Estratto da video.corriere.it
la russa casini
La mossa del cavallo arriva alla fine. Tocca al presidente del Senato, Ignazio La Russa, rubare la scena all'ultimo dei democristiani, alias il cattolico Pier Ferdinando Casini, ieri a Milano insieme al sindaco Beppe Sala per presentare la sua ultima fatica editoriale dove racconta quarant'anni di politica.
Il «mefistofelico» La Russa si becca l'applauso finale del Franco Parenti scippando il copyright di Casini che da presidente della Camera era riuscito a invitare papa Giovanni Paolo II in Parlamento.
«Casini - dice La Russa - finisce il suo libro dicendo "i presidenti di Camera e Senato provino a riportare un Papa in Parlamento". A me questa idea piace. Credo che con l'aiuto di Casini, una possibilità del genere vada ripercorsa. Sarei felice se l'attuale Papa potesse seguire le orme dell'unico Papa che è venuto in Parlamento. Sarebbe bellissimo».
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Sui programmi a più breve scadenza, il 25 aprile, La Russa si limita a dire che i conti sono stati già fatti a Fiuggi: «Leggete il libro di Casini che riprende alcune delle tesi di Fiuggi quando con Tatarella riconoscemmo chiaramente il valore assoluto della Resistenza nel ridare all'Italia libertà e democrazia». Ma ribadisce che non tutta la Resistenza era uguale. Partigiani bianchi e rossi: «Una parte aveva l'ambizione di dare all'Italia un governo più simile a quello dell'Unione Sovietica: è una verità storica». La polemica continua. (testo di Maurizio Giannattasio, video di Nino Luca)
IGNAZIO LA RUSSA - POSTER BY MACONDO ignazio la russa vignetta di riccardo mannelli. IGNAZIO LA RUSSA LA STORIA SIAMO A NOI - VIGNETTA BY MACONDO ignazio la russa