ansia e depressione post covid 19
(ANSA) - Il mondo è sempre più triste e in preda al disagio emotivo: lo rivela una vasta indagine mondiale pubblicata sulla rivista Pnas, secondo cui, dal 2009 al 2021 i sentimenti di tristezza, preoccupazione e stress sono divenuti sempre più pervasivi tra le persone di tutto il mondo. In particolare, nel 2021 ha lamentato disagio emotivo quasi una persona su 3 (31%); era una su 4 (25%) nel 2009. Lo studio è stato condotto da Michael Daly University, Maynooth e Lucia Macchia della City, University of London, School of Health & Psychological Sciences.
ansia e depressione
Per sviluppare una visione globale degli stati emotivi, i ricercatori hanno analizzato i dati del Gallup Poll di 113 nazioni, raccolti attraverso interviste a più di 1,5 milioni di persone. Il sondaggio è stato svolto attraverso indagini telefoniche nei Paesi in cui la copertura telefonica rappresenta almeno l'80% della popolazione. Le indagini sono state fatte di persona nelle regioni con copertura telefonica meno estesa, tra cui la maggior parte dell'Asia, del Medio Oriente e dell'Africa. Durante la pandemia sono state condotte interviste telefoniche nella maggior parte dei Paesi.
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Gli individui dovevano riferire se avessero provato sentimenti di rabbia, tristezza, preoccupazione o stress durante "gran parte" del giorno precedente. Gli autori hanno scoperto che le segnalazioni di disagio emotivo sono aumentate di sei punti percentuali. Gli aumenti sono stati maggiori tra le persone con il livello di istruzione più basso e con il reddito più basso, segno che il disagio emotivo si annida soprattutto tra le persone socialmente già più vulnerabili.
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Nel 2020, la prevalenza dell'angoscia è aumentata di 2,5 punti percentuali rispetto alla tendenza esistente, un'osservazione che gli autori attribuiscono alla pandemia. L'aumento è stato di breve durata e nel 2021 i livelli di disagio non erano superiori a quelli previsti in base alle tendenze pre-pandemiche.
Solo la diffusione dei sentimenti di rabbia non sembra essere cresciuta nel periodo di studio. Secondo gli autori, i risultati sottolineano la necessità di scoprire i fattori che contribuiscono all'aumento del disagio emotivo globale, come premessa imprescindibile per la sua gestione.