Barbara Costa per Dagospia
il libro di giuseppe cruciani nudi
Chi mi ha detto “Ti amo”, mi ha reso la vita un inferno: meglio andare a tr*ie, perché la fedeltà non esiste, mai è esistita, e chi ci crede se la racconta, è un noioso, o è scemo, se non è scemo è un illuso, vabbè, è un romantico, forse è un David Parenzo. La f*ga governa il mondo, la f*ga è al primo posto, prima della famiglia, e per Vittorio Feltri la famiglia è la cosa peggiore che l’umanità abbia inventato, e però in Italia, la famiglia, guai a chi la tocca! La famiglia si regge sui soldi dei mariti e sulla f*ga, se poco su quella delle mogli tanto su quella delle p*ttane, e la Gioconda è la più grande p*ttana della Storia, la più grande mai dipinta: ti guarda così, guarda così tutti noi, essendo pronta per ognuno di noi.
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Lo dice Vittorio Sgarbi, e Sgarbi sc*pa, lui è pieno di donne, nel suo smartphone, tra i contatti, solo le Francesca sono 450, e Sgarbi ha sc*pato alla Camera, dei Deputati, e anche con 2 parlamentari, una molto importante, una alle prime armi. Sgarbi ha fatto sesso con Malena, Malena gli ha tenuto il pene in bocca per 3 ore, durata smentita su Dagospia ma confessata da Sgarbi a Giuseppe Cruciani, che era lì, con Sgarbi e Malena, che però alla "festa" non l’hanno fatto partecipare.
Poco male, sai che gli frega, a Cruciani, lui è innamorato, devoto, delle pozzanghere, di squirting, e la sua prima doccia sublime è stata una sera, in spiaggia, a Formentera: da quella volta di quelle gocce acidule lui ci fa restare segno in ogni dove, dal divano, al pavimento di casa sua, ai sedili dell’auto. Lo squirting non è pipì, lo squirting è incolore, in parte vischioso simile a sperma, lo squirting Sgarbi dice che l’ha inventato lui (?), Efe Bal non squirta, però ha clienti politici, d’ogni partito, e alcuni se li ritrova accanto nei salotti tv.
cruciani squirting
Per quel che mi riguarda, sono d’accordo con Michela, un’amica di Cruciani: ci sono donne randagie p*ttane che vogliono orgasmi anali, eccessivi, laceranti, senza lubrificanti. Siamo cagne, e sia inteso a lode, e plauso: godiamo, sguaiate, quando non sappiamo “cosa voglio, so soltanto che non mi basti più tu adesso: scendi per strada, ferma qualcuno e portalo su a farmi sc*pare”.
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E sono pure con Silvia, conosciuta da Cruciani via FB, che adora farsela leccare, e un uomo che non te la lecca va buttato via in 3 secondi, perché un uomo che vale deve essere un porco divoratore di f*ga (“è un orgasmo diverso, senza un caz*o. Le scosse, i brividi… non c’è paragone”). C’ha ragione Cruciani, con Feltri, quando dicono che andare a cena prima della sc*pata è una cosa orribile, io aggiungo disonesta, perché è lì che la donna si vende, detta il suo prezzo, quello che Gianfranco Vissani paga strisciando la sua carta di credito, e nel suo caso passino le cene, ma le colazioni in camera, il mattino dopo, no!
cruciani efe bal
Quanto c’ha ragione Cruciani a dire che, tra due che si piacciono, aperitivi, cene, sono nient’altro che rotture di cog*ioni quando si sa che, se non ci annusiamo fino allo sfintere, non ci conosciamo abbastanza per mandarci a quel paese o amarci per qualche mese, e a Cruciani piacciono mature, non magrissime, e mi raccomando il piede, senza interruzioni dall’alluce al mignolo, né irregolarità nelle dita, tutte alla stessa distanza l’una dall’altra, e niente segnali di futuro alluce valgo: giusto, ne va delle sua erezione, e ogni erezione ha i suoi diritti. Se poi tali piedi sorreggono un sedere che in privato scoreggia, tanto meglio! Sono feticismi, sacri, legittimi.
Ancora ti chiedi se un uomo è etero se va a trans, se è passivo, se lo succhia, e se è padre e accompagna a scuola i figli truccato e vestito da donna? Sono personalità, sessualità scisse e fuse, è la realtà, è la nuova normalità: è una famiglia una coppia che si regala gang bang, è una famiglia un marito che apre gambe e sesso della moglie a un altro, e gode a infilarglielo lui, il pene dell’altro, è una famiglia una mamma che manda il suo capo dalla figlia escort.
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È una famiglia un uomo che una volta al mese lascia la moglie (e madre dei suoi figli) a un branco di uomini che – col consenso di lei e di lui e degli altri – ne fanno strage, di sperma e sc*pate. La visione di tali monte va forte, specialmente se in diretta, col marito fiero e arrapato che aspetta fuori, in macchina. Se non si mandano video e foto è nei patti raccontarsi tutto, ma non tutto e non sempre, dacché non per tutte le mogli è facile dire al marito che quel pomeriggio un gigolò gli ha sfondato il c*lo, c*li sfondati coi soldi dei mariti, mariti che 6 chilometri dopo Tarvisio cambiano, tornano single, nei bordelli legali dove è prassi farsene non meno di due.
Eppure ci sono mariti e mogli diversi, a cui piace di notte girare, per i parcheggi, e lì darsi a chiunque, è il loro segreto, da non rivelare a nessuno, parenti, colleghi, amici: chi capirebbe, che finalmente si sono parlati, che non sono mai stati più felici, perché questo è ora il loro equilibrio, sc*pare in contemporanea con altri, o solo la moglie sopra un altro accanto al consorte col pene ingabbiato?
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Altrimenti come rimediare a un desiderio spento, a un marito che s’è infrocito, e vuole un p*ttano trans in mezzo? Ecco, le p*ttane, loro lo sanno, che le famiglie si reggono sui p*mpini che loro fanno a mariti stressati, e infatti ci sono mariti che durante un p*mpino cadono a terra stecchiti. Le p*ttane lo sanno, che troppe mogli non danno il c*lo (non lo dà nemmeno la moglie a Siffredi), lo sanno che “se uno non vuole rovinarsi il matrimonio e il conto in banca e vuole farsi una bella sc*pata, va a m*gnotte”. Perché non sc*pa più con sua moglie?
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Perché dopo un po’ si rompe i cog*ioni. Chiaro? La prostituzione etero, gay, trans, è un lavoro normale che la morale considera anormale, ma p*ttani e p*ttane salvano unioni, quelle coi mariti che non li tieni, mariti che si travestono da Hello Kitty per farsi sodomizzare, farsi prendere a calci le p*lle, fare da WC in sedute sadomaso scat, o da posaceneri umani, godendo a farsi spegnere sigarette sulla lingua. Chi sei tu per vietare a tua moglie di andare a girare un porno amatorial, con Alex Magni?
david parenzo e giuseppe cruciani
La vita è questa. È così che si fa. Stare insieme, in monogamia, è una tra le libertà e, a parere di Cruciani, ma pure del mio, la forma più maniaca di perversione. L’unica cosa che fa male è reprimersi. O usare con troppa foga lo strap-on: a chi lo indossa e spinge, può far venire l’ernia.
giuseppe cruciani giuseppe cruciani e i piedi di alessandra cantini vittorio sgarbi e malena giuseppe cruciani con gli scambisti cruciani con miss escort daniela martani cruciani e parenzo vissani cuckold giuseppe cruciani e vittorio feltri giuseppe cruciani la zanzara