La Russa,se dovessi decidere vorrei presidente Repubblica eletto
IGNAZIO LA RUSSA AD ATREJU
(ANSA) "Se dovessi decidere solo io e avessi la bacchetta magica farei l'elezione diretta del presidente della Repubblica. Con le dovute cautele e contrappesi, ma lo farei". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa durante la cerimonia degli auguri con la stampa parlamentare.
"Poi avrei preferito il semipresidenzialismo", ma alla fine, ha aggiunto "il governo, con la ministra delle Riforme Casellati ha scelto la strada meno invasiva". "Meno di questo c'è solo lo status quo. Il che vuol dire niente elezione diretta.
"E gli italiani hanno dato fiducia al governo anche per questo", ha sottolineato. "Quello che a noi non piace, e dico di me prima che diventassi presidente del Senato, quando ho contribuito a fare il programma del centrodestra, è un sistema che anche chi perde le elezioni possa comunque governare". "Abbiamo avuto ottimi presidenti non eletti, ma è una situazione che non può essere presa come modello".
giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno
La Russa, faccio gli auguri al 'nuovo' direttore de La Stampa
(ANSA) "Ah un giornalista de 'La Stampa', ha anche cambiato direttore... Ecco, fai i complimenti anche al nuovo direttore. Al nuovo però. Il vecchio non lo avevamo invitato neanche ad Atreju...". Il presidente del Senato Ignazio La Russa reagisce così quando, durante la cerimonia per gli auguri di Natale, si alza un giornalista de 'La Stampa' per fargli una domanda. "Emiliano - aggiunge riferendosi al suo portavoce Emiliano Arrigo - sta sudando ma non capisco perché...".
ignazio la russa foto di bacco
(ANSA) - "Io la chiamo senatrice, ma chi sono io per dire alla Craxi come deve parlare? Che sono la sua maestrina? Allora i giornalisti maschi mi potrebbero chiedere di farsi chiamare 'giornalisto'. Penso solo che si dovrebbe rispettare il modo in cui uno vuole farsi chiamare. Se uno vuole farsi chiamare in un modo lo si deve rispettare. Altrimenti potrei mandare una lettera a tutte le senatrici chiedendo 'come volete farvi chiamare?'".
Risponde così, tra il serio e l'ironico, il presidente del Senato Ignazio La Russa a chi gli chiede un commento, durante la cerimonia per gli auguri di Natale, sulla lettera che gli è stata inviata da esponenti delle opposizioni circa il "rifiuto" che sarebbe stato opposto dalla presidente della Commissione Esteri del Senato Stefania Craxi a chiamare "senatrici" alcune parlamentari donne. "Non faccio il maestrino della scuola elementare" osserva.
sergio mattarella e ignazio la russa all altare della patria 25 aprile 2023
La Russa,niente rischi libertà,II/a parte Carta emendabile
(ANSA) La nostra è una "Costituzione" che è "nata dopo la dittatura e dunque preoccupata giustamente di evitare una ripetizione di privazione della libertà". E' una Carta "bellissima nella prima parte", ma "forse emendabile oggi nella seconda" proprio perché "quel pericolo di allora io non lo vedo e credo che non ci sia".
Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa durante la cerimonia di auguri con la stampa parlamentare. La Russa chiarisce che a suo avviso la Carta "debba e possa essere cambiata nella seconda" parte. Interpellato su alcune sue dichiarazioni precedenti sulla riforma del premierato e sulla Carta, La Russa ha chiarito: "Può darsi che io mi sia espresso male, diciamo così. Ho detto che anche se avessimo riscritto la Costituzione uguale a quella russa del Pcus, i filosovietici - che ancora sono in Italia - ci criticherebbero".
la russa
La Russa,non contrario a nucleare ma a Milano dove la mettiamo?
(ANSA) "Non so, a Milano dove la mettiamo? A piazza Duomo? O magari un po' più in periferia? Magari a Valle Padana...". Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, risponde ironicamente ai giornalisti, durante la cerimonia degli auguri di Natale, che gli chiedono cosa pensi di una possibile centrale nucleare realizzata a Milano. "Io non sono mai stato un antinuclearista - aggiunge -ma sono contrario all'ipocrisia. Non si può dire sono contrario al nucleare quando poi abbiamo le centrali francesi ai confini, che se succede qualcosa ci andiamo di mezzo anche noi...".
stefania craxi a in onda massimo giannini