Estratto dell’articolo di Rosario Dimito per “il Messaggero”
DARIO SCANNAPIECO
Open Fiber (OF) deprezza il valore dell'acquisizione fatta a dicembre 2021 da Cdp equity (60%) e Fiber Networks Holdings sarl (40%), veicolo di Macquarie. In occasione della recente approvazione del bilancio 2022 di Open Fiber Holdings, scatola controllata da Cassa e dal fondo australiano che ha il 100% della società di fibra ottica, i soci all'unanimità hanno preso drastiche decisioni che potrebbero influenzare l'esito dell'acquisizione di Netco (Tim) da parte di Kkr e altri partner, come F2i e la stessa via Goito.
Peraltro la partecipazione della spa statale è sub judice in quanto il patto parasociale con Macquarie prevede di condividere iniziative sulle infrastrutture, pena pesanti penalità in caso di violazione: Cdp non potrebbe allearsi con Kkr senza l'ok del partner. La proposta di Kkr prevede un earn out di due miliardi a seguito della fusione con OF ma questo prezzo rischia di dimezzarsi a causa della riduzione dell'avviamento.
Open Fiber Holdings spa ha chiuso il rendiconto 2022 con un utile di 22,8 milioni mentre a livello consolidato di gruppo ha realizzato una perdita di esercizio pari a 139,6 milioni. […]
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Rispetto alla perdita di 139,6 milioni viene segnalato «che […] è stata conclusa l'attività di allocazione dell'avviamento (maggior valore pagato rispetto al patrimonio netto, ndr) generato dalla complessa operazione societaria perfezionata il 3 dicembre 2021», cioè il closing della vendita del 50% di Enel a Cdp (10%) e Macquarie (40%) per un equity value di 5,3 miliardi. «L'attività ha comportato il restatement (cioè revisione, ndr) dei valori di acquisizione iscritti sul bilancio al 31 dicembre 2021».
mario rossetti
Dalle carte risulta che «[…] l'avviamento inizialmente iscritto nel 2021 per 2,5 miliardi è stato allocato e a oggi rileva un avviamento finale pari a 326,6 milioni. Questo perché la maggior parte del valore dell'avviamento inizialmente iscritto è stato allocato ai maggiori valori delle attività immobilizzate, quali l'infrastruttura di proprietà, per effetto della dinamica dei costi e la lista clienti».
La diversa allocazione dell'avviamento consente di ammortizzarlo in più anni e di non fare l'impairment test, cioè la stima sulla perdita di valore di un asset che comporta una svalutazione. Infine curiosità: «L'amministratore delegato (Mario Rossetti, ndr), precisa che il bilancio consolidato di gruppo non è oggetto di approvazione da parte dell'assemblea».
DARIO SCANNAPIECO henry kravis
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