PIETRO LABRIOLA TIM
Estratto dell’articolo di Francesco Spini per www.lastampa.it
Sarà un’asta competitiva a decidere a chi andrà la rete di Tim. E le offerte migliorative dovranno arrivare entro il 18 aprile. Questa mattina il cda dell’ex monopolista del telefono ha esaminato anche la seconda offerta – dopo quella di Kkr – promossa da Cassa depositi e prestiti e dal fondo Macquarie. Una proposta che, al pari di quella del fondo Usa, valuta l’infrastruttura, vale a dire le reti primaria e secondaria domestiche e i cavi internazionali di Sparkle, all’incirca 18 miliardi di euro. E il cda ripete lo stesso copione usato per Kkr.
dario scannapieco
«Alla luce delle informazioni ricevute […], il consiglio ha molto apprezzato l’interesse espresso» attraverso l’offerta non vincolante «pur considerando che la stessa» al pari di quella di Kkr «non riflette il valore dell’asset e le aspettative di Tim».
Su questi presupposti […] , «per favorire l’allineamento delle condizioni dell’operazione proposta rispetto al quadro strategico rilevante per Tim, il consiglio ha deliberato di mettere a disposizione» di Cdp e Macquarie, senza concedere l’esclusiva «alcuni specifici elementi informativi e di richiedere le ulteriori indicazioni necessarie per comprendere a pieno gli assunti» e i valori economici anche di questa seconda proposta.
I SOCI DI TIM
[…] A svolgere l’istruttoria su entrambe le offerte sarà il comitato parti correlate che, visto il doppio ruolo di Cdp come offerente e grande azionista di Tim, era già entrato in scena in occasione dell’offerta del braccio finanziario del Tesoro.
RETE TIM PIETRO LABRIOLA