Estratto dell'articolo di Enrico Filotico per www.corriere.it
BULLISMO A SCUOLA
A Bari, la preside del liceo scientifico Gaetano Salvemini, Tina Gesmundo, domenica 17 novembre ha incontrato i genitori in occasione dell’annuale open day. […]
Gesmundo ha colto l’occasione per strigliare le famiglie, richiamandole al loro compito di educatori. «[…] la preside ha chiarito ai genitori che «non c’entrano i social, c’entrate voi che sovrapponete i vostri desiderata alle vite dei vostri figli, educate a coltivare solo il mito del successo e del denaro, e quando sarete vecchi vi abbandoneranno in una casa di cura».
bullismo scuola
E ancora: «Non c’è bisogno che Crepet o Galimberti ci dicano che i genitori stiano troppo affidando alla scuola una loro incapacità educativa, lo si vede dai fatti di violenza di tutti i giorni. Il body shaming verso i compagni più fragili o l’offesa verso chi prende un brutto voto, chi lo fa è un teppista nonostante i genitori della «Bari bene» gradiscano questo appellativo».
Nel mirino della dirigente scolastica ci sono finite le famiglie più altolocate della città, la Bari Bene. E anche la politica, protagonista di ingerenze «assolutamente non necessarie» chiarisce Gesmundo.
bullismo scuola 2
E aggiunge: «Ho le foto di ragazzi che hanno immortalato le targhe delle auto dei professori o che filmano i docenti durante la lezione, un atteggiamento inaccettabile. Sono segnali di disfunzione. Che vogliono fare? Tagliare le ruote? E se questo mi sorprende, a colpirmi ancora di più sono le famiglie che hanno derubricato tutto a ragazzate. Non so come si possa accettare che questo accada».
bulli a scuola
Sulle raccomandazioni richieste dalla politica, la preside conclude: «Mi ha scritto un assessore regionale per annunciarmi l’arrivo di un genitore, è una cosa che non ha alcun valore per me. Io ho una mail istituzionale, chi mi scrive viene ricevuto entro la fine della settimana. Non serve nessuna intermediazione, non mi interessa che sia un notaio o un operatore ecologico, sono genitori di alunni della mia scuola. Li ricevo tutti».