• Dagospia

    LA REGINA A CAVALLO - ELISABETTA FINALMEMENTE E’ FELICE: HA VINTO LA GOLD CUP!


     
    Guarda la fotogallery

    Vittorio Sabadin per "La Stampa"

    Quando era bambina, la regina Elisabetta diceva che avrebbe voluto sposare un contadino, per poter vivere circondata da cani e, soprattutto, da cavalli. Negli anni in cui visse con i genitori al 145 di Piccadilly, possedeva con la sorella Margaret una decina di cavalli giocattolo.

    LA REGINA ELISABETTA IL GIORNO DELL INCORONAZIONELA REGINA ELISABETTA IL GIORNO DELL INCORONAZIONE

    Ognuno di loro aveva un nome, veniva strigliato dalle principesse tutte le sere e portato a passeggiare per i corridoi la mattina. Suo padre mise Elisabetta in sella per la prima volta a quattro anni: in un paio di giorni imparò i nomi di tutti i finimenti e quando venne portata a visitare le scuderie reali chiese agli stallieri se poteva avvicinarsi ai cavalli per parlare con loro.

    LA REGINA ELISABETTA E CAMILLA AL ROYAL ASCOTLA REGINA ELISABETTA E CAMILLA AL ROYAL ASCOT

    Non c'è dunque da stupirsi se una delle settimane più belle della sua vita sia stata questa delle corse di Ascot, nelle quali una sua cavalla, Estimate, ha vinto la Gold Cup, un trofeo che nessun sovrano regnante aveva mai vinto in 207 anni di storia della Coppa. Con questo successo, Elisabetta si è aggiudicata tutte le più importanti corse della Gran Bretagna, escluso il Derby. Ma non se ne andrà sicuramente da questo mondo senza prima averlo conquistato.

    LA REGINA ELISABETTA A WESTMINSTER CON LA FAMIGLIA REALELA REGINA ELISABETTA A WESTMINSTER CON LA FAMIGLIA REALE

    Nel suo studio, chiuso in un cassetto, la Regina conserva il volume al quale tiene di più: contiene il pedigree di migliaia di cavalli, l'esito degli accoppiamenti e la storia dei 40 purosangue che possiede. È lei stessa ad aggiornare a mano i registri quasi ogni sera, con un lavoro meticoloso che richiede tempo, pazienza e competenza e che rappresenta per Elisabetta l'unico momento di vera calma in giornate quasi sempre tumultuose. All'inizio di ogni stagione, sceglie lei stessa a quali corse parteciperanno i suoi cavalli e decide quale stallone si accoppierà con quale giumenta.

    LA REGINA ELISABETTA IN VISITA ALLA CASERMA DELLA CAVALLERIA DELLA CASA REALE A WINDSORLA REGINA ELISABETTA IN VISITA ALLA CASERMA DELLA CAVALLERIA DELLA CASA REALE A WINDSOR

    Chiunque abbia parlato di cavalli con la Regina è rimasto stupito dalla sua competenza. Fin da bambina ha ascoltato i discorsi dei groom, dei fantini, degli allevatori e persino degli ufficiali di cavalleria che erano di servizio al castello di Windsor durante la guerra. Uno di questi, Henry Herbert, settimo Conte di Carnarvon, divenne il suo migliore amico e fu nominato Racing Manager: le sue telefonate quotidiane avevano precedenza assoluta al centralino di Buckingham Palace.

    Fin che ha potuto, Elisabetta ha partecipato alle cerimonie militari cavalcando lei stessa, anche a quella più massacrante, il Trooping the Colour che celebra ogni giugno il suo compleanno. Elisabetta partiva da Buckingham Palace per raggiungere la Horse Guards Parade dall'altra parte di St James' Park, e doveva cavalcare con un tempo calcolato al secondo per fermare il cavallo sulla spianata esattamente quando il Big Ben suonava le 11.

    LA REGINA ELISABETTA IN VISITA ALLA CASERMA DELLA CAVALLERIA DELLA CASA REALE A WINDSORLA REGINA ELISABETTA IN VISITA ALLA CASERMA DELLA CAVALLERIA DELLA CASA REALE A WINDSOR LA REGINA ELISABETTA CELEBRA I SESSANTA ANNI DI REGNOLA REGINA ELISABETTA CELEBRA I SESSANTA ANNI DI REGNO

    La Regina conosceva (e conosce) per nome molti dei cavalli delle Guardie che partecipano alle parate e uno in particolare, Cicero, lo ama davvero. Lo vide a Edimburgo che tirava un carro, e lo fece acquistare perché il suo imponente, nobile aspetto era più adatto alle Royal Horseguards che alle umilianti salite della capitale scozzese.

    Nel 1981, mentre cavalcava alla fine del Mall, un ragazzo che voleva diventare il più famoso teen-ager d'Inghilterra, Marcus Serjeant, le sparò contro sei colpi a salve. La Regina non si spaventò, o se lo fece non lo diede a vedere, ma il cavallo scartò di lato, allarmato dal rumore e dall'intervento precipitoso degli ufficiali di scorta. Elisabetta lo dominò e tranquillizzò con due pacche sul collo e riprese la marcia come se nulla fosse.

    Tornò a Palazzo sempre a cavallo, tra la folla che l'aveva aspettata per ore. Giorni dopo, Marcus Serjeant le scrisse una lettera di pentimento e di scuse. Non ricevette alcuna risposta.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport