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    7 INVIATI PER 7 LEADER - CI VUOLE IL CORAGGIO DEI DIRIGENTI RAI PER DIFENDERE LA PRESENZA SIMULTANEA DI SETTE INVIATI IN AMERICA: ''EVENTO ECCEZIONALE: LA PRESENZA DEL PAPA, OBAMA, XI JINPING, PUTIN, RENZI. NON POSSIAMO FARE UN SOLO SERVIZIO PER DECINE DI EDIZIONI''. NO, BASTANO TRE SERVIZI AL GIORNO: ESISTE QUALCUNO CHE GUARDA TUTTI I 20 TG RAI QUOTIDIANAMENTE? (SE ESISTE, AIUTIAMOLO!)


     
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    Riceviamo e pubblichiamo dalla Rai:

     

    bianca berlinguer bianca berlinguer

    Caro Direttore, torna ancora una volta la polemica sui troppi inviati della Rai per seguire il presidente del Consiglio. Peccato che in questi giorni negli Stati uniti siano in corso la visita del Papa e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, alla quale partecipano tutti i grandi della Terra. Eventi che le testate Rai stanno seguendo ciascuna con un inviato e con il lavoro prezioso delle due corrispondenti, per coprire il flusso informativo di Rainews24, quello altrettanto ininterrotto dei Giornali Radio, le 11 edizioni del Tg1 e le 4 ciascuno di Tg2 e Tg3.

    Mario Orfeo Mario Orfeo

     

    Quando abbiamo saputo che anche il presidente del Consiglio italiano sarebbe intervenuto all’Assemblea dell’Onu, abbiamo valutato di prevedere un inviato per ciascuna testata (Tg1,Tg2 e Tg3), con un solo operatore per le immagini per tutti e tre gli inviati. Un modello organizzativo peraltro comune a tutti i principali giornali che pure hanno corrispondenti a New York.

     

    MARCELLO MASI MARCELLO MASI

    Non si capisce dunque lo scandalo: ci sono eventi eccezionali, come in questo caso, che vedono la presenza quasi contemporanea del Papa, di Obama, di Xi Jinping, di Putin, oltre che del nostro presidente del Consiglio, per i quali occorre un impegno straordinario con servizi e dirette. Con una produzione che certo non può essere adeguatamente assicurata, proprio per rispetto del servizio pubblico, da un solo corrispondente o da un solo inviato. Cioè con un solo servizio, uguale per decine di edizioni.

     

    Cordiali saluti

    Bianca Berlinguer, Mario Orfeo, Marcello Masi

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