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    LA PAZZA IDEA DEL CENTRODESTRA: CANDIDARE SILVIO BERLUSCONI SINDACO DI MILANO! - IL CAV FAREBBE DA PADRE NOBILE DELLE GRANDI STRATEGIE E NON DOVREBBE IMPEGNARSI, DATA L'ETÀ, NELLE ROGNE QUOTIDIANE DI TRAFFICO, FOGNATURE O MOVIDA - SAREBBE AFFIANCATO DA UN “CITY MANAGER” (STEFANO PARISI?), UNA SQUADRA DI ASSESSORI PER LO PIÙ COMPOSTA DA IMPRENDITORI CON QUALCHE GNOCCA A IMPREZIOSIRE LA SQUADRA…


     
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    M.A. per “il Messaggero”

     

    berlusconi biancofiore a milano 2 berlusconi biancofiore a milano 2

    Dalla presidenza del Milan è passato a quella del Monza. Da Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi passerà a Palazzo Marino? La pazza idea che gira nel centrodestra è di candidare il Cavaliere a sindaco di Milano. Ovviamente lui ne è lusingato, e naturalmente quando girano cose così - quelle che davvero lo fanno contento, perché per lui Milano, la sua città, «è una seconda madre» - è proprio Zio Silvio che ama farle circolare. Si vota nella primavera del 2021 anche nel capoluogo lombardo, e chi meglio del Cavaliere può togliere alla sinistra l' egemonia che ormai ha conquistato da molti anni, tra Pisapia e Sala? O mia bela madonina...

     

    LA MADONNINA

    BERLUSCONI NEL CLUB FORZA SILVIO DI MILANO BERLUSCONI NEL CLUB FORZA SILVIO DI MILANO

    Sì, la madonnina potrebbe vedere Berlusconi sulla poltrona che affettivamente, ama anche praticamente, gli è più congeniale. Quella di primo sindaco regolarmente eletto, e non più soltanto simbolo della metropoli che gli ha dato tutto, la ricchezza, la fama, il trampolino imprenditoriale e il predellino politico.

     

    «Io quando guardo Milano ancora mi commuovo», ripete spesso il Cavaliere, che qui è diventato Sua Emittenza, Sua Pubblicità, il Dottore, il Presidente, e qui ha studiato dai salesiani, qui accompagnava la mamma Rosa a fare la spesa e si faceva dare dalla genitrice gli spiccioli del resto per immaginare già da infante imprese colossali e Milano 2 e tutto il resto. E sui muri di Milano - così ama raccontare Silvio ai nipotini e a tutti gli altri - «nel 48 attaccavo i manifesti della Dc e così contribuii anche io a fermare i comunisti». A 12 anni.

     

    PREDELLINO BERLUSCONI PREDELLINO BERLUSCONI

    Ora, a 84 anni, non si meriterebbe forse di fare il sindaco della sua città-madre? Ma certo che sì. E con lui, dicono tutti intorno a lui, questa metropoli può rinascere dalle ceneri del Covid e ridiventare un mito internazionale. Chissà. Ma il progetto quel è?

    Silvio farebbe da padre nobile, da suggeritore, da decisore delle grandi strategie di Milano e non, data l' età e tutti gli impegni politici italiani ed europarlamentari che certo non lascerebbe, da sindaco quotidianamente impegnato sulla questione traffico o fognature o eccessi di movida (ora la chiamano covida) sul Naviglio.

     

    silvio berlusconi mamma rosa silvio berlusconi mamma rosa

    Ma figuriamoci. L'idea sarebbe quella di un city manager (Stefano Parisi? Quello è il genere di tecnici-politici che gli piace: e infatti Silvio parla sempre con entusiasmo di Brugnaro sindaco di Venezia e di Bucci sindaco di Genova) impegnato ogni giorno sul pezzo e di una squadra di assessori per lo più composta da imprenditori o da eccellenze che hanno ben figurato nelle loro professioni. Largo ai giovani, naturalmente: «I talenti ci sono, serve un buon allenatore che li sappia far giocare».

    silvio berlusconi con il padre luigi la madre rosa e la sorella maria antonietta silvio berlusconi con il padre luigi la madre rosa e la sorella maria antonietta

     

    L'importante è che i futuri assessori di Berlusconi sindaco non abbiano barba e baffi, godano di buona presenza e siano svegli, brillanti e iper-comunicativi un po' alla Nicola Porro al quale, non a caso, Silvio offre la guida di Forza Italia quasi di continuo.

    Lo fece anche con Brugnaro ma i colonnelli azzurri, spaventatissimi, lo hanno stoppato.

     

    IL DERBY

    E comunque Berlusconi sui sindaci di Milano ha spesso regalato sorprese (ma questa sarebbe la più grande). Quando candidò senza ascoltare niente e nessuno Albertini, molti pensarono: ma questo imprenditore non becca un voto! Indro Montanelli invece fu tra i pochi che ci credette da subito: «Io lo voto Albertini, perché è antipatico, non dà confidenza alle persone e così si fa, basta poi fare le cose». Silvio ad Albertini ne diede tanti di voti e tanti ne ha regalati ai suoi successori di centrodestra.

    stefano parisi stefano parisi

     

    Stavolta Silvio i consensi a se stesso li porterà, nel caso. E che spasso sarebbe vedere il derby meneghino Sala-Berlusconi! Non è detto che un pezzo di sinistra non trinariciuta non sceglierebbe sotto sotto - se non altro per dargli l' onore delle armi dopo tanti decenni di battaglia - il vecchio patriarca di via Rovani. Per altri, Silvio sindaco equivarrebbe al Ritorno del Caimano. Ma per tutti l' eventuale campagna elettorale da 84enne sarebbe lo spettacolo imperdibile.

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