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    AI TECNICI VANNO TUTTI I MINISTERI CHIAVE. E FIN QUI, C’È LA MANO DI DRAGHI. DOPODICHÉ LA SCELTA DEI POLITICI APPARTIENE TUTTA A MATTARELLA. PRESSATO DAI PARTITI, NON HA AVUTO LE PALLE DI DIR LORO: PRENDERE O LASCIARE. E SE L’È FATTA ADDOSSO COME UN PIO VECCHIETTO - TUTTI I PARTITI SONO CONTENTI ECCETTO I BERLUSCONIANI CAPEGGIATI DA RONZULLI-GHEDINI CHE HANNO RISCHIATO IL COCCOLONE AL NOME DI MARA CARFAGNA, MAI PROPOSTO DA FORZA ITALIA - LA SCELTA ALLA GIUSTIZIA DELLA CARTABIA È UNO SCHIAFFO AL GIUSTIZIALISMO MANETTARO DI BONAFEDE. COME COLAO MINISTRO È UNA PORTA IN FACCIA AL CONTE DEGLI STATI GENERALI...


     
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    cartabia mattarella cartabia mattarella

    D’accordo ai tecnici vanno tutti i ministeri chiave: quelli economici. E fin qui, c’è la mano di Draghi. Dopodiché la scelta dei ministri politici appartiene tutta a Mattarella. Pressato dai partiti, la Mummia Sicula non ha avuto il coraggio di dir loro: prendere o lasciare. E se l’è fatta addosso come un vecchietto senza pannolone.

     

    Tutti i partiti sono contenti del bilancino del Manuale Cencelli ripescato dal Don Abbondio del Quirinale, eccetto i berlusconiani capeggiati da Licia Ronzulli che hanno rischiato il coccolone al nome di Mara Carfagna ministro, premiata da Draghi per l’opposizione al Conte Ter a favore del  governo di Mariopio.

    Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini

     

    La scelta al dicastero della Giustizia della Cartabia, la giurista preferita di Sabino Cassese con contorno di Bernardo Mattarella e Giulio Napolitano, è uno schiaffo al giustizialismo manettaro di Bonafede. Come Colao ministro è una porta in faccia al Conte degli Stati Generali.

     

    Su-Dario Franceschini è stato declassato: via il Turismo, gli rimangono i Beni Culturali. Andrea Orlando è entrato nell’esecutivo per Zingaretti, Franceschini per la sua corrente, Guerini per Base Riformista di Marcucci e Lotti. Enrico Giovannini, Infrastrutture e Trasporti, è un grigliato misto di Pd, 5Stelle e Mattarella.

     

    Per quanto riguarda la Lega, Massimo Garavaglia è in quota Salvini, Erika Stefani per Zaia, Giorgetti per Draghi/Salvini. Di Maio per la sua corrente, D’Incà per Fico, Patuanelli per Conte. Con Draghi, Giggino ministro degli Esteri non conta un cazzo: i rapporti con gli Stati Uniti e l’Unione Europea li gestirà direttamente Draghi, tant’è che è scomparso il ministero per gli Affari Europei di Amendola.

    GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO ANGELA MERKEL BY OSHO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO ANGELA MERKEL BY OSHO

     

    Patrizio Bianchi all’Istruzione è un professore prodiano, cattolico di sinistra come Mattarella. Renzi incassa solo la riconferma di Elena Bonetti ma Roberto Cingolani, ministro  dell’Ambiente e Transizione Ecologica, è un tecnico che ha calcato il palcoscenico della Leopolda. La Bellanova è fuori.

    maria elena boschi teresa bellanova foto di bacco (2) maria elena boschi teresa bellanova foto di bacco (2) ROBERTO CINGOLANI ROBERTO CINGOLANI orlando renzi franceschini orlando renzi franceschini

     

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