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    CHRISTO, CHE PIRAMIDE! – DOPO L'INSTALLAZIONE SUL LAGO DI ISEO, ORA SPUNTA A LONDRA UNA ‘TOMBA’ DI LUCCICANTI BARILI GALLEGGIANTI ALTA 20 METRI NEL LAGHETTO SERPENTINE, NEL CUORE DI HYDE PARK – TURISTI IN DELIRIO PER 'L’INSTALLAZIONE- GIANDUIOTTO' CHE SARA’ VISIBILE PER TUTTA L’ESTATE - MA ALCUNE ASSOCIAZIONI LOCALI PROTESTANO…


     
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    london mastaba christo london mastaba christo

    Antonio Riello per Dagospia

     

    Conosciamo tutti gli "impacchettamenti" che la coppia di artisti Christo (nato in Bulgaria nel 1935) e Jeanne-Claude (nata in Marocco nel 1935) hanno fatto in giro per il mondo a partire dai primi anni sessanta. Oggi Christo continua solo (la collega-moglie Jeanne-Claude è mancata a New York nel 2009) nella affascinante e comune missione di dare un senso alla scultura monumentale contemporanea.

     

    Le loro sono sempre state opere temporanee da vedere e godere per il breve tempo della loro esistenza. Qualcosa di coerentemente effimero che non cerca mai la presunzione dell'Eternità. La loro breve vita comporta automaticamente assembramenti di persone e quindi incontri e forme di socializzazione. Arte Contemporanea nell'accezione migliore del termine: assai lontana dall'abissale retorica che spesso l'accompagna quando cerca di misurarsi con la dimensione pubblica.

     

    Il loro aggancio può essere la Natura (come nel caso della felice installazione "Floating Piers" realizzata sul Lago d'Iseo nel  2016) oppure la Città (il Pont Neuf impacchettato di Parigi nel 1985). Questa volta tocca alla natura urbana, educata e addomesticata di Hyde Park, a Londra. 

     

    london mastaba london mastaba

    La "Mastaba" era un tipo di voluminosa tomba arcaica dell'Antico Egitto (una specie di tozza piramide senza punta). "The London Mastaba"  si richiama appunto direttamente a questo tipo di architettura. E' alta circa venti metri e ha una base imponente di trenta per quaranta metri. Sembra di primo acchito un gigantesco e tozzo "gianduiotto" avvolto in stagnola colorata e galleggiante sull'acqua. In realtà è un perfetto congegno ingegneristico composto da 7507 barili industriali di metallo (di quelli usati per contenere petrolio grezzo) che sono stati colorati in rosso, bianco, blu e malva.

     

    I colori sono uno dei punti di forza dell'opera perchè grazie ad una serie di accorgimenti riflettono in modo particolare la luce delle varie ore del giorno: una vera e propria "orgia cromatica". Ci sono dei momenti nei quali sembra che si illumini di cangiante luce propria. E' una visione impressionante che polarizza l'attenzione da lontano. Usando il gergo giovanile la si potrebbe definire (opportunamente in questo caso) "fotonica"...

     

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    A moltissimi questa presenza dal sapore quasi fantascientifico che sorge sul laghetto ("The Serpentine") piace assai: i dati ufficiali mostrano un consistente "turismo d'arte" che sta raggiungendo Londra in questi giorni proprio per venire a vederla. Altri hanno gradito un po' meno: ci sono petizioni di associazioni locali che trovano che la quiete del parco e del piccolo lago siano state turbate.

     

    Qualcuno si è infastidito insomma. A dire il vero anche il celebre Crystal Palace, disegnato da Paxton e costruito per l'Esposizione Internazionale del 1851 proprio qui vicino (sempre con finalità temporanee), aveva comunque suscitato tanti entusiasmi quante polemiche. I londinesi adorano con trasporto le novità, ma ancora di più adorano lamentarsi per i cambiamenti che queste portano.

     

    riello riello

    In questi tempi di bilanci pubblici ultra low cost  e di marchi invadenti (e anche talvolta prepotenti) va notato che tutte le spese di realizzazione sono state autofinanziate dagli artisti stessi, oltre che da un fondo filantropico che non ha comunque nulla da pubblicizzare. Anche la visita al sito è assolutamente gratis. Non male davvero.

     

    L'idea di utilizzare come materiale costruttivo i bidoni (come fossero delle pietre) non è casuale. Christo e Jeanne-Claude sono stati ossessionati da questo tipo di oggetti fin degli anni cinquanta sia per la loro consistenza formale che per il loro innegabile valore simbolico (civiltà delle macchine = petrolio). In tempi come questi, di grande attenzione per i temi della  "sostenibilità ambientale", il loro impiego risulta ancora più opportuno e significativo che mai.

     

    Situata poco distante, la Serpentine Gallery ospita una copiosa selezione di disegni, schizzi, collages, sculture e modelli in scala che fanno da efficace contorno a quello che si ammira nel parco. Sono raccontati in dettaglio la storia, i "perchè" e i retroscena di questa idea. Si scopre che la concezione di Mastaba risale già al 1977 e che originariamente avrebbe dovuto sorgere negli Emirati Arabi Uniti.

     

    ISEO PASSERELLA DI CHRISTO ISEO PASSERELLA DI CHRISTO

    I disegni in particolare hanno una forza non certo comune. Non sono solo dei semplici bozzetti preparatori ma delle vere e proprie opere d'arte perfettamente autonome e compiute.

     

    Era dal 1979 che a Londra non si ospitava un progetto espositivo così importante di Christo e Jeanne-Claude. La Serpentine Gallery adempie qui, in un colpo solo, alle sue due vocazioni primarie: l'Arte e l'Architettura del nostro tempo. In effetti bisogna dire che il brillante Hans-Ulrich Obrist, direttore artistico di questa istituzione, ha fatto centro ancora una volta.

    CHRISTO CHRISTO

     

    I Media hanno ovviamente già messo in moto a pieno ritmo la loro macchina: sarà l'Estate della Mastaba. Dal canto loro i social (in particolare Pinterest e Instagram) sono già ingolfati di foto e selfie che la ritraggono.

     

    THE LONDON MASTABA (Hyde Park, Londra W2 W8) fino al 23 Settembre 2018

    BARRELS AND THE MASTABA 1958-2018 (Serpentine Gallery, Kensington Gardens, Londra W2 3XA) fino al 9 Settembre 2018

     

    CHRISTO PASSERELLA CHRISTO PASSERELLA london mastaba christo london mastaba christo

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