• Dagospia

    “DI MAIO È FURBO, CONTE È UN PIRLA” – LA PODEROSA SINTESI DELL’EX GRILLINO GIANLUIGI PARAGONE: “LA SCISSIONE È UNO SQUALLIDO GIOCO DI POTERE. DI MAIO SI STA MUOVENDO PERCHÉ DETERMINATI AMBIENTI STANNO LAVORANDO DA UN PO' PER CREARE UN CONTENITORE CENTRISTA CHE SERVIRÀ PER LA PROSSIMA LEGISLATURA PER RINNOVARE L'INCARICO A DRAGHI O A UN ALTRO SALVATORE DELLA PATRIA. LA GENTE DEL M5S NON C'È PIÙ. CI SONO ALCUNI DISPERATI CHE RESTANO ATTACCATI AL REDDITO DI CITTADINANZA MA IL SOGNO È FINITO…”


     
    Guarda la fotogallery

    Sarina Biraghi per “la Verità”

     

    GIANLUIGI PARAGONE GIANLUIGI PARAGONE

    «La scissione di Luigi Di Maio è il completamento di un cinico voltafaccia e di uno squallido gioco di potere personale. Il cinismo è dato anche dall'aver ucciso Gianroberto Casaleggio e rinnegato il figlio, cosa che fa senza rendersene conto anche Conte». Secco e inclemente il commento di Gianluigi Paragone, leader di Italexit ed ex grillino, sulla scissione del M5s.

     

    La molla è stata il vincolo del secondo mandato?

    «No no, c'è qualcosa di più. Di Maio si sta muovendo perché determinati ambienti stanno lavorando da un po' per creare un contenitore centrista che servirà per la prossima legislatura per rinnovare l'incarico a Draghi o a un altro salvatore della patria tipo l'ex banchiere della Bce».

     

    Giggino quindi ha giocato d'anticipo?

    GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

    «Lui è stato bravo a tessere una rete con cui riesce a spostare un gruppo di disperati, una sessantina di deputati molti dei quali al primo mandato, e a collocarli in una comfort zone, cioè in quella zona moderata superaffollata».

     

    Cambiamento di pelle?

    «Gente che era stata eletta sulla spinta di rivendicazioni forti, e forse eccessivi sogni, si ritrova a chiedere il simbolo a Tabacci. Ecco, da Casaleggio a Tabacci c'è l'essenza di Di Maio».

     

    di maio conte di maio conte

    Dallo strappo ne esce meglio Conte?

    «Conte è fatto della stessa pasta di Di Maio, semplicemente come si direbbe a Milano, un pirla».

     

    Perché?

    «Di Maio è più furbo, è riuscito a restare attaccato al potere con linguaggio felpato e quirinalizio. Anche Conte è cinico e non può rifarsi una verginità. Non dimentichiamo che l'avvocato di Volturara Appula è quello del Cts e dei Dpcm, è quello che ha fatto diventare Arcuri supercommissario dell'emergenza con le mascherine, la primula vaccinale, l'Ilva di Taranto È quello che durante il lockdown giocava da solo e ora chiede la centralità del Parlamento. Ricordo che mentre oggi fa lo schizzinoso è lo stesso che aveva provato a fare il Conte ter con una scialuppa di scappati di casa. Non è un verginello. Ora non può gestire il potere e dimostra di essere un bidone della politica».

     

    gianluigi paragone gianluigi paragone

    Di Maio resta ministro

    «Di Maio ha le spalle coperte dal Quirinale che vive nell'anomalia di un settennato bis che vuole portare fino in fondo. Napolitano nella stessa situazione chiedeva di fare presto, Mattarella continua a stare bene nel suo ruolo e si gode lo spettacolo. Di Maio non ha nulla da temere».

     

    Del resto ha solo fatto una scissione.

    «No, è artefice di una truffa: ha guidato il M5s fino al 33% e ora sovverte la parte politica del Movimento e fa l'opposto, una mossa ideologica autorizzata da Draghi».

    conte di maio conte di maio

     

    Ma se Di Battista torna ci va con Conte?

    «Dibba se rientra non trova il M5s. Doveva pensarci prima».

     

    E gli elettori capiranno questa scissione?

    «La gente del M5s non c'è più. Ci sono alcuni disperati che restano attaccati al reddito di cittadinanza ma il sogno è finito. Del resto Conte con questo Movimento si è inventato ministri come Speranza e Lamorgese. C'è poco da sognare. Piuttosto c'è da pensare alla gente che lavora, agli agricoltori dimenticati e in ginocchio per una crisi aggravata dalla siccità. Niente fondi solo promesse compreso il pnrr che sarà un salvadanaio vuoto».

    ALESSANDRO DI BATTISTA A DIMARTEDI ALESSANDRO DI BATTISTA A DIMARTEDI

     

    E il silenzio di Grillo?

    «Meglio che non parli. Anche il suo ultimo post è incomprensibile, perfino a lui stesso».

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport