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Cina, Israele ha diritto all'autodifesa ma tutelare civili
(ANSA) - PECHINO, 24 OTT - La Cina riconosce che Israele ha il diritto all'autodifesa contro Hamas. In una telefonata avuta ieri con la controparte Eli Cohen, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che "ogni Paese ha il diritto all'autodifesa, ma dovrebbe rispettare il diritto internazionale umanitario e proteggere i civili", nel resoconto diffuso nella notte dall'agenzia statale Xinhua. Pechino è stata criticata per la sua posizione sulla guerra e la mancata condanna di Hamas per il sanguinoso attacco del 7 ottobre. Le valutazioni di Wang sono maturate alla vigilia della sua visita a Washington (26-28 ottobre) per gettare le basi di un summit Biden-Xi.
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La Cina sosterrà "con decisione tutto ciò che possa favorire la pace e farà del suo meglio per favorire la riconciliazione tra Palestina e Israele", ha aggiunto Wang, per il quale "è imperativo evitare che la situazione si aggravi ulteriormente e causi difficoltà umanitarie ancora più gravi" in scia a un conflitto che "colpisce il mondo intero e comporta una scelta importante tra la guerra e la pace".
La Cina, ha riferito ancora la Xinhua, "è profondamente preoccupata per il continuo inasprimento del conflitto e per il peggioramento della situazione, ed è profondamente rattristata dal gran numero di vittime civili", esprimendo la condanna verso "tutti gli atti che danneggiano i civili" e opponendosi "a qualsiasi violazione del diritto internazionale". Wang ha sottolineato che la dolorosa lezione della crisi è che "solo aderendo al concetto di sicurezza comune è possibile aiutare a raggiungere una sicurezza sostenibile, e solo aderendo alla direzione di una soluzione politica è possibile facilitare la risoluzione completa delle preoccupazioni sulla legittima sicurezza di Israele".
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La soluzione dei due Stati, in questo contesto, "è il consenso della comunità internazionale" e l'auspicio è che "le due parti possano considerare la situazione attuale così come gli interessi a lungo termine di pace e sicurezza condivisi dalle generazioni future". L'obiettivo, ha concluso Wang, "è di ritornare sulla strada giusta della soluzione a due Stati il più presto possibile, di riprendere i colloqui di pace e realizzare la coesistenza pacifica tra Palestina e Israele", nonché "la coesistenza armoniosa delle nazioni arabe ed ebraiche".
Cina, profondamente solidali con il popolo palestinese
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(ANSA) - PECHINO, 24 OTT - La Cina "è profondamente solidale con la difficile situazione della parte palestinese, in particolare della popolazione di Gaza", e "condanna con forza e si oppone a ogni atto che danneggia i civili e viola il diritto internazionale". In una telefonata avuta lunedì con l'omologo palestinese Riyad al-Maliki, il ministro degli Esteri Wang Yi ha rimarcato "la simpatia della Cina per il popolo palestinese e ha chiesto la convocazione di una conferenza di pace", ha riferito nella notte l'agenzia statale Xinhua. Wang ha chiesto "un cessate il fuoco immediato: la Striscia di Gaza ha bisogno di sforzi di pace, non di calcoli geopolitici".
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La popolazione di Gaza ha "bisogno di sicurezza, cibo e medicine, piuttosto che di guerra, armi e munizioni", ha aggiunto Wang, per il quale il Consiglio di Sicurezza dell'Onu dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e la comunità internazionale intraprendere azioni urgenti. Mentre i Paesi al di fuori della regione, in particolare quelli più grandi, "dovrebbero aderire all'obiettività e all'equità e svolgere un ruolo costruttivo nel mitigare la crisi".
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La Cina, che "lavorerà instancabilmente con la comunità internazionale per una rapida e completa risoluzione della crisi, e per una soluzione giusta e duratura della questione palestinese", ha fornito assistenza umanitaria di emergenza attraverso l'Autorità nazionale palestinese e le agenzie dell'Onu. Continueremo a fornire assistenza materiale in conformità coi bisogni della popolazione di Gaza, ha proseguito il massimo diplomatico cinese, ribadendo che "l'unico modo per risolvere la questione palestinese è attuare la soluzione dei due Stati e realizzare il diritto all'esistenza del popolo palestinese".
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Pechino chiede la convocazione quanto prima di una conferenza di pace internazionale "più autorevole, più ampia e più efficace per promuovere la rapida ripresa dei colloqui tra Palestina e Israele e, a tal fine, formulare un calendario e una tabella di marcia specifici". Al-Maliki, sempre secondo la Xinhua, ha espresso gratitudine per il sostegno e la solida amicizia tra Palestina e Cina, aggiungendo che "la parte palestinese chiede un cessate il fuoco immediato" e il "trasporto di beni di soccorso nella Striscia di Gaza il prima possibile".