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    TE LA DO IO UNA BOTTA D’INFLUENCER - LA SEC, CIOE’ LA CONSOB AMERICANA CHE VIGILA SULLA BORSA, METTE NEL MIRINO GLI INFLUENCER DELLA FINANZA: HA ACCUSATO DI MANIPOLAZIONE DI MERCATO OTTO FRA I PIÙ NOTI VOLTI DI TWITTER E DISCORD - L'IPOTESI DI REATO È LA CREAZIONE DI UNO SCHEMA DI FRODE DA CIRCA 114 MILIARDI DI DOLLARI ATTRAVERSO IL CANALE ATLAS TRADING - ALMENO DA GENNAIO 2020, SI ERANO PROMOSSI COME TRADER DI SUCCESSO, ACQUISTAVANO DETERMINATE AZIONI E POI INCORAGGIAVANO I FOLLOWER A INVESTIRE SU QUELLE AZIONI. POI UNA VOLTA RAGGIUNTO IL PREZZO TARGET VOLUTO, IL GRUPPO VENDEVA I TITOLI...


     
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    Fabrizio Goria per “la Stampa”

     

    Perry Matlock Perry Matlock

    Washington va contro gli influencer della finanza. La Securities and exchange commission (Sec) ha accusato di manipolazione di mercato otto fra i più noti volti di Twitter e Discord. L'ipotesi di reato, secondo la Consob statunitense, è la creazione di uno schema di frode da circa 114 miliardi di dollari attraverso il canale Atlas Trading.

     

    Il giro di vite arriva a quasi due anni di distanza dallo scandalo GameStop, la più popolare catena di videogiochi negli Usa, finita al centro delle chiacchiere, e degli acquisti, dei mercati nel gennaio 2021. Ora l'authority di Gary Gensler ha deciso per una stretta sulle truffe commesse sui social sfruttando le debolezze degli utenti.

     

    Simbolica è l'azione portata avanti contro Perry Matlock (@PJ_Matlock su Twitter), John Rybarcyzk (@Ultra_Calls), anche noto come The Stock Sniper, il cecchino dei titoli azionari, e gli altri sei. Secondo la Sec, almeno da gennaio 2020, «sette degli imputati si sono promossi come trader di successo e hanno coltivato centinaia di migliaia di follower su Twitter e nelle chat room su Discord».

    Perry Matlock Perry Matlock

     

    Per l'accusa, «presumibilmente hanno acquistato determinate azioni e poi hanno incoraggiato il loro consistente seguito sui social media ad acquistare quelle azioni selezionate pubblicando obiettivi di prezzo o indicando che stavano acquistando, detenendo o aggiungendo alle loro posizioni azionarie». Tuttavia, come sostiene la denuncia, una volta raggiunto il prezzo target voluto, il gruppo vendeva i titoli, mentre continuava a promuoverli abusando dell'ignoranza dei followers e della loro euforia. Un precedente significativo per i social network statunitensi, e non solo.

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