Estratto dell'articolo di Concita De Gregorio per “la Repubblica”
Quindi riassumendo. La sinistra ha Sanremo e la destra ha il Paese. È così?
(...)
MELONI SANREMO BY OSHO
Qualcosa non torna. O la pappetta omogeneizzata di Sanremo è il riflesso del Paese (che sarebbe, secondo Mazzi, di sinistra) o il medesimo Paese, come risulta dalle urne, è di destra e allora dev'essere di destra anche una buona parte di chi si sintonizza entusiasta sullo spettacolo mainstream di RaiUno: quello dove le vallette ora si chiamano co-conduttrici e guarda come sono brave a scendere le scale, guarda che intelligentissime che sono, sanno persino scrivere il compito assegnato e dolente da sole.
La guerra di invasione dell'Ucraina la mettiamo alle due di notte, se no Berlusconi e Salvini si dispiacciono e un po' a dire il vero si dispiace anche la sinistra senza casa, quella cosiddetta radicale che il Pd lo trova troppo di destra, preferisce sintonizzarsi con la Lega.
CONCITA DE GREGORIO
E' tutto sbagliato, è tutto incomprensibile e da rifare. Che motivo ci sarebbe di cambiare i vertici della Rai, di imporre dirigenti nuovi – ad averne, disponibili fascistissimi e credibili per curriculum – se già questi producono il risultato emerso dalle urne?
Se fossi la Destra – e abbiamo sotto gli occhi cos'è – mi terrei stretta tutti gli Amadeus del mondo. Funziona, questa storia di Benigni che parla di Costituzione sacra e Fedez che bacia in bocca il cantante profano, straccia la foto del sottosegretario vestito da Hitler (che burlone, il sottosegretario, burlone anche Fedez) se poi il giorno dopo gli elettori di sinistra restano a casa, a votare non vanno e se vanno non bastano: Giorgia Meloni vince, stravince e hai voglia a dire che non è una fuoriclasse, che esagerazione. Fatelo voi, se vi riesce, di portare un partito da 3 al 30 in una briciola di anni: fatelo, come mai non lo fate?
concita de gregorio 3
Quindi non capisco cosa c'è che non va, visto da destra è un successo. Il problema, caso mai, è di là. Com'è che la presunta cultura egemone, quella di sinistra, non esprime una cultura politica?
Com'è che i fan di Benigni, di Madame, di Tananai che mette gli ucraini nella sua canzone e spopola nelle radio poi non trovano la forza di alzarsi mettersi il cappotto sopra il pigiama e andare al seggio, il giorno dopo? La risacca, probabilmente. Il senso di inutilità del gesto. Troppe volte l'elettorato di sinistra si è fidato e si è affidato a chi, alla fine, ha fatto il suo personale interesse.
Ha macinato soldi, legittimamente per carità, consulenze e conferenze profittando del suo reddito reputazionale: del credito che in qualche momento gli elettori gli avevano dato, credendo che lo statista, l'uomo nuovo avrebbe lavorato per loro, per tutti e non per sé. Candidati sbagliati, si sente dire. Bè certo: in prima battuta quello. Candidati opachi, senza carisma, frutto di mediazioni fra nemici interni. I più amati, a sinistra, i più votati dagli elettori sono stati regolarmente messi alla porta. Sarebbe lunghissimo l'elenco dei consiglieri assessori e deputati non ricandidati – non ammessi alle primarie - sebbene assai popolari fra gli elettori, tuttavia non "in quota" di qualcuno.
amadeus gino paoli morandi
Le quote, le rivalità interne e semiesterne, gli interni di prima ora titolari di un partito proprio. Quelli che hanno preso il bus del consenso e poi sono scesi per capitalizzarlo, per fare lo sgambetto a chi gli stava sullo stomaco perché quella volta mi dicesti, quella volta facesti. Fate voi la lista, la sapete. Se poi i nuovi diventano il sangue fresco di cui i vecchi vampiri si nutrono appropriandosene: tutto resta come prima, niente cambia. Questa la percezione. Questa la grande depressione.
Gli elettori di sinistra non sono scomparsi: sono esausti. Risparmiano le forze, come i malati, per continuare a vivere. Finché non ci sarà il segnale che la vecchia fallimentare guardia si è ritirata (ma la meraviglia di ritirarsi? Avendo ormai messo da parte una rendita, vi prego, valutatela: la vita è breve e sempre grande il ritardo) ecco, fino a quel momento nulla cambierà. Meloni governerà finché non ci sarà un'alternativa che non sia quella dei soliti noti sotto mentite spoglie. Quelli che quando avrebbero potuto fare non hanno fatto. La gente non è così stupida.
chiara ferragni e amadeus in diretta instagram
Canta Morandi e Ranieri e Al Bano perché ha nostalgia dei suoi vent'anni, quando tutto sembrava ancora possibile. Cantano Ultimo e Lazza, i loro figli, perché sono in un posto dove voi non siete. Un posto dove chi se ne frega di chi bacia chi, l'importante sarebbe avere diritti, libertà personale, giustizia sociale. Una casa, un lavoro, un futuro in cui credere e per cui combattere. Qualcuno è in grado di indicarlo, rinunciando alle sue personali minuscole ambizioni? Non sembra. Allora conviene stare a casa e fare il pane, a vedere una serie in tv, spararsi in cuffia una musica. Sanremo batte le urne tre a zero. La destra nella vita vera, invece, vince. Che rebus, no? Materia di studio per i posteri.
amadeus gino paoli morandi gianni morandi chiara ferragni amadeus in diretta instagram con fiorello