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    “LO SCONTRO ARMATO TRA TAIWAN E CINA NON È ASSOLUTAMENTE UN’OPZIONE” – LA PRESIDENTE DI TAIPEI, TSAI ING-WEN, INVIA UN MESSAGGIO A PECHINO, SOLO APPARENTEMENTE È RASSICURANTE: “NON CI SONO MARGINI DI COMPROMESSO SU LIBERTÀ E DEMOCRAZIA. ENTRARE A FAR PARTE DELLA CINA NON È ACCETTABILE, DOBBIAMO DIFENDERE LA NOSTRA SOVRANITÀ E IL NOSTRO MODO DI VIVERE” – POI FA UN PARALLELO CON L’UCRAINA E ELENCA LE ARMI IN PRODUZIONE: “OGNI CITTADINO È UN GUARDIANO DELLA NOSTRA NAZIONE”


     
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    tsai ing wen tsai ing wen

    (ANSA) - Lo scontro armato tra Taiwan e la Cina "non è assolutamente un'opzione" e "non ci sono margini di compromesso su libertà e democrazia": è il messaggio della presidente di Taipei, Tsai Ing-wen, per Pechino, contenuto nel discorso per i 111 anni della fondazione della Repubblica di Cina.

     

    Tsai si è impegnata a rafforzare le difese dell'isola, chiarendo però che "lo scontro armato non è assolutamente un'opzione per le nostre due parti. Solo rispettando l'impegno del popolo taiwanese nei confronti della nostra sovranità, democrazia e libertà può esserci una base per riprendere un'interazione costruttiva attraverso lo Stretto di Taiwan".

    xi jinping xi jinping

     

    Tsai, dopo la pressione militare cinese senza precedenti innescata dalla visita a Taipei di agosto della speaker della Camera americana Nancy Pelosi, ha avvertito Pechino che l'isola non avrebbe mai rinunciato al suo stile di vita democratico. Ha tracciato nel discorso trasmesso in streaming anche parallelismi con la vicenda ucraina, paragonando l'aggressione di Mosca all'obiettivo di Pechino di prendere il controllo di Taiwan, ritenuta una parte inalienabile del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.

     

    "Non possiamo assolutamente ignorare la sfida che queste espansioni militari pongono all'ordine mondiale libero e democratico - ha detto Tsai -. La distruzione di democrazia e libertà di Taiwan sarebbe una grave sconfitta per le democrazie del mondo".

     

    nancy pelosi tsai ing wen nancy pelosi tsai ing wen

    Entrare a far parte della Cina non "è accettabile", perché "il più ampio consenso tra il popolo taiwanese e i nostri vari partiti politici è che dobbiamo difendere la nostra sovranità nazionale e il nostro modo di vivere libero e democratico. Su questo punto, non abbiamo spazio per compromessi". Il presidente cinese Xi Jinping, al potere dal 2012, ha intensificato la pressione diplomatica, economica e militare su Taipei - parte del piano di "ringiovanimento della nazione" - e si appresta a ricevere un inedito terzo mandato alla guida del Partito comunista cinese (Pcc) al XX Congresso i cui lavori partiranno il 16 ottobre.

     

    LA STRATEGIA DEL PORCOSPINO - TAIWAN VS CINA LA STRATEGIA DEL PORCOSPINO - TAIWAN VS CINA

    Tsai, rimarcando il ruolo strategico globale dell'isola nei semiconduttori, ha citato anche il cambiamento della postura di difesa, in funzione della 'strategia del porcospino', come consigliato dagli Usa: "Stiamo aumentando la produzione di massa di missili di precisione e navi militari ad alte prestazioni; stiamo lavorando per acquisire varie armi di precisione piccole e altamente mobili che ci aiuteranno a sviluppare capacità di guerra asimmetrica complete, assicurando che Taiwan sia completamente preparata a rispondere alle minacce militari esterne".

     

    Tsai ha ribadito, infine, la necessità di mobilitare e addestrare più civili per lavorare con i militari, come è stato fatto dall'Ucraina con successo contro la Russia, perché "ogni cittadino è un guardiano della nostra nazione".

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