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    LA PUBBLICITÀ RIPARTE E I GLI EDITORI FANNO IL BOTTO IN BORSA - GUBITOSI: “RISULTATI RAI MIGLIORI DEL PREVISTO”


     
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    Francesca Gerosa per "Milano Finanza"

    Mediaset è tra i titoli che oggi sostiene Piazza Affari. Grazie alla tregua fra Pd e Pdl sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore che allontana al momento la crisi di governo, il titolo schizza del 3,11% a quota 3,32 euro con 4,8 milioni di pezzi scambiati.

    "E' evidente che il titolo beneficia di questa finestra che si è aperta per evitare la crisi", commenta un trader. Ma a sostenerlo sono anche i segnali di ripresa della pubblicità. Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ha infatti indicato un miglioramento dei risultati del gruppo grazie al taglio dei costi da una parte e al miglioramento della pubblicità a settembre dall'altra con un aumento della quota di mercato. Segnali di ripresa frutto anche dei cambiamenti organizzativi.,

    LUIGI GUBITOSILUIGI GUBITOSI

    Più nel dettaglio, grazie alle misure sui costi, la tv statale è stata in grado di raggiungere un utile operativo positivo di 29 milioni di euro nel secondo trimestre 2013. Come conseguenza del piano di risparmi e dei nuovi investimenti, l'indebitamento del gruppo è visto a 500-600 milioni di euro entro la fine dell'anno.

    In termini di raccolta pubblicitaria, settembre è partito bene, mentre nel primo semestre dell'anno la Rai ha aumentato la sua quota di mercato dello 0,4%, invece Mediaset è scesa dello 0,6%. Certo non si sa se le indicazioni positive della Rai corrispondano a una ripresa della raccolta pubblicitaria in generale o se la tv di Stato abbia rubato spazio proprio a Mediaset.

    silvio mediaset berlusconisilvio mediaset berlusconi

    Comunque, a detta degli analisti di Mediobanca Securities, data la bassissima visibilità sul mercato, il commento di Gubitosi sul mercato pubblicitario italiano rappresenta una novità importante per il settore, in particolare per i nomi più esposti al mercato domestico, quindi Cairo (+2,78% a 4,06 euro oggi in borsa), L'Espresso (+10,98% a 1,071 euro) e appunto Mediaset. In deciso rialzo anche Rcs Mediagroup (+6,97% a 1,274 euro) con il mercato in attesa di un partner industriale nel mondo digitale e Mondadori (+4,12% a 1,01 euro).

    La preferenza di Mediobanca va a L'Espresso, uno dei titoli più economici tra i media europei, che potrà trarre vantaggio dal suo taglio severo dei costi e dalla sua esposizione alla pubblicità digitale. Sul mercato televisivo, continua a essere fonte di preoccupazione il livello della competizione in rapida crescita, destinato ad avere un doppio effetto negativo: calo dell'audience e aumento dei costi dei programmi televisivi.

    Pietro Scott JovanePietro Scott Jovane

    Per gli esperti di Mediobanca Gubitosi e Piscopo sul lato della pubblicità stanno facendo un ottimo lavoro alla Rai (l'ex bella addormentata). L'unica fonte di preoccupazione per la Rai è il debito: uno dei modi più semplici per ridurlo, consigliano gli analisti, sarebbe una valorizzazione del business delle torri e quindi un'integrazione tra RaiWay ed EI Towers sarebbe la soluzione più praticabile.

    Intanto Sky è diventata ancora più aggressiva con la sua offerta e la nuova La7 di Cairo è estremamente accattivante. Mentre per Mediaset la stagione autunnale sarà impegnativa e questo è il motivo per cui Mediobanca conferma il rating neutral sul titolo. Equita addirittura reduce con un prezzo obiettivo a 2,7 euro.

    mil01 urbano cairomil01 urbano cairo

     

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