R. Amo. per “il Messaggero”
TIRRENIA jpeg
Niente salvataggio per ora. Anzi, incombe il fallimento sulla compagnia Tirrenia, la società del gruppo Moby controllato da Vincenzo Onorato. La Procura di Milano ha depositato ieri presso il Tribunale istanza di fallimento nei confronti di Cin-Compagnia italiana di navigazione cui fa capo la Tirrenia.
Una richiesta avanzata dal pm Roberto Fontana proprio nell'udienza fissata sulla base dell' articolo 162 che regola «l'inammissibilità della proposta» del piano di ristrutturazione che Cin aveva annunciato di voler presentare. Il pm non si è però opposto a un rinvio, sia pure in tempi contenuti, dell'udienza in merito alla richiesta di fallimento.
vincenzo onorato
Alle spalle c'è una crisi che ha fatto lievitare il debito. Secondo quanto emerge dalle carte, la Procura di Milano ha indicato un passivo della holding pari a circa 200 milioni e debiti scaduti per circa 350-400 milioni, di cui 180 nei confronti dell' amministrazione straordinaria dell' ex Tirrenia per l'acquisizione del ramo d'azienda di Tirrenia di Navigazione.
A questo punto c'è tempo tre settimane per capire che strada prenderà la compagnia. Il 6 maggio il Tribunale fallimentare deciderà sull' istanza di fallimento, mentre la società, a quanto si è saputo, punta nel frattempo su un accordo di ristrutturazione del debito.
NAVE TIRRENIA jpeg
LE TAPPE
Cin aveva presentato una richiesta di concordato in bianco nel luglio scorso come Moby, senza però presentare, alla scadenza, proposta di concordato preventivo o di omologa di accordo di ristrutturazione del debito.
Per questo la sezione fallimentare presieduta da Alida Paluchowski ha fissato udienza per ieri, durante la quale il pm ha depositato istanza di fallimento, mentre i legali della Compagnia di Navigazione hanno chiesto un ulteriore proroga dei termini per il concordato in bianco ritenuta però inammissibile dal collegio. I giudici civili hanno quindi in sostanza dichiarato cessati gli effetti protettivi del concordato in bianco. Sicché è venuto meno quella sorta di scudo temporaneo del patrimonio che ora potrebbe essere aggredito. Ma le carte in mano al gruppo non sembrano finite.
Vincenzo e Alessandro Onorato
Intanto ora Cin ha ha un po' di tempo, seppure ristretto, per presentare un piano di salvataggio completo: o un concordato preventivo o un accordo completo di ristrutturazione con i creditori, in particolare con i commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria, ovvero lo Stato. Altrimenti il prossimo 6 maggio il tribunale non potrà fare altro che pronunciarsi sull' istanza di fallimento e di amministrazione straordinaria della holding dell' imprenditore campano.
Intanto si è aperto un altro fronte per il gruppo di Onorato. Un procedimento a Modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, è stato avviato dal procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli, che si occupa di reati contro la Pubblica amministrazione per verificare la regolarità di numerosi finanziamenti ad associazioni, fondazioni e partiti politici fatti da Moby negli anni.
TIRRENIA
Per esempio, la compagnia avrebbe effettuato pagamenti al Blog di Grillo e alla Casaleggio Associati, movimenti segnalati nel 2019 da Banca d' Italia, al Pd, a Fratelli d' Italia e a Forza Italia per un importo di circa 2 milioni in cinque anni. Tra questi, 1,2 milioni alla Casaleggio Associati, circa 90mila euro al Pd, 100mila al comitato Change del governatore della Liguria, all' epoca coordinatore nazionale di Fi, Giovanni Toti, 10mila a Fdi e 200mila alla fondazione Open vicina a Matteo Renzi. L' elenco è riassunto in un documento allegato proprio al piano di concordato preventivo consegnato dai consulenti del gruppo Cin-Moby alla Procura e alla sezione fallimentare del Tribunale di Milano.
VINCENZO ONORATO