Estratto dell’articolo di Sergio Arcobelli e Sergio Forte per il Messaggero
elia morandotti
Ci sono luoghi, nell'anima di ciascuno di noi, che sono speciali. Il parquet, per Elia Morandotti, è il posto del cuore. Lo è stato fin da bambino, quando guardava papà Riccardo giocare a grandi livelli con le maglie di Verona, Torino e Virtus Bologna. Lo è stato a maggior ragione l'altro giorno, quando pur affrontando l'immenso dolore per la perdita della mamma, Elia ha fatto ammattire la difesa avversaria di Perugia in una partita giovanile di under 19 eccellenza in maglia Santarcangelo Angels: ha segnato 57 punti in 28 minuti con il 10/13 da tre (10/10 a 2 minuti dal termine) e il 9/13 da due.
elia morandotti
Renato Valigi, allenatore avversario e testimone oculare ha raccontato: «Purtroppo ha giocato contro di noi e ne ha fatti 57, purtroppo aveva degli occhi pieni di concentrazione sin dal primo momento, gli occhi di chi deve dire qualcosa. Abbiamo solo applaudito il ragazzo a fine gara per ciò che ha fatto in campo e per ciò che abbiamo saputo subito dopo. Le percentuali (ed i tantissimi assist che ha fatto) non servono a descrivere ciò a cui abbiamo assistito. Occhi da leone in campo Un solo obiettivo, grande cuore». Quello che si è scoperto dopo, per l'appunto, è che il giorno prima era venuta a mancare Maura, sua madre, imprenditrice di successo nella riviera romagnola. Elia, quindi, a soli 18 anni compiuti l'11 marzo scorso, ha deciso di scendere in campo con il lutto al braccio. Ma per di più, ha infilato una quantità incredibile di canestri rendendo orgogliosa mamma Maura, che lo stava guardando da lassù.
riccardo morandotti
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