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    SVASTICHELLE CHE PUZZANO DI LATTE - NEL 2020 LA POLIZIA ESTONE HA SCOPERTO UNA BANDA DI NAZISTI, CHE FACEVA PROPAGANDA IN RETE, GUIDATA DA UN 13ENNE CHE SI FACEVA CHIAMARE "IL COMANDANTE" - ORA È STATA PUBBLICATA UN'INCHIESTA DALLA RIVISTA AMERICANA "THE ATLANTIC" CHE HA SVELATO IL SEGRETO DI PULCINELLA, OVVERO CHE INTERNET È UNA FOGNA PIENA DI BLOG CHE INNEGGIANO AL NAZISMO - LA PIATTAFORMA "SUBSTACK", NATA COME RIFUGIO DAI DISCORSI D'ODIO DEI SOCIAL, OSPITA ALMENO 16 PAGINE DI ESTREMA DESTRA...


     
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    Estratto dell'articolo di Arcangelo Rociola per “La Stampa”

     

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    Ad aprile del 2020 l'antiterrorismo estone mette a segno un'operazione clamorosa. Dopo anni di indagini online riesce a scovare il capo di un'organizzazione neonazista che da Tallin era riuscita a ramificarsi anche negli Stati Uniti, facendo proseliti su social e blog. Il gruppo progettava attacchi dinamitardi contro i "nemici della razza ariana". A sorprendere gli investigatori però non fu l'estensione della rete, né la violenza dei suoi proclami.

     

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    Ma il suo capo. Lo trovano nella sua cameretta. Al computer. Aveva 13 anni. E dai suoi seguaci sui social si faceva chiamare "Il comandante". Quell'arresto ha dimostrato quanto fosse diventato facile trovare e diffondere contenuti d'odio online. E quanto esteso fosse diventato il fenomeno. Nessuna piattaforma oggi sembra esserne del tutto esente.

     

    The Atlantic ha condotto un'indagine sulla piattaforma online Substack. E ha scoperto l'esistenza di decine di blog che inneggiano al nazismo, al suprematismo bianco e all'antisemitismo. Non una novità. Ma il fatto che tutto questo avvenga anche su Substack è diverso. La piattaforma è nata nel 2017 come rifugio dai social, dai discorsi violenti o frivoli degli influencer.

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    Voleva essere un contenitore di blog e una newsletter (ora anche podcast) dove ci si poteva prendere del tempo per leggere e pensare. Magari commentare. Ma con qualità. Substack però ha adottato da subito delle politiche assai permissive sul tipo di contenuti che si possono pubblicare. Vale a dire: niente moderazione, tutto (o quasi) è consentito. E nell'ultimo anno qualcosa è cambiato. Su Substack hanno cominciato a proliferare pubblicazioni di estrema destra. The Atlantic ne ha contate sedici.

     

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    Una parte minima delle 17.000 totali. Anche in Italia, ad esempio, si leggono i contenuti di Andkon's Reich Press, un blog con qualche migliaio di iscritti (da 1 a 5 mila, la piattaforma non fornisce dati precisi) dove il lettore è accolto da una Berlino anni '30, con una Porta di Brandeburgo adornata da svastiche e aquile imperiali. Dentro si inneggia alle ragioni del nazionalsocialismo, della razza ariana e dell'antiliberalismo. C'è White-Papers, che urla la necessità di politiche pubbliche in difesa dei bianchi e accusa i leader globali di essere promotori di una sostituzione etnica. [...]

     

    IL CARLINO CHE FA IL SALUTO NAZISTA IL CARLINO CHE FA IL SALUTO NAZISTA

    L'estremismo paga. La polarizzazione pure. Perlomeno online, dove è ormai regola nota che più un contenuto è forte e divisivo più riesce a catturare attenzione, minuti di lettura, e in definitiva soldi. YouTube è la più popolare televisione al mondo. Ha 2,7 miliardi di utenti unici al mese e un discreto potere di influenzare i suoi utenti. Il 77 per cento dei giovani tra 15 e 25 lo usa regolarmente. [...]

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