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    LA SOLITA TRAGICOMMEDIA DI “RE” O’LEARY – IL CEO DI RYANAIR STRAPARLA E SI LAGNA, COME AL SOLITO, INVOCANDO COMPLOTTI CHE NON ESISTONO: “DA QUALCHE PARTE IN ITALIA CI DEVE ESSERE UNA MANO CHE GUIDA GLI ATTACCHI CONTRO DI NOI”. UNA MANO TALMENTE POTENTE CHE HA LASCIATO CHE LA COMPAGNIA LOW COST HA UNA QUOTA DI MERCATO COMPLESSIVA DEL 34% (COMPRESI I VOLI INTERCONTINENTALI CHE NON OPERA) – “IL PROCEDIMENTO DELL’ANTITRUST È SCIOCCO. DOVREBBERO ATTACCARE LE OTA PIRATA…”


     
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    Massimo Germinario per www.adnkronos.com

     

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    "Da qualche parte ci deve essere una mano che guida" certi attacchi contro Ryanair: "forse sono troppo aggressivo, non tratto i burocrati come il presidente Enac Di Palma come loro vorrebbero, ma ho buone relazioni con questo governo, mai state migliori. Ho incontrato Salvini, il presidente della Calabria Occhiuto di recente è venuto a Dublino dopo che abbiamo aperto la base di Reggio Calabria.

     

    E poi l'Antitrust apre un procedimento 'sciocco' come quello contro di noi" per il rischio di abuso di posizione dominante quando "una sentenza della Corte d'Appello di Milano del gennaio 2024 spiega che non abbiamo nessuna posizione dominante. Dovrebbero attaccare le Ota 'pirata' non noi". Lo afferma - parlando all'Adnkronos - il ceo del gruppo Ryanair Michael O'Leary in Italia alla vigilia di una audizione in Antitrust sulle presunte limitazioni alla concorrenza operate dalla compagnia aerea in materia di vendita di biglietti.

     

    Pierluigi Di Palma Pierluigi Di Palma

    "eDreams dice che il loro business crollerà senza l'accesso ai biglietti di Ryanair, ma ha 'servizi Premium' con cui alla fine in realtà il consumatore paga un prezzo più alto: sembra che ci sia un piccolo sconto sulle nostre tariffe ma aggiungendo presunti 'privilegi' si paga di più" osserva il manager irlandese. "Il cliente non sa che sta pagando di più per servizi inutili, pensa che siano prezzi di Ryanair" spiega.

     

    "L'Antitrust si è già espressa con una sentenza nel 2010 contro eDreams ma oggi dice che Ryanair deve essere fermata: è vero, siamo grandi, ma perché siamo cresciuti, siamo monopolisti su alcune rotte come quelle su Reggio Calabria ma solo perché le abbiamo create noi. Non capisco dove vuole arrivare l'Antitrust: vuole consentire alle Ota (online travel agencies) 'pirata' di ricaricare i nostri prezzi o vuole limitare la nostra crescita? Alla fine sarà il consumatore a pagare", continua il Ceo.

     

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    "In questi anni di sicuro abbiamo fatto errori - ammette - ma è almeno un decennio che combattiamo i 'pirati'" delle prenotazioni online come eDreams: Internet è un far west con poca protezione dei consumatori. A eDreams affermano che noi cerchiamo di bloccarli nella vendita dei nostri biglietti. Non è vero". "Noi cerchiamo solo di impedirgli di applicare ricarichi sui nostri biglietti e sui nostri servizi accessori: poi se il cliente vuole pagare un sovrapprezzo per il servizio di eDreams, faccia pure. Ma - continua O'Leary - non deve pensare che sta dando i soldi a Ryanair".

     

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    O'Leary ricorda come nel settore viaggi e ospitalità "ci sono due modelli di business: Ryanair cerca di evitare al settore aereo quello che Booking ha fatto in quello alberghiero, imponendo il loro servizio e ricaricando i prezzi del 20%. Noi all'origine avevamo a che fare con le agenzie di viaggi che ricaricavano del 10%. Ma noi siamo riusciti ad affermare il modello di prenotazione diretta eliminando i costi legati alla distribuzione dei biglietti". "Sono convinto che abbiamo ragione: sempre più Ota (online travel agencies) hanno stretto accordo con noi" ricorda il manager irlandese.

     

    Il procedimento dell'Antitrust nei confronti di Ryanair

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    L'Antitrust ha avviato un ''procedimento cautelare'' nei confronti di Ryanair ''volto a verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari all’adozione di misure cautelari atte a ripristinare e mantenere condizioni concorrenziali nel mercato''. La misura è contenuta nel bollettino dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, in cui si precisa che la verifica è volta ad ''accertare un possibile abuso di posizione dominante'' consistente nel ''precludere gli acquisti da parte delle agenzie di viaggio'' dei biglietti tramite il sito internet della compagnia aerea, e ''nell’offerta di condizioni peggiorative tramite gds''.

     

    In questo modo, secondo l'Antitrust, si impedisce e/o ostacola le agenzie stesse nella vendita di biglietti, ''al fine di favorire le vendite dirette di biglietti aerei sul proprio sito e così pregiudicando lo svolgimento di una concorrenza effettiva nei mercati della vendita dei servizi turistici, a danno delle agenzie di viaggi e con effetti negativi per il benessere dei consumatori che si avvalgono di tali operatori''. L'Agcm spiega che Ryanair avrà 8 giorni di tempo per presentare memorie scritte e documenti; inoltre avrà 5 giorni per chiedere un'audizione dinanzi al collegio. (di)

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