TOMMASO VERDINI
1. VERDINI JR E GLI APPALTI ANAS, C’È LA RICHIESTA DI PATTEGGIARE: «PENA DI DUE ANNI E 10 MESI»
Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
Ammettere le proprie responsabilità limitando i danni: è l’obiettivo della proposta di patteggiamento presentata dagli avvocati di Tommaso Verdini, Gildo Ursini e Marco Rocchi. Due anni e dieci mesi di carcere (che potrebbero tradursi in una richiesta di messa alla prova in modo da sottrarsi alla detenzione) per i reati di corruzione e turbativa d’asta.
[…] La difesa di Verdini junior non contesta […] i fatti ma ammette l’attività di lobbying e le manipolazioni dei bandi di gara per gli appalti in Anas, le tangenti degli imprenditori e gli incentivi offerti a quei funzionari che […] si prodigarono in un gioco di sponda che avrebbe alterato la competizione per aggiudicarsi manutenzione e sicurezza delle infrastrutture italiane.
FRANCESCA E TOMMASO VERDINI
«Questa è più, è oltre il border... guarda come gestirli, questa cosa qui è un po’ borderline» diceva, intercettato, il giovane Verdini. Preoccupato del fatto che si andasse oltre la sponsorizzazione lecita di imprese fidate e ci si muovesse in un campo giuridicamente minato.
Gli approfondimenti del nucleo Pef della Finanza avevano ricostruito un sistema efficace: la Inver srl società di Tommaso e Denis Verdini e Fabio Pileri prometteva aiuti per gli imprenditori paganti. In che modo? L’assist veniva dall’interno di Anas dove alcuni funzionari teoricamente infedeli […] trasmettevano informazioni alle imprese in cambio di una sponsorizzazione politica che facesse decollare la loro carriera.
woody allen's anas meme sui verdini by carli il giornalone la stampa
I cosidetti «marescialli» in grado di garantire la diffusione di documentazione e bandi di gara erano insostituibili. L’apparente disponibilità di Federico Freni, sottosegretario all’Economia (non indagato), corteggiato perfino con un biglietto per il palco della Scala di Milano, avrebbe facilitato la triangolazione consulenti- imprenditori-appaltatrice.
L’adagio «al resto pensa Matteo (inteso come il vicepremier Matteo Salvini, ndr)» compare in diverse occasioni, accreditando l’idea che i Verdini, papà e fratello di Francesca, compagna di Salvini appunto, facessero leva sulle proprie conoscenze istituzionali per favorire il proprio business. […] Per altri indagati, lo stesso Pileri (ai domiciliari in un hotel romano) e gli imprenditori Ciccotto e Veneziano si aprirà il processo immediato. […]
2. APPALTI ANAS, TOMMASO VERDINI VUOLE PATTEGGIARE E IMBARAZZA SALVINI
Estratto dell'articolo di Federico Marconi per www.editorialedomani.it
tommaso denis verdini
«Un ragazzo in gambissima, di cui mi fido». Così il vicepremier Matteo Salvini lo aveva definito dopo gli arresti domiciliari disposti a fine dicembre 2023. Una dichiarazione che era un po’ un attestato di stima, un po’ una mano sul fuoco sul suo operato.
Il segretario della Lega non ha commentato invece gli ultimi sviluppi della vicenda giudiziaria che vede coinvolto il cognato Tommaso Verdini, che ha chiesto alla procura di Roma di patteggiare una pena di 2 anni e 10 mesi per i reati che gli vengono contestati nell’inchiesta sugli appalti Anas.
FABIO PILERI
I magistrati […] accusano il fratello di Francesca Verdini […] di corruzione e turbativa d’asta. Nei giorni scorsi avevano chiesto il giudizio immediato per lui e per uno dei suoi soci, l’umbro Fabio Pileri. Nei guai è finito anche il terzo “socio” della Inver, la società di consulenza nel mirino dei detective.
È Denis Verdini, il padre di Tommaso, che pur non figurando negli atti della camera di commercio riceveva lauti compensi e gestiva incontri evadendo dai domiciliari, dove stava scontando la condanna a sei anni per il fallimento del Credito Fiorentino. Per questo motivo l’ex senatore berlusconiano è tornato in carcere, a Sollicciano, dove il genero Salvini è corso a trovarlo. Perché il leader della Lega non abbandona i parenti in difficoltà.
TOMMASO VERDINI TRAVESTITO DA DENIS VERDINI
Ma adesso tutto ruota intorno al vicepremier, in crisi di consenso nel paese, insidiato nel partito da chi ne vorrebbe la testa, e messo in imbarazzo dalle grane giudiziarie dei parenti. E che da una rapida conclusione dell’inchiesta sul “sistema Verdini” ha tutto da guadagnare.
LA PARTITA DELLE NOMINE
È un momento molto difficile per il ministro delle Infrastrutture, che nelle prossime settimane dovrà gestire la delicata partita delle nomine in Anas, la società (non indagata) finita al centro delle mire dei Verdini e degli imprenditori che a loro si rivolgevano per ottenere commesse e appalti.
federico freni 5
Il ruolo di Salvini come ministro è centrale nella decisione sui prossimi vertici della partecipata. E dall’inchiesta sulla Inver possono arrivare solo grane e imbarazzi. Dalle indagini della guardia di finanza è emerso il rapporto molto stretto tra i parenti del ministro e gli uomini della Lega, come il sottosegretario all’Economia Federico Freni (non indagato), che spesso incontrava i clienti dei Verdini.
Ma il suo non è l’unico nome di esponenti leghisti di primo piano che salta fuori nelle intercettazioni dei finanzieri. La decisione di patteggiare […] di Tommaso Verdini, però, può permettere una rapida chiusura della vicenda giudiziaria, sui cui i vertici della Lega sperano cali il silenzio. In modo da lasciare mano libera al ministro Salvini nelle scelte sui prossimi vertici della partecipata.
IL “SISTEMA VERDINI”
matteo salvini francesca verdini
L’inchiesta sulle commesse Anas ha creato forti imbarazzi nel governo, nonostante una copertura di facciata da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Non credo che Salvini debba riferire in parlamento», aveva dichiarato la premier nei primi giorni di gennaio.
Da molti a palazzo Chigi è stata ritenuta solo una difesa d’ufficio dell’alleato, con cui da mesi è in corso una guerra sotterranea fatta di dichiarazioni sibilline e sgarbi, più o meno piccoli, che rischiano di mettere in crisi la maggioranza e la tenuta del governo.
[…] Non ci sono solo cene e incontri che attestano il legame tra le attività delle società dei Verdini e gli uomini della Lega. C’è anche un “ufficio politico” di Salvini a casa Verdini: un’abitazione in via Barberini utilizzata da Tommaso Verdini e dagli altri della Inver, frequentata anche dal ministro delle Infrastrutture.
tommaso denis verdini
Il sottosegretario Freni, che frequentava l’abitazione, lo ha definito solamente «un appartamento utilizzato dalla Lega per riunioni politiche». «Una casa di transizione per Salvini e Francesca Verdini», scriveva il settimanale Chi nel 2020. Sono tante le storie che si intrecciano. Il patteggiamento del «ragazzo in gambissima» potrebbe facilitarne l’oblio. Per la gioia di Salvini.
denis verdini incontra federico freni al ristorante pastation