Maria Corbi per “la Stampa”
LE VALLETTE DI SANREMO
Fatevene una ragione, a Sanremo le vallette non ci sono più. Dite addio alla bionda e alla mora, alle figlie d' arte, alle ex veline prestate all' Ariston, alle Belen dotate di farfallina. E se Sanremo è veramente lo specchio del Paese allora questa scomparsa potrebbe rivelare una nuova prospettiva, un ulteriore tassello al complicato puzzle della dignità e dei diritti delle donne. All' uso del loro corpo in tv.
Oppure potrebbe essere ancora solo della polvere nascosta sotto al tappeto. Che qualcosa stesse cambiando lo si era già capito con l' arrivo di Gabriel Garko, l' anno scorso. Lui si definì co-conduttore ma le colleghe salite sul palco prima di lui, dalla Ferilli alla Parietti, passando per la Canalis gli hanno chiarito subito il concetto: ma de che? È come chiamare uno spazzino operatore ecologico. Sei un valletto come lo siamo state noi. Punto. Con un ruolo preciso quello di sbattere occhi seducenti e su invito di Carlo Conti chiamare il prossimo cantante in gara.
LE VALLETTE DI SANREMO
Ma adesso, con Maria la Sanguinaria le cose sono cambiate. Prima di tutto perché gli occhi della De Filippi non sbattono ma fulminano, e poi perché è veramente difficile vederla negli abiti, seppur firmati da Riccardo Tisci, della seduttrice. Una che anche quando indossa i tacchi a spillo sembra che si muova su un arena di wrestling.
E che quando rimprovera i tronisti assomiglia a una preside veramente cattiva. Quindi forse la notizia non è tanto la fine delle vallette quanto l' esistenza di un uomo, Carlo Conti, che non si lascia intimorire da una compagna di viaggio competitiva e agguerrita, una che anche volendo la spalla non la riuscirà a fare.
LE VALLETTE DI SANREMO
Ma tranquilli, la pensione delle vallette non significa la fine delle dee ancheggianti sul palco portatrici sane di bellezza al festival? Perché gli italiani non possono disintossicarsi dalle abitudini di una vita con tanta velocità.
Per il maschio nostrano Sanremo senza bellone è come una partita di calcio senza palla. In fondo la donna decorativa lenisce debolezze e frustrazioni, una specie di ansiolitico. E non si può smettere di botto, meglio diminuire gradualmente la dose. Eccole allora, le bellone, in quella parentesi di show chiamata «Tutti cantano Sanremo».
gabriel garko sanremo2016
Nelle serate si alterneranno Sveva Alviti, che interpreta la cantante Dalida nella fiction. L'attrice Alessandra Mastronardi, ma soprattutto la super sexy giornalista di Sky sport Diletta Leotta la cui presenza ha scatenato le ire della giornalista sportiva made in Rai Paola Ferrari. E poi in ricordo di una delle categorie di vallette più care al Festival ecco due «mogli di», le bellissime Marika Pellegrinelli (Eros Ramazzotti) e Rocio Muniz Morales (Raul Bova).
virginia raffaele e gabriel garko
Un cambiamento epocale nell' Italia abituata al «no valletta no party», sintomo di un Paese che si è dimenticato del femminismo come rilevò un editoriale del Finanzial Times che si scagliava contro l' abuso di vallette in tv e di donne spogliate in ogni dove. Un costume che portò al malcostume di vallettopoli, in diverse edizioni, e che adesso sembra arrivato al capolinea. Ultima fermata Sanremo 2016 (forse).