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    LA NATURALE SCONCLUSIONE DELLE COSE - ““LA REPUBBLICA” SI BEA DEL FRIZZANTE MONDO TECNOLOGICO DI OGGI, E DIMENTICA I DUE DIOSCURI CULTURALI DI SCALFARI: UGO LA MALFA, CHE VATICINAVA CONSUMISMO E INFLAZIONE LEGATI ALL’ARRIVO DELLA TV A COLORI E DI ENRICO BERLINGUER CHE TROVAVA NELLA POETICA DELL’AUSTERITÀ L’ESORCISMO ALLA MODERNITÀ. INVECE FURONO I SOCIALISTI, TRA FINANZIAMENTI LECITI E ILLECITI, A RIVOLUZIONARE CULTURALMENTE UN PAESE INCAGLIATO NELLA PEGGIOR SFIDUCIA VERSO IL SUO FUTURO’’


     
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    Caro Dago,

    berlinguer - scalfari berlinguer - scalfari

    leggo su Repubblica.it un puntuale e frizzante pezzo di Riccardo Luna intorno ai parallelismi del mondo tecnologico di oggi verso quello di ieri.

    Luna è uno studioso delle comunicazioni e dei costumi sociali; per questo, soprattutto rispetto al giornale che ospita il suo pezzo, sarebbe utile arricchire alcuni passaggi della sua analisi.

     

    Una cultura politica, quella socialista, tanto bistrattata e scriverei anche offesa dalla sua testata in anni passati - e anche presenti rispetto al suo passato - rivoluzionò culturalmente un Paese incagliato nella peggior sfiducia verso il suo futuro.

     

    enrico berlinguer bettino craxi enrico berlinguer bettino craxi

    Quel giornale aveva due Dioscuri culturali che insieme al fondatore Scalfari, già socialista e munito di una barba divinizzante, rimandavano a una trinità spirituale che con le sue battaglie di finto progressismo avrebbe zavorrato il Paese (facendolo spiaggiare nel futuro come l'Evergreen nel canale di Suez); si tratta di Ugo La Malfa, che vaticinava il rischio di una crescita del consumismo e dell'inflazione legati all’arrivo della tv a colori e di Enrico Berlinguer che trovava nella poetica dell’austerità il razionale esorcismo a queste provocazioni della modernità.

    bettino craxi silvio berlusconi bettino craxi silvio berlusconi

     

    Invece furono gli innovatori socialisti, tra finanziamenti leciti e illeciti, esclusivamente nazionali, a incrinare la cultura dominante con quella ventata di novità che portò colore, rinnovamento del costume - in questi giorni hai ben ricordato la saga “Arboriana”. 

     

    la malfa nenni la malfa nenni

    I loro “cugini” politici, comunisti, li risolsero annichilendoli prima organizzativamente - grazie al più grande apparato burocratico e culturale finanziato da una valanga di fondi provenienti dal più illiberale, potente e criminale sistema ideologico del novecento: l’URSS - quindi giudiziariamente.

     

    Poi arrivò la rivoluzione Morale a cui seguì la stagione dei Migliori e delle privatizzazioni; ne seguì il tempo dei Capitani Coraggiosi, ma assai poco danarosi, che arrestò lo sviluppo dell'allora terzo operatore delle comunicazioni mondiali: Telecom.

    1977, l'Italia a colori 1977, l'Italia a colori

    Il Paese sodomizzò analogicamente il suo futuro digitale.

    Il resto è onanismo della chiacchiera.

    Giovanni Bertuccio

     

    https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2021/03/29/news/il_calcio_su_dazn_e_la_grande_occasione_di_internet-294204413/?ref=RHTP-BC-I270682881-P8-S3-T1

    1977, l'Italia a colori 1977, l'Italia a colori

     

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