Estratto dell’articolo di Stefano Baldolini per repubblica.it
elly schlein 2
Come da tradizione, non mancano le polemiche tra comunisti italiani sulla nuova segretaria Pd, Elly Schlein. Marco Rizzo, presidente onorario del Pc, la considera uno 'spartiacque'. "Incarna al meglio la nuova sinistra fucsia e radical-chic, - fa sapere sui suoi social Rizzo - nemica della classe media lavoratrice, nemica della classe operaia, nemica delle famiglie. La sua agenda è quella di Sanremo: gender fluid, filo UE NATO e guerra, trans-femminista e gretina, contro le auto e le prime case. Un ottimo 'prodottò delle élites liberiste e mondialiste. Risulterà anche un ottimo spartiacque, chi sta con lei, come il rifondarolo Acerbo, sta contro di Noi".
marco rizzo
Di segno opposto è in effetti la posizione di Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista, che invece auspica che la vittoria di Schlein "rappresenti una vera rottura rispetto al solito Pd neoliberista e guerrafondaio che abbiamo conosciuto dal 2008 a oggi, da Veltroni a Renzi e Letta, dal governo Monti a quello Draghi". A chi sulla sue pagine social gli fa notare cosa ne pensi, Acerbo risponde: "Non considero Rizzo comunista e tanto meno di sinistra". Anzi, confida a Repubblica, ci tiene a far sapere che "Rizzo è un fascista".
Se i leader delle forze politiche che hanno raccolto l'eredità del Pci litigano, va comunque segnalato che nella cosiddetta sinistra radicale la nuova inquilina del Nazareno è stata accolta con più uniforme curiosità. Certo, c'è attesa per i provvedimenti e soprattutto per le decisioni che Schlein vorrà prendere sul conflitto russo-ucraino, tema com'è noto, assai sensibile nell'area che non si riconosce nei dem.
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maurizio acerbo
elly schlein.