Emilio Pucci per "il Messaggero"
mario draghi giuseppe conte
«Draghi rimanga a palazzo Chigi, la legislatura non deve finire». A sera, alla vigilia dell'assemblea M5S, Conte manda un messaggio rassicurante ai suoi eletti: nessuna fretta di rivotare.
conte a otto e mezzo
Quaranta deputati e venti senatori: al momento, stando ai sondaggi sul tavolo dei big M5S, è questa la pattuglia che potrebbe tornare in Parlamento. Motivo per cui il Movimento è sempre più una polveriera con i deputati e i senatori esclusi dal nuovo corso che come testimonia lo sfogo di Spadafora due giorni fa in tv hanno deciso di ribellarsi.
il coming out di vincenzo spadafora 1
Per di più il nodo del terzo mandato non è stato sciolto con l'ex premier che tiene tutti sulla corda. Conte con i fedelissimi fa un ragionamento che, in termini più soft, farà ai parlamentari convocati questa sera in un'assemblea che si preannuncia infuocata: «Basta pensare al proprio tornaconto personale, bisogna riorganizzarsi sul territorio e aprirsi alla società civile, altrimenti rischiamo di non contare più nulla».
conte di maio
Un discorso di prospettiva dunque che va al di là delle polemiche sui capigruppo e alla querelle sulla struttura che si appresta a costituire. L'intenzione di aprire porte e finestre a forze fresche tuttavia si scontra con chi non ha alcuna intenzione di mettersi da parte e cedere il seggio. L'avvocato pugliese si troverà così a dover fronteggiare un malcontento che cresce di settimana in settimana.
mario draghi sergio mattarella
Con l'ipotesi, ventilata pure dall'ex ministro dello Sport, di una scissione. La novità del giorno comunque è che Movimento e Pd si apprestano a sedersi al tavolo per chiudere la partita sull'ingresso dei pentastellati nel Partito socialista europeo.
Chiaro che M5S cerca di preservare le proprie posizioni, ma ormai la direzione è tracciata, anche su spinta di Di Maio che da tempo sta tessendo la tela. Il ministro degli Esteri si sta muovendo pure sulla partita del Quirinale per arrivare ad una figura al Colle che possa accontentare sia il centrodestra che il centrosinistra e, soprattutto, evitare che si arrivi al voto anticipato.
conte salvini
Il timore in M5S è che Conte, mandando Draghi al Quirinale, voglia sfruttare le frenesie della Lega e far saltare il patto di unità nazionale. In modo da accelerare sul repulisti e riempire le liste di nomi nuovi. Conte oggi fornirà rassicurazioni, nessuno pensa alle urne.
E frenerà anche sull'endorsement al presidente del Consiglio fatto nei giorni scorsi. L'ex premier non gradisce il protagonismo del responsabile della Farnesina ma tra i due comunque non c'è alcuna frizione, considerato che Di Maio non ha intenzione di prenderne il posto.
STORIE DIVERSE
giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza
Ma il refrain tra i parlamentari è che «Conte con la nostra storia non c'entra nulla, sta facendo una corsa solitaria per tornare a palazzo Chigi». Sospetti e veleni, quindi. Di Maio cerca di fare da collante per tenere uniti i gruppi ma il mal di pancia tra deputati e senatori è sempre più evidente. Ecco il motivo per cui questa sera sul tavolo ci sarà pure il dossier sull'elezione del presidente della Repubblica.
giuseppe conte vs beppe grillo meme
«Vogliamo decidere anche noi, nessuna indicazione dall'alto», la richiesta recapitata a Conte, che si presenterà con l'appello all'unità e la garanzia che ogni passaggio verrà condiviso. Ma la partita sui capigruppo (ieri sera si sono riuniti i senatori per cercare un accordo sul direttivo) ha lasciato più di qualche strascico.
Ecco perché è possibile che l'elezione della guida alla Camera slitti per evitare un'altra spaccatura. E sullo sfondo resta l'incognita Grillo che tra domani e giovedì dovrebbe essere a Roma.
conte di maio