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(ANSA) - "Il nostro movimento pur sostenendo il popolo ucraino nella sua sacrosanta lotta, fa politica alla luce del sole e non reclutamento clandestino. Abbiamo sempre espresso pubblicamente e criticamente le nostre posizioni a proposito della guerra in Ucraina. Riteniamo fuorviante e fumoso ogni tentativo della classe dirigente russa di utilizzare noi come capro espiatorio delle proprie azioni".
Lo afferma CasaPound Italia in una nota replicando all'accusa rivolta da Rodion Miroshnik, il diplomatico del ministero degli Esteri russo incaricato dei dossier sui "crimini del regime di Kiev", di essere reclutatori di mercenari per l'Ucraina.
Rodion Miroshnik
Secondo CasaPound Italia il rapporto che porta la firma di Miroshnik "non è altro che il prosieguo della linea d'azione tenuta da Mosca fin dalle primissime ore dell'aggressione all'Ucraina, ovvero quello di spacciare un'invasione per un' 'operazione speciale' e di 'denazificazione'.
Il dossieraggio messo in piedi dal Cremlino nei confronti di tanti movimenti europei ricalca una precisa e ben nota prassi politica antifascista. Ci chiediamo: perché un singolo mercenario italiano in Ucraina dovrebbe fare più scalpore di trecento riservisti (questi sono numeri ufficiali) italo-israeliani richiamati dal governo Netanyahu nella sua sporca guerra alla Palestina?".
CASAPOUND Rodion Miroshnik