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    “LA RENEGADE DANCE L’HO INVENTATA IO” - LA RIVINCITA DELLA 14ENNE AFROAMERICANA JALAIAH SUL BALLO CHE SPOPOLA IN RETE “SCIPPATO” DALL’INFLUENCER BIANCA CHARLI D' AMELIO, REGINA DI TIKTOK: ”ALL' INIZIO ERO FELICE DI VEDERE LE PERSONE BALLARE I MIEI PASSI.  CERTO, POI AVREI VOLUTO MI RICONOSCESSERO QUALCHE MERITO” – ECCO COME E’ FINITA – VIDEO


     
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    Chiara Maffioletti per il Corriere della Sera

     

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    È un po' come se un giovanissimo Michael Jackson di colpo avesse visto mezzo mondo ballare il suo Moonwalk. Solo, senza che nessuno - in questo mezzo mondo - immaginasse che a inventarlo era stato lui. Anzi, peggio. Pensando che l' idea di quei passi di danza così unici fosse di qualcun altro.

     

    Jalaiah Harmon ha 14 anni. Lo scorso 25 settembre era tornata da scuola, un giorno come tanti. Si era chiusa nel bagno di casa, periferia di Atlanta. Aveva puntato il telefonino su di sé, come spesso capita ai ragazzi, e aveva iniziato a fare quello che più ama: ballare.

     

    Proprio non pensava che quella coreografia casalinga - certo, riuscita - nel giro di qualche mese sarebbe diventato il ballo più popolare tra gli adolescenti americani e non solo. Allora non poteva credere che in tanti si sarebbero sfidati sui social network imitando la sua Renegade Dance, e che avrebbe visto ripetere quei movimenti da superstar come Lizzo, Kourtney Kardashian o Charli d' Amelio, regina di TikTok, seguita da 26 milioni di persone per i balli che posta sul social network. Tra cui, appunto, la Renegade Dance.

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    Ma se non c' è dubbio che la teen diva (D' Amelio ha 15 anni) abbia fatto detonare la mania, per molti però è anche scattata l' equazione: quella danza era sua. «All' inizio ero felice di vedere le persone ballare i miei passi.  Certo, poi avrei voluto mi riconoscessero qualche merito», ha ammesso Jalaiah, finalmente intervistata dal New York Times . Rivelando di aver tentato per settimane di rivendicare la sua invenzione, definendosi su quei social che avevano fatto esplodere il ballo come l' ideatrice della Renegade Dance e contattando tanti degli influencer che avevano imitato le sue mosse, senza però riconoscerle nulla (nemmeno un tag).

     

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    Davide contro Golia, la sua sembrava una battaglia senza speranza. L' ennesimo «scippo» da parte di una élite (quasi sempre bianca) di un contenuto prodotto da giovani artisti (molto spesso neri) e poi condiviso da loro su quei social network che, nella loro missione più nobile, danno voce e luce a chi ne ha poca.

     

    Un tema, questo, al centro del dibattito sull' appropriazione culturale da parte della comunità bianca di contenuti nati in quella afroamericana: attingo e sfrutto sul web qualcosa che non è mio.

     

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    Ma quando tutto pareva perso, proprio Charli D' Amelio ha riscritto il finale della storia, pubblicando sul suo potentissimo profilo un video in cui ballava al fianco di Jalaiah, scrivendo: «Sono così felice di accreditare l' origine del ballo a Jalaiah e mi piacerebbe tanto collaborare con lei». E anche il rapper K Camp - la Renegade Dance nasce con la sua Lottery come base - ha confermato che era stata Jalaiah a dare vita a tutto. Il 17 dicembre, la giovane coreografa è stata quindi invitata a esibirsi all' All Star game della Nba. E ora tutti conoscono la ragazza che, dal suo bagno nella periferia di Atlanta, ha fatto ballare mezzo mondo.

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