Stefano Filippi per “la Verità”
alessandra ghisleri foto di bacco (2)
Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, oggi è l'ultimo giorno in cui si può parlare di sondaggi prima del voto del 20 e 21 settembre: è attendibile il risultato di 4-2 a favore del centrodestra nelle regioni?
«Direi di sì».
Liguria, Veneto, Marche e Puglia.
«E bisogna prestare molta attenzione a ciò che sta accadendo in Toscana, dove i due maggiori candidati, secondo i sondaggi che sono stati pubblicati, sono molto vicini, sia pure con un vantaggio del centrosinistra».
ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA
Ma gli equilibri potrebbero essere rovesciati?
«La situazione è molto complicata. Il governatore uscente, Enrico Rossi, è stimatissimo dalla popolazione, ha fatto un lavoro per cui ha un gradimento molto elevato.
eugenio giani gel mascherina e pallone
È strano che non sia in campagna elettorale per la sua parte politica, e questo gioca non a vantaggio del candidato Eugenio Giani che è in difficoltà perché poco conosciuto».
E la leghista Susanna Ceccardi?
«È corroborata da una campagna elettorale in cui il leader del suo partito si è speso molto. Sulla costa c'è un buon gradimento verso il centrodestra, meno nelle zone interne.
susanna ceccardi matteo salvini 8
Che previsioni fa?
«Bisogna vedere come si svolgeranno questi ultimi 15 giorni di campagna elettorale».
Quindi il risultato è aperto.
«La politica ci ha abituato a stupire. Certo che se Rossi, il presidente uscente, si facesse sentire un po', potrebbe avere un peso importante».
La Liguria?
«Toti è un candidato forte. Ha un rapporto molto stretto con il suo territorio e raccoglie consenso per come ha affrontato emergenze come il ponte Morandi, le alluvioni, il contagio. Va a suo vantaggio anche il favore di cui gode il sindaco di Genova, Marco Bucci, anch' egli di centrodestra, e la città capoluogo ha un peso determinante visto che in Consiglio regionale ha diritto a 13 seggi su 24. Il suo avversario, Ferruccio Sansa, è in forte difficoltà».
giovanni toti con gli occhiali arancioni
In Veneto non ci saranno sorprese.
«Luca Zaia piace moltissimo ed è invidiato anche dai cittadini di altre regioni».
La Campania?
«Anche Vincenzo De Luca ha un buon consenso, ma il confronto con Zaia è impari».
Veniamo alle Marche.
«Francesco Acquaroli, candidato di centrodestra, si sta muovendo molto bene. Dovrebbe avere un buon risultato».
Infine, la Puglia.
marco bucci giovanni toti inaugurazione nuovo ponte di genova
«Qui la situazione è molto interessante. Il centrodestra che sostiene Raffaele Fitto è in vantaggio per coesione e accordi territoriali. Dall'altra parte, tutto è in gioco sul voto disgiunto tra 5 stelle e il governatore uscente Michele Emiliano. Per lui la presidenza della Regione si gioca lì».
I 5 stelle saranno decisivi?
berlusconi salvini meloni fitto
«Con il voto disgiunto potrebbero essere determinanti. Bisogna vedere quali saranno i giochi a livello nazionale e gli accordi tra Pd e M5s, sempre che venga siglato un patto».
La Puglia è il test sulla salute della maggioranza?
ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO
«Sì. È la regione laboratorio dove si vedono gli effetti delle politiche dell'esecutivo, i movimenti di Di Maio, quali sono i rapporti tra Lega e Fratelli d'Italia, senza dimenticare che è la Regione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte».
Quindi per lei oggi il 4-2 per il centrodestra è l'esito più probabile.
«È quello di cui si parla di più. E attenzione: bisogna vedere che cosa accade in Toscana. Ma c'è un altro fattore».
Quale?
«Veniamo da un mese dove ci siamo presi una pausa, un respiro dopo i duri mesi di lockdown. La vera battaglia politica inizia adesso. Tra qualche giorno si aprono le scuole. E potrebbe accadere qualcosa di interessante».
Un inizio d'anno problematico potrebbe influire sul voto?
matteo salvini senza mascherina a benevento
«Certo, naturalmente a danno di chi l'ha gestito. L'indotto scolastico raggiunge quasi la metà del Paese, tra studenti, famiglie, nonni, insegnanti, tate, ristorazione, pulizie, luoghi di impiego dei genitori, trasporti. Se blocchi la scuola blocchi mezzo mondo del lavoro. Non si risolve tutto con lo smart working».
La Lega verrà cannibalizzata dalle liste locali?
ferruccio sansa
«Perderà qualcosa, ma se si dovesse votare per il Parlamento sono quasi tutti voti che torneranno a Salvini».
Il Pd resta il secondo partito?
«In teoria sì. È sul terzo che potrebbe esserci la sorpresa perché Fratelli d'Italia è in forte ascesa, e non solo nelle Marche e in Puglia dove ha due candidati ben piazzati».
Referendum sul taglio dei parlamentari: conferma il rapporto di due terzi per il Sì e un terzo per il No?
vincenzo de luca stefano caldoro 2
«Le nostre analisi dicono che il Sì è al 42%, il No al 15,8 mentre il restante 42,2% dell'elettorato ci sta ancora pensando. Il dato vero è che ci sarà un'affluenza relativamente bassa nelle zone d'Italia che non devono rinnovare le amministrazioni locali.
Un altro dato interessante è che proprio in questa parte d'Italia si nasconde molto No. La partecipazione al voto è ancora tutta da valutare, anche per la paura del contagio».
Un aumento dell'affluenza farebbe crescere il No?
luigi di maio strappa le poltrone in piazza montecitorio flash mob m5s per il taglio dei parlamentari
«Nell'arco di un mese il No è cresciuto di 10 punti percentuali perché se n'è cominciato a parlare e la gente comincia a farsi un'idea anche in modo imprevedibile: pensiamo alla dichiarazione di Sansa, candidato alla presidenza della Liguria per l'area di governo, che vota no».
Un ex giornalista del Fatto Quotidiano molto sensibile alle istanze dei 5 stelle.
«È una posizione che fa pensare, e lui è in una regione chiamata al voto. Tuttavia il cittadino a oggi vede il referendum come la politica che parla di sé stessa con sé stessa per reiterare sé stessa».
alessandra ghisleri (2)
Tuttavia, gli italiani restano favorevoli al taglio dei parlamentari.
«La gente comincia a domandarsi il significato di questo taglio, per che cosa il numero dei parlamentari dev' essere diminuito e quali saranno i passi successivi e i tempi. I cittadini vorrebbero sentire parlare di lavoro, economia che riparte, progetti per spendere i fondi europei...
Vorrebbero capire perché non ci sono ancora i vaccini antinfluenzali nelle farmacie e perché, quando arriveranno, non ce ne saranno per tutti. Di tutto questo non si parla. E il referendum sembra un dialogo chiuso tra politici e intellettuali».