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    “LA RUSSIA NON È UNA DEMOCRAZIA? NON SO. MA LE NOSTRE LO SONO?” – PINO CABRAS, EX PARLAMENTARE M5S, ORA IN ITALIA SOVRANA E POPOLARE DI MARCO RIZZO E FRANCESCO TOSCANO, ERA PRONTO A SEGUIRE COME OSSERVATORE LE ELEZIONI IN RUSSIA: "POI LA MISSIONE E’ STATA ANNULLATA PER MOTIVI DI SICUREZZA” - TRA PUTIN E ZELENSKY NON SENTE DI DOVER DISTINGUERE, I LEGAMI CON GIULIETTO CHIESA, LE BORDATE CONTRO OBAMA E GLI USA – “UN IMPERO AL DECLINO..."


     
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    Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera” - Estratti

     

    PINO CABRAS PINO CABRAS

    In Russia per seguire come osservatore le elezioni presidenziali di marzo ci sarebbe andato volentieri. La missione è stata annullata «per motivi di sicurezza», ma Pino Cabras pericoli non ne vedeva. E tantomeno era turbato dalle preoccupazioni di chi pensa, almeno mezzo mondo, che la scontata conferma di Putin non sia frutto di un plebiscito esattamente democratico.

     

    Teorico del complotto, di norma americano ai danni altrui, non ha mai manifestato dubbi sul fronte orientale. «La Russia non è una democrazia? Non so. Ma le nostre lo sono?», la sua risposta a chi gli chiedeva conto della sua premura per le sorti di Putin.

     

    Cinquantasei anni, una laurea in Scienze politiche, Cabras vanta un passato da giornalista e un presente da analista finanziario. Ma una tappa fondamentale della sua vita è stata l’esperienza da deputato.

     

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    Eletto nel 2018 con il Movimento 5 Stelle nel collegio di Carbonia (con oltre 80 mila voti), nel 2021 non vota la fiducia al governo Draghi e viene espulso. Da lì passa ad un gruppo ad hoc (L’Alternativa c’è) che diventa una sorta di formazione partitica alleata ad Italexit di Gianluigi Paragone da cui divorzia nell’estate del 2022 per la presenza di «candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista».

     

    Nel gennaio 2023 Cabras lascia Alternativa e corre tra le braccia di Marco Rizzo per dare vita a Democrazia sovrana popolare con cui sarà candidato alle Europee 

     

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    Nell’esperienza professionale a Pandora tv , fondata e diretta da Giulietto Chiesa, giornalista con forti relazioni nel mondo ex sovietico, approfondisce la sua conoscenza grazie alla riproposizione in esclusiva dei programmi della rete Russia Today e della sua sussidiaria Ruptly . Con l’ex corrispondente de l’Unità da Mosca nel 2011 Cabras pubblica un saggio che fa discutere fin dal titolo, «Barack Obush» .

     

    Il ruolo degli Stati Uniti di Obama, secondo gli autori, «è quello di un impero al declino, gravato dall’immenso debito, dallo svuotamento della democrazia e dalla feroce concorrenza internazionale». L’ex deputato del M5S vanta doti di preveggenza per aver promosso, nel 2014, sempre con Chiesa, un convegno dal titolo «Global WARming» che già indicava ai distratti i pericoli incombenti sull’Ucraina. Dieci anni dopo, a conflitto scoppiato, tra Putin e Zelensky non sente di dover distinguere. Come un novello Duca di Mantova canta «Questa o quella per me pari sono». E la pace rimane lontana.

    Pino Cabras, Gianluigi Paragone, Francesco Forniciti 1 Pino Cabras, Gianluigi Paragone, Francesco Forniciti 1 PINO CABRAS PINO CABRAS PINO CABRAS PINO CABRAS pino cabras pino cabras PINO CABRAS PINO CABRAS

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