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    LA PROCURA DI ROMA HA CHIUSO LE INDAGINI SULLE IRREGOLARITÀ NELLA GESTIONE DI VENETO BANCA - L'AVVISO È STATO NOTIFICATO ALL’EX AD VINCENZO CONSOLI E AD ALTRI 14 PERSONE CHE HANNO GESTITO L’ISTITUTO TRA IL 2013 E IL 2014, PRIMA DELL’AZZERAMENTO DEL VALORE DELLE AZIONI – TRA I REATI CONTESTATI, OSTACOLO ALLA VIGILANZA E AGGIOTAGGIO


     
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    F. Ch. Per il “Corriere della Sera”

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    La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulle presunte irregolarità nella gestione di Veneto Banca. L'avviso è stato notificato all' ex amministratore delegato Vincenzo Consoli e ad altri 14 persone che hanno tenuto le redini dell' istituto di Montebelluna tra il 2013 e il 2014, prima dell' azzeramento del valore delle azioni e dell' ingresso, avvenuto l' estate scorsa, del fondo Atlante.

     

    Tra i reati contestati, sulla base delle indagini svolte dalla Guardia di finanza, figurano ostacolo all' attività di vigilanza e aggiotaggio. Al centro dell' inchiesta finanziamenti erogati dall' istituto a soggetti che non avevano i requisiti per ottenerli ed altri finanziamenti concessi in cambio dell' acquisto di azioni della stessa Veneto Banca. Consoli era stato posto lo scorso mese di agosto agli arresti domiciliari per le ipotesi di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza.

    Veneto Banca Veneto Banca

     

    Tra gli indagati anche gli ex presidenti Flavio Trinca e Francesco Favotto, poi Stefano Bertolo, responsabile della direzione centrale amministrazione dal 2008 al 2014, Flavio Marcolin, ex responsabile degli affari societari e legali ed ex componenti del collegio sindacale e dirigenti.

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