Alberto Giorgi per ilgiornale.it
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Mancavano da un po' di tempo e oggi, dopo diverse settimane, sono tornate le liti in Parlamento. È di nuovo bagarre nell'aula del Senato della Repubblica tra Ignazio La Russa e Vincenzo Presutto.
Tutto nasce da un intervento nell'emiciclo pieno a metà (o vuoto a metà, dipende dai punti di vista) del senatore di Fratelli d'Italia in merito alle misure di contenimento previste dal decreto d'urgenza Cura Italia varato nel mese di marzo dall'esecutivo giallorosso di Giuseppe Conte.
Ecco, quando l'esponente a Palazzo Madama del partito di Giorgia Meloni avanza alcune critiche nei confronti del premier e delle forze della maggioranza, nel merito del Cura Italia stesso, dai banchi del Movimento 5 Stelle si alza qualche mugugno di troppo. Schiamazzi che fanno così sbottare La Russa: "Non volete neanche che si possano dire le cose?".
Quindi, proseguendo nel suo intervento in Senato, La Russa si abbassa e tira fuori il tricolore "artistico" che il Corriere della Sera ha inserito nel quotidiano oggi in edicola, e attacca gli avversari politici: "Avete paura di vedere un tricolore?! È il tricolore del Corriere della Sera, non di Fratelli d'Italia". Dunque, cerca di continuare nel suo discorso, nel merito di quanto (non) sta succedendo all'Eurogruppo, invocando un prestito nazionale per aiutare realmente e concretamente l'Italia, che sta vivendo una crisi sanitaria ed economica senza precedenti.
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È qui che interviene la presidente del Senato, l'azzurra Maria Elisabetta Alberti Casellati, invitando alla calma gli esponenti del M5s e rimproverano Presutto: "Senatore, non si può riprendere con il cellulare in Aula…".
Quindi, La Russa va all'attacco del grillino, accusandolo di essere un untore in quanto indossa una mascherina poco protettiva: "Ah, che bello che sei…sei bello con quella mascherina. Lo sai o non lo sai che quella mascherina non protegge?! Perché quella mascherina sputa fuori una tua eventuale malattia. Quella non va bene: quello è un untore, un untore, un untore!".
E ancora la Casellati ci (ri)prova a riportare la calma, richiamando all'ordine due colleghi di Presutto come Vincenzo Santangelo e Alberto Airola: "Senatore Airola, Santangelo, si rivolga a me…!". L'ultima parole della querelle se la prende Ignazio La Russa: "Massì, il collega è nervoso, è in una maggioranza nervosa. D'altronde capita nella vita, così come il fatto che la maggioranza possa subire delle critiche…".
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