Cinzia Meoni per “il Giornale”
ELON MUSK MOHAMMED BIN SALMAN
Cinguettii che possono costare cari. La Sec, la Consob americana, prende posizione sui tweet dell' ad e co-fondatore di Tesla, Elon Musk, e apre un' inchiesta formale. L' autorità infatti ha emesso i «subpoena», richieste di consegna di informazioni e documenti, e li ha inviati ai membri del cda della società californiana fondata nel 2003 e approdata a Wall Street nel 2010 a 17 dollari per azione (oggi il titolo viaggia sui 338 dollari). Nel mirino dell'autorità di controllo dei mercati sono finite le dichiarazioni di Musk, rilasciate via Twitter lo scorso 7 agosto.
ELON MUSK TESLA PRIVATA
Nei tweet l' imprenditore preannunciava la volontà di precedere al delisting della società a 420 dollari per azione, ovvero con un premio di oltre venti punti percentuali rispetto al prezzo di mercato, assicurando per di più il sostegno di un finanziatore esterno pronto a mettere mano al portafoglio qualora la proposta di addio a Wall Street avesse ricevuto il consenso sperato (e in realtà l' 85,49% dei voti sul social si erano espressi a favore).
elon musk
La ragione? «Rendere la società più agile e interrompere la propaganda di coloro che scommettono contro l'azienda» cinguettava in merito l'inventore, tra l' altro, di X.com (oggi PayPal) e SpaceX. In quell' occasione il titolo aveva messo il turbo, chiudendo la seduta in rialzo del 13% circa salvo poi tornare, nelle sedute successive, sui prezzi del 6 agosto con la parziale marcia indietro in merito all' addio a Wall Street dove il gruppo capitalizza oltre 57 miliardi di dollari rispetto ai 51 miliardi di General Motors. Martedì Musk è tornato sul tema precisando di aver avanzato l'ipotesi di delisting in cda il 2 agosto e confermando l'acquisto del 5% di Tesla da parte di un fondo saudita con cui sono in corso trattative per l'uscita dalla borsa. Una precisazione che alla Sec non è bastata.
TESLA
L' autorità di mercato, come di consueto, non ha confermato le indiscrezioni, ma gli analisti già si dividono sull' importo della eventuale multa. Intanto, mentre Musk è tornato a twittare di modelli di macchine elettriche, satelliti e spazio, sono già tre gli investitori che hanno promosso una class action contro i tweet controversi.
In questo caso occorrerebbe provare l' intento fraudolento di Musk, ovvero che avrebbe utilizzato i tweet per far lievitare il prezzo delle azioni Tesla in Borsa, danneggiando gli investitori che avevano scommesso sul ribasso dell' azione. Il procedimento davanti alla Sec è molto più semplice: basta provare le falsità delle informazioni trasmesse agli investitori. Quanto al mezzo di comunicazione Twitter è ritenuto adeguato da parte della Sec per la pubblicazione di notizie societarie.
elon musk 3
Un' azienda può fare annunci via social media purché non siano fuorvianti. In quest' ultimo caso, Musk potrebbe essere multato fino a 160mila dollari per ogni violazione contestate. I legali Usa non si aspettano penalizzazioni per Tesla. Secondo gli esperti, il recente indirizzo della Sec è piuttosto benevolo (da settembre 2017 ad oggi sono state comminate multe per 592 milioni di euro, il dato più basso degli ultimi dieci anni) e predisposto a riconoscere le responsabilità dei singoli al posto che quelle societarie. Finora la media delle 63 multe individuali elevate dallo scorso settembre si è attestata a soli 75mila dollari, meno dei massimi previsti. Purché ovviamente Musk si cosparga il capo di cenere e non cerchi a tutti i costi di sfidare l' Authorirty.