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    LA RINASCITA DEL “COLOSSO” BERRETTINI - "L’EQUIPE" CELEBRA IL TENNISTA AZZURRO: "A WIMBLEDON È RINATO, CON LA BOCCA APERTA E LA “POSTURA DA ANIMALE“, HA ESPULSO IN UN URLO LE MISERIE DI UN ANNO – LA STAFFILATA CONTRO “IL TONO ACERBO DELLA STAMPA ITALIANA”, CHE HA PRESENTATO SPESSO IL SUO RAPPORTO CON MELISSA SATTA COME IL PRIMO MOTIVO DELLA SUA MANCANZA DI RISULTATI” – BERTOLUCCI: “OGGI BERRETTINI AFFRONTERÀ ALCARAZ. NON È PROIBITO SOGNARE 2 ITALIANI AI QUARTI”


     
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    Da ilnapolista.it

     

    L’Equipe scrive di Matteo Berrettini in un pezzo dal titolo “la rinascita del colosso a Wimbledon“. Meno di un mese fa, a Stoccarda, è finito in lacrime. A Wimbledon è rinato e oggi sfiderà il numero uno al mondo, Carlos Alcaraz, negli ottavi di finale.

     

    Sabato, dopo la vittoria contro Zverev in tre set, Berrettini si è lasciato andare ad “un grido di rabbia, un piacere assordante“. Con la bocca aperta e la “postura da animale“, Berrettini “è sembrato espellere in un ululato, in una volta sola, tutte le miserie passate e inghiottire, al contrario, un intero mondo di delizie di cui era stato privato per quasi un anno“. Per uno che nel 2021 ha giocato la finale del torneo non ci sarebbe nulla di strano, ma Berrettini ha vissuto momenti difficili, martoriato dagli infortuni. Un anno costellato di dolori e brusche frenate.

     

    Soprattutto la sconfitta in Germania, contro Sonego, è stata uno shock.

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    “Berrettini aveva lasciato il campo portando sulla schiena una borsa in cui danzavano tutti i dolori del mondo”.

     

    Contemporaneamente, “ha dovuto anche subire gli assalti social e il tono acerbo della stampa italiana, che ha presentato spesso il suo rapporto con l’influencer e presentatrice televisiva Melissa Satta come il primo motivo della sua mancanza di risultati“.

     

     

    Arrivato a Wimbledon pieno di incertezze, come lui stesso ha confessato («Non ero nemmeno sicuro se avrei giocato. Pensavo di non essere pronto»), “la cicatrice si è chiusa“. Ora affronterà Alcaraz “senza altra aspettativa che soffiare sulla brace e prolungare il piacere” e con “l’indubbia certezza di sentirsi vivo, di nuovo“.

     

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    Bertolucci su Berrettini: non bisogna mai sottovalutare l’orgoglio di un campione

    Sulla Gazzetta. Wimbledon ci restituisce un tennis italiano ad altezza mondiale. Non è proibito sognare due italiani ai quarti

     

    BERTOLUCCI SU BERRETTINI: NON BISOGNA MAI SOTTOVALUTARE L’ORGOGLIO DI UN CAMPIONE

    Da ilnapolista.it

     

    Paolo Bertolucci scrive di Matteo Berrettini e Jannik Sinner sulla Gazzetta dello Sport. Dopo il periodo buio costellato di infortuni, Berrettini ha battuto Zverev in tre set aggiudicandosi gli ottavi di finale a Wimbledon. Mai sottovalutare l’orgoglio di un campione, scrive Bertolucci.

     

    “Dopo le parziali delusioni parigine, Wimbledon ci restituisce un tennis italiano ad altezza mondiale, con la perla del recupero a livelli top di Berrettini, uscito finalmente dal periodo buio marcato dagli infortuni. Avendo ancora negli occhi le immagini dolorose di Stoccarda, quando Matteo conquistò appena tre game contro Sonego uscendo dal campo in lacrime, è sinceramente impressionante commentare oggi i progressi ottenuti in appena tre settimane. Evidentemente non bisogna mai sottovalutare l’orgoglio di un campione e l’impatto positivo che può avere sulle sue condizioni generali la fiducia che si innesca dopo un paio di vittorie”.

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    Il Berrettini ammirato contro Zverev, scrive Bertolucci, è molto vicino a quello che due anni fa arrivò fino alla finale persa contro Djokovic.

     

     

    “Il servizio è tornato l’arma micidiale che conoscevamo, mentre il dritto ha ritrovato precisione, potenza e profondità. Tuttavia, è nell’uso sapiente del back di rovescio che si possono scorgere i segnali più importanti della confidenza finalmente recuperata dal giocatore, capace in questo modo di reggere anche scambi più prolungati e di soffrire solo relativamente dalla parte in cui dovrebbe essere più debole”.

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    Al termine del match, Zverev ha detto che se gioca così Berrettini può vincere il torneo.

    “significa che si è trovato di fronte un giocatore solido, centrato, in grado di imporre i propri tempi e ritmi”.

     

    Oggi Berrettini affronterà Alcaraz e potrà farlo con la serenità di aver ritrovato la sua condizione. Dovrà saper sfruttare le debolezze dello spagnolo, che non si adatta completamente all’erba.

     

    “Non è proibito a questo punto sognare due italiani nei quarti, un evento che a Wimbledon non si è mai realizzato”.

     

     

    L’altro è Sinner, che ieri battendo Galan si è già aggiudicato l’obiettivo.

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