 finali.
mirka federer
La presenza di Mirka non è mai discreta: c' è, e non si vergogna di esserci. Di stare dietro non ci pensa proprio, meglio avanti, visibilissima. Sa che il talento ha bisogno di frusta e carezze, sa che il suo uomo è umile e geniale, al limite della noiosità, sa che due ambizioni sono meglio di una, sa che per andare avanti quando sei già re, hai bisogno di una spinta in famiglia. Soprattutto quando non hai più nulla da dimostrare, ma solo contraccambiare la fiducia di una moglie: vai caro, il mondo è tuo. Pardon, nostro.
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