• Dagospia

    UOMINI CHE ODIANO LE DONNE - LA SCRITTRICE E AUTRICE TV CARLA VISTARINI A DAGOSPIA: “MI PIACEREBBE CAMMINARE A PIEDI E GODERMI ROMA DI NOTTE. AL GIARDINO DEGLI ARANCI POI SAREBBE BELLO FERMARSI A RIFLETTERE SU TANTA BELLEZZA. MI PIACEREBBE, MA NON POSSO FARLO PERCHÉ SONO DONNA. SE NON SI VUOLE "GUAI", SI DEVE RINUNCIARE A QUALCOSA. ECCO, LA VIOLENZA SULLE DONNE COMINCIA DA QUI. SILENZIOSAMENTE”


     
    Guarda la fotogallery

    Carla Vistarini per Dagospia

     

    CARLA VISTARINI CARLA VISTARINI

    ”La sera, tornando da un cinema, da un teatro, da una cena di amici, mi piacerebbe camminare a piedi e godermi Roma di notte, fantasticando, come in passato fecero tanti poeti e artisti. Picasso, Goethe, Stendhal, Fellini, Orazio, Rilke... Mi piacerebbe prendere un tram notturno e girare per la città solitaria, illuminata dai lampioni e dalla luna e osservare le cose e segnarle nella mia mente, per scriverle, dopo, forse.

     

    Sarebbe bello anche salire su al Gianicolo o in cima a Trinità dei Monti, affacciarsi alla balconata e guardare i sogni delle persone volare su, al cielo, come stelle, tra le stelle, e magari farci una canzone, dopo. Mi piacerebbe anche girovagare, ma piano, in auto, guidando con la radio accesa a basso volume, che a malapena senti cosa dice ma ti fa compagnia, e andare.

    violenza contro donne violenza contro donne

     

    Lungotevere, Castel Sant'Angelo, la Sinagoga, e poi la Bocca della Verità, e poi salire su all'Aventino. Al Giardino degli Aranci poi sarebbe bello fermarsi a riflettere su tanta bellezza. Magari sedersi a una panchina, qualche istante, e scrivere due parole per fermare quell'idea, quella quiete, quella serenità.

     

    Sarebbe bello arrivare più in là, fino a scoprire i contorni e i silenzi dei palazzi dell'Eur e pensare a De Chirico e a quelle sue ore enigmatiche dell'esistenza. Mi piacerebbe camminare a piedi e godermi il mondo di notte, fantasticando, da sola, in pace, coi miei pensieri e il mio personale universo in esplorazione della vita come in passato fecero tanti poeti e artisti. Picasso, Goethe, Stendhal, Fellini, Orazio, Rilke...

    VIOLENZA DONNE VIOLENZA DONNE

     

    Mi piacerebbe, ma non posso farlo. Non posso farlo perché sono donna. Non posso farlo "da sola" in pace, come sarebbe giusto poter fare. E tutte le donne lo sanno. E gli uomini anche, in cuor loro. La donna deve essere "scortata", in certi orari, in certi luoghi, in certe circostanze .

     

    E non parlo di circostanze estreme, quelle ovviamente gravi e sconsigliabili per entrambi i sessi. Parlo di quelle semplici situazioni di vita quotidiana che per gli uomini sono normali. E per noi non possono esserlo. Per noi sono imprudenti, pericolose, provocatorie. E questo dovunque, sia a Roma, a Milano, a New York, Parigi, Oslo, o dove volete.

     

    VIOLENZA DONNE VIOLENZA DONNE

    Perché una donna seduta a una panchina, se è sera, anche se è lì solo per riposarsi un attimo e guardare la vita attorno a sé, sa che da un istante all'altro vedrà arrivare qualcuno che comincerà a tentare approcci, fare commenti, e se prima con garbo e poi con decisione fa capire che la cosa non le va, quello insiste e allora bisogna alzarsi e andarsene, e i commenti alle spalle diventano sprezzanti e anche volgari, se tutto va bene, o che accadrà di peggio, di molto peggio, se tutto va male. E in quanto donna lei sa che "deve" essere prudente.

    INDIA VIOLENZA SULLE DONNE INDIA VIOLENZA SULLE DONNE

     

    Cioè, se non vuole "guai", deve rinunciare. Rinunciare a qualcosa. A tanto. A piccole e grandi libertà. E se non ci sta, se vuole viverle, sa che le costeranno. Un prezzo che non conosce. Forse anche solo quel senso opprimente di inquietudine nel viverle (quell'ansia di guardarsi le spalle che rovina ogni piacere). O tanto, tanto, ma tanto di più. Ecco, la violenza sulle donne comincia da qui. Silenziosamente.”

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport