Ernesto Assante per "la Repubblica"
"Gesù è morto per i peccati di qualcuno, ma non per i miei", cantava Patti Smith nel 1975, nella sua versione di Gloria in un album che la fece entrare di diritto tra i grandi del rock, "Horses". Ma questo non le ha impedito, ieri, di andare all'udienza papale, assieme ai fedeli, e di incontrare Papa Francesco. «Ho avuto il privilegio di stringere la sua mano», ci dice, «è stata una bella esperienza».
patti smith papa francesco bergoglio jpegPatti Smith, 66 anni, una vita passata tra poesia e rock'n'roll, arte e impegno, spiritualità e ricerca, ha un rapporto speciale, «un esperienza personale» hanno detto dal Vaticano, che l'ha portata ad avvicinarsi a questo Papa.
Dunque, Patti Smith affascinata di Papa Francesco?
«Quando Benedetto XVI annunciò di volere rinunciare, ho sperato subito che il suo successore facesse una scelta coraggiosa e scegliesse il nome di Francesco. Sono stata più di un ora davanti alla tv ad aspettare che annunciassero il nome e pensavo "Francesco, Francesco", speravo che chiunque si fosse affacciato a quel balcone avesse scelto quel nome.
Quando c'è stato l'annuncio, quando hanno detto che aveva scelto Francesco, ho avuto una grandissima emozione, sono stata molto felice, mi sono venute le lacrime agli occhi. Stasera nel mio concerto all'Auditorium gli dedicherò una canzone».
Che cosa si aspetta una sacerdotessa del rock dal pontefice?
«Ho studiato molto la figura di San Francesco negli ultimi anni e penso che i valori che lui ha trasmesso, l'umiltà, la disponibilità verso gli altri, l'attenzione verso la natura, siano importanti oggi, soprattutto in un periodo come questo di crisi economica ma anche di devastazione ambientale.
Un Papa che sceglie di chiamarsi Francesco accetta un fardello pesante, fa una dichiarazione d'intenti. Quella di servire i poveri, di avvicinarsi alla natura, di preoccuparsi dell'ambiente. E la sera della sua elezione mi sono ripromessa di incontrarlo».
patti smith in vaticano per incontrare il papaE così è stato. Patti Smith, a Roma per una serie di concerti, ieri è andata in Vaticano ed è riuscita ad arrivare fino al Papa, al quale è stata presentata. Come è stato l'incontro?
«Molto bello. Papa Francesco ha un atteggiamento estremamente cordiale, con tutti. La vera esperienza per me è stata quella di essere in mezzo a tanta gente, migliaia di persone in un atmosfera bellissima, tutti erano davvero felici.
Non avevo mai partecipato ad un simile raduno e ho trovato bellissimo che gente di culture e paesi differenti fosse unita da una forza emotiva unica. Tante lingue diverse, tedesco, arabo, francese, inglese, per permettere a tutti di comprendere. E poi tantissimi giovani, molte coppie che stanno per sposarsi, iniziare una nuova vita e volevano essere benedette».
PATTI SMITHUn raduno diverso rispetto a quelli a cui è abituata?
«Un raduno pieno di amore e di vita, anche lì dove c'erano persone sofferenti o disabili. Era un feeling universale, uno spirito di speranza. Vedere il Papa così da vicino è illuminante, si vede che il suo rapporto con la gente è vero, che ama i bambini e le madri, che ha una parola e un'attenzione per tutti. Mi ha ricordato Gesù, quando disse lasciate che i bambini vengano a me».
La scelta del nome Francesco vuole indicare una via per il suo pontificato.
«Penso che il messaggio che dà con quel nome sia importantissimo. Io non sono cattolica, non subisco regole e dogmi, posso guardare alla sua persona liberamente e credo che lui voglia davvero comunicare con tutti in maniera diversa. San Francesco era umile e forte, amava la gente e la natura, Papa Francesco sembra voler fare lo stesso. Mi sento molto ottimista, potrà essere un forte leader spirituale. Ho visto la sua serietà, e anche quella esprime umiltà e forza».
Lei ha amato molto Papa Albino Luciani, trova che ci siano delle similitudini con Papa Francesco?
«Io amavo moltissimo Papa Luciani, e mi rammarico del fatto che non abbia avuto il tempo di esprimere tutto se stesso come Papa. Non ho una religione perché penso che la religione ponga troppi confini, ma ho la mia religiosità nei confronti di Dio, e prego.
Ho amato Papa Luciani come essere umano e sono interessata alle potenzialità di Papa Francesco per lo stesso motivo. Luciani e Bergoglio sono dei leader spirituali molto simili, danno amore per trasmettere amore. Ma Papa Luciani era fragile, mentre Papa Francesco ha una notevole forza. Penso che sia un uomo che possa fare delle cose importanti, staremo a vedere.