IL CARDINALE ANGELO BECCIU A CINQUE MINUTI SU RAI 1
(Adnkronos) - Il cardinale Angelo Becciu, condannato nel processo di primo grado per lo scandalo finanziario in Vaticano legato alla compravendita del Palazzo di Londra, torna a parlare. Alla vigilia di Pasqua, in una intervista al settimanale tedesco Die Zeit ribadisce la sua innocenza: “Chi ha emesso la sentenza sa benissimo che non un solo centesimo dell’affare di Londra è finito nelle mie tasche, e sa anche che non possiedo alcuna proprietà ad eccezione di una vecchia Mazda del 2001”.
Becciu parla anche delle riserve sul processo da parte di esperti della materia: “Alcuni dei giuristi più prestigiosi in Italia hanno mosso delle severe critiche riguardo il processo. Penso soprattutto al Cardinale Herranz e ai professori universitari Paolo Cavana e Geraldina Boni. Io voglio che il processo d’appello dimostri la mia innocenza. Per chiarire le origini di questa vicenda una volta per tutte, spero anche che vengano desecretate le dichiarazioni dei testimoni, in particolare le oltre cento chat tra il Promotore di Giustizia del Vaticano e una testimone”.
ANGELO BECCIU - INTERVISTA DIE ZEIT
Becciu ribadisce che, come Sostituto alla segreteria di Stato, era “responsabile di diciassette dipartimenti, uno dei quali amministrava i fondi della Segreteria di Stato. Lavoravamo insieme in un clima di fiducia. Il compito di questo ufficio amministrativo era quello di proporre investimenti, mentre il mio era quello di dare l’approvazione finale. Ho sempre accettato le proposte che mi venivano presentate. Il nostro dovere era quello di lavorare in favore della Santa Sede, e i nostri esperti erano stimati da tutti”.
L’ex Sostituto spiega: “Non sono responsabile di alcuna perdita, in quanto ho agito con l’autorizzazione dei miei superiori, seguendo la procedura standard della Segreteria di Stato. E perché mai un investimento, seppur sbagliato, viene considerato reato? Questa domanda mi tormenta ogni giorno da quando è stata pronunciata la sentenza il 16 dicembre 2023. Perché sono stato condannato?”.
IL PALAZZO DEL VATICANO A SLOAN SQUARE - LONDRA
Per Becciu l’accusa di aver impiegato a scopi illeciti il denaro destinato alla liberazione di una suora è “assurda e offensiva. Avrei approfittato del rapimento di una suora in veste di sacerdote e diplomatico esperto? Non sono certo così cinico! L’accusa era così assurda che un avvocato della parte civile, il professor Giovanni Maria Flick, rappresentante dell’Apsa, ha chiesto la mia assoluzione”.
Mentre in merito alle somme di denaro inviate alla Caritas della Diocesi di Ozieri, il prelato ricorda di aver agito “su richiesta dei Vescovi della mia diocesi in Sardegna”: “Mi hanno chiesto aiuto per le loro opere di carità nel 2015 e nel 2018 – specifica Becciu – Tali donazioni rientravano pienamente nei miei poteri.
IL CARDINALE ANGELO BECCIU
Il tribunale ha anche stabilito che il denaro non è finito nelle tasche di mio fratello, ma sul conto della Caritas della diocesi”. “La mia Chiesa sta attraversando un momento difficile. È scossa dal secolarismo e dagli scandali sugli abusi, dal relativismo teologico e dalla polarizzazione ideologica, dalle persone che abbandonano la Chiesa e dalla carenza di sacerdoti. Ma da queste crisi ne è sempre uscita migliore”. “Sto soffrendo – conclude Angelo Becciu – e ciò che mi addolora di più è pensare che il Papa possa credere anche solo per un minuto che io gli abbia mentito. Soprattutto ora che siamo a Pasqua”.