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    LA SPAGNA STA PER CHIEDERE AIUTI ALL’EUROPA E TORNA IL PANICO NEI MERCATI - MILANO -3,3%, LO SPREAD SCHIZZA A 375 - QUELLO SPAGNOLO A 460 - RAJOY: “CHIEDEREMO FONDI SOLO SE A CONDIZIONI RAGIONEVOLI” - WEIDMANN, NEMICO DI DRAGHI: “L’ITALIA PUÒ RISOLVERE I SUOI PROBLEMI DA SOLI” - QUELLA STRANA CONVERGENZA TRA FIOM, CISL E CONFINDUSTRIA SULLE TASSE - MEDIOBANCA RILEVA L’INOPTATO FONSAI - PIRELLI SUDAMERICA, PIENI POTERI A DAL PINO…


     
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    1 - BORSA: MERCOLEDI' NERO PER LISTINI EUROPEI, -3,29% MILANO
    Radiocor - Mercoledi' nero per le Borse europee, sulle quali sono tornati a farsi sentire i timori per la delicata situazione in Europa. Gli investitori scommettono che da un momento all'altro la Spagna chieda un piano di salvataggio all'Europa, tanto piu' che da ieri e' tornato ad aleggiare lo spettro della secessione della Catalogna, soprattutto dopo che la regione ha annunciato elezioni anticipate di due anni. Intanto sale l'attesa per la presentazione del budget spagnolo 2013, fissata domani.

    Mariano RajoyMariano Rajoy

    Anche la Grecia rimane un fronte caldo, con il Fondo Monetario Internazionale che ha lanciato l'allarme sulla necessita' di una nuova ristrutturazione del debito. Milano ha chiuso con un bilancio in rosso del 3,29%, risentendo anche della nuova fiammata dello spread tornato a 375 punti. A Piazza Affari sono precipitate le quotazioni delle banche. Fiat ha accusato un calo del 4% all'indomani del discorso dell'ad, Sergio Marchionne, ai propri manager.

    Camfin, nell'attesa che la societa' lanci un bond convertibile in azioni Pirelli, e' stata uno dei titoli a muoversi contro corrente (+0,9%). Sul fronte dei cambi, l'euro ha perso quota contro le principali valute, portandosi a 1,2855 dollari (da 1,2932 ieri) e 99,99 yen (da 100,57). Il dollaro/yen passa di mano a 77,75. E' in netto ribasso anche il greggio: il wti perde il 2,25% attestandosi a 89,31 dollari al barile.

    Mariano RajoyMariano Rajoy

    2 - CRISI: SPREAD BTP SALE A 375 PUNTI, SPAGNA A 460
    (ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco sale a 375 punti base. Il tasso sul titolo decennale del Tesoro è in rialzo al 5,20%. Il differenziale della Spagna vola a 460 punti col rendimento dei Bonos in crescita al 6,06%.

    soraya saenz santamariasoraya saenz santamaria

    3 - SPAGNA, RAJOY: CHIEDEREMO AIUTI SE TASSI ALTI PER TROPPO TEMPO
    (LaPresse) - Se i tassi di interesse sul debito della Spagna rimanessero "troppo alti per troppo tempo", tali da danneggiare l'economia del Paese, "posso assicurare al 100 per cento che chiederei un piano di salvataggio". Lo ha detto il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, in un'intervista al Wall Street Journal. Alla domanda se il suo governo si stia già applicando per un'eventuale richiesta di aiuti, Rajoy ha aggiunto che "al momento non posso dire" e che l'esecutivo avrebbe bisogno di determinare condizioni per il salvataggio "ragionevoli".

    4 - WSJ;INCERTEZZA SALVATAGGIO SPAGNA PESA SU ROMA-MADRID
    (ANSA) - Gli investitori vendono bond spagnoli e italiani sulla scia dei crescenti timori che il piano della Banca Centrale Europea (Bce) possa essere ostacolato dal ritardo della Spagna a chiedere formalmente il salvataggio. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che l'incertezza sulla richiesta di aiuti fa salire i rendimenti sui titoli spagnoli e italiani. I rendimenti sui bond iberici a 10 anni sono schizzati fino al 6%, mentre quelli sui bond italiani sono saliti al 5,17%. "Gli spread della Spagna si amplieranno" fino a quando Madrid non chiederà aiuto: "Il mercato spingerà la Spagna a chiedere un salvataggio" afferma Alessandro Giansanti, di ING, con il Wall Street Journal.

    MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI Soraya Saenz de SantamariaSoraya Saenz de Santamaria

    5 - ITALIA: WEIDMANN (BUBA), FORTE ABBASTANZA DA RISOLVERE PROBLEMI
    Radiocor - 'L'Italia e' forte abbastanza da risolvere da sola i suoi problemi'. Lo ha detto il presidente della Bundesbank Jens Weidmann nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro dell'economia Vittorio Grilli. La conferenza stampa segue l'incontro che si e' tenuto nel pomeriggio fra i due ministri.

    6 - QUELLA STRANA CONVERGENZA TRA LA FIOM, LA CISL E DELZIO SULLE TASSE
    C'è uno strano saggio anti-tasse e anti-evasione, che piace tanto ai duri e puri della Fiom quanto ai moderati della Cisl, sia ai liberisti dell'Istituto Bruno Leoni che ai concertativi alla Luigi Abete. E' "Lotta di Tasse. Idee e provocazioni per una giustizia fiscale" scritto da Francesco Delzio, già direttore dei Giovani di Confindustria, poi braccio destro di Roberto Colaninno in Piaggio e Alitalia e ora top manager nelle Autostrade dei Benetton.

    Jens WeidmannJens Weidmann

    Alla Camera, in occasione dell'evento di lancio del libro, Landini si è trovato in singolare sintonia con Luigi Abete e Lucia Annunziata nel sostenere le tre proposte di Delzio: la sospensione dei servizi pubblici per chi evade ripetutamente il fisco, la sospensione automatica dell'attività per commercianti e professionisti che violano gli obblighi fiscali e l'istituzione di bollini blu per premiare bar, ristoranti e dentisti fiscalmente fedeli.

    MARIO MONTI E MARIANO RAJOYMARIO MONTI E MARIANO RAJOY

    7 - CRISI, UE: RISPETTARE IN TEMPI RAPIDI ACCORDI SU ESM E BANCHE
    (LaPresse) - L'accordo preso dai leader e dai governi al summit Ue della fine dello scorso giugno "è estremamente chiaro". Così un portavoce della Commissione europea, Olivier Bailly, commentando la dichiarazione di ieri sera dei ministri delle finanze di Germania, Olanda e Finlandia che vogliono evitare il rapido ricorso al fondo salva-Stati Esm per la ricapitalizzazione diretta delle banche da gennaio.

    ALBERTO NAGELALBERTO NAGEL

    "Abbiamo preso nota - ha detto il portavoce rispondendo ai giornalisti a Bruxelles - della lettera arrivata da questi tre Stati membri. E' un contributo alla discussione per arrivare a una soluzione finale nelle prossime settimane sull'Esm", che il portavoce ha ribadito che sarà "un importante strumento per rompere il legame tra banche e debito sovrano". Secondo Bruxelles, che ha citato il testo finale del Consiglio europeo di fine giugno, "l'operatività dell'Esm per la ricapitalizzazione diretta delle banche" va messa in atto "in tempi rapidi".

    jonella e salvatore ligrestijonella e salvatore ligresti

    8 - FONSAI, MEDIOBANCA RILEVA INOPTATO AUMENTO E SALE AL 5,64% DI UNIPOL
    (LaPresse) - Mediobanca è salita al 5,647% del capitale di Unipol Gruppo Finanziario a seguito dell'aumento di capitale della compagnia assicurativa bolognese. E' quanto emerge dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti. La quota è il risultato dell'accollo di azioni, da parte di Piazzetta Cuccia, della sua parte di inoptato del consorzio di garanzia per la ricapitalizzazione, prevista nell'ambito del piano di riassetto di Fonsai, le cui azioni sono state invece ricollocate da Mediobanca.

    SNAMSNAM

    9 - SNAM, CON FLUXYS COMPLETA ACQUISTO QUOTA E.ON IN INTERCONNECTOR
    (LaPresse) - Snam e Fluxys hanno finalizzato l'acquisizione della partecipazione detenuta da E.On nel gruppo britannico Interconnector, proprietario e operatore del gasdotto sottomarino che collega la Gran Bretagna con il Belgio. E' quanto si legge in una nota congiunta, in cui viene spiegato che "l'acquisizione rappresenta per le due società un ulteriore passo in avanti nel contribuire a promuovere l'integrazione dei mercati gas in Europa e facilitare flussi e scambi di gas cross-border nel corridoio tra Italia e Gran Bretagna".

    Con questa transazione, Snam e Fluxys acquisiscono su base paritetica il 15,09% detenuto da E.ON in Interconnector, aumentando la propria quota congiunta al 31,50%. L'ammontare complessivo della transazione è di circa 117 milioni di euro. Al di là della quota congiunta con Snam, Fluxys detiene in Interconnector una partecipazione diretta del 15%, mentre Caisse de depot et placement du Québec, azionista di Fluxys, ne detiene il 33,5%.

    RAIMONDO BULTRINI E PAOLO DALPINORAIMONDO BULTRINI E PAOLO DALPINO

    10 - PIRELLI SUDAMERICA, PIENI POTERI A DAL PINO...
    F.D.R.per il "Corriere della Sera" - Pirelli riorganizza le attività in Sudamerica. Sulla falsariga di quanto Marco Tronchetti Provera ha fatto con la «casa madre» scegliendo di affidare a cinque manager chiave la supervisione e la gestione di tutte le attività, e tenere per sé il ruolo di presidente operativo, anche in America Latina il numero uno della Bicocca ha deciso di riorganizzare l'assetto di vertice.

    Tutto il business di Pirelli nel continente americano viene affidato a Paolo Dal Pino, nuovo executive president di Pirelli Latam. Il manager, in forze alla Bicocca dal 2011 come presidente per il Brasile, dove si è trasferito dopo aver lasciato la guida di Wind per lanciare e gestire il fondo Heliconia, in passato è stato responsabile delle attività in America Latina di Telecom Italia e presidente di Tim Brasil dopo aver fatto l'amministratore delegato di Seat Pagine Gialle.

    BANCA CENTRALE SVIZZERABANCA CENTRALE SVIZZERA

    A Dal Pino faranno capo i responsabili degli affari istituzionali, amministrazione e controllo e It, audit, finanza e legale, media relation. La redistribuzione dei poteri porta anche un'altra novità: la cancellazione della casella del chief executive officer e la nascita del chief operating officer, che sarà Gianfranco Sgrò, in arrivo da Ceva Logistics di cui era presidente per Sud Europa, Medio Oriente e Africa. Il Sudamerica, con quasi 2 miliardi di euro di fatturato nel 2011, rappresenta il 35% dei ricavi totali della Pirelli.

    Sede della Banca Centrale SvizzeraSede della Banca Centrale Svizzera

    11 - LA SVIZZERA, S&P E LO SPREAD...
    G.Str.per il "Corriere della Sera" - Insolito botta e risposta tra la Banca nazionale svizzera e l'agenzia Standard & Poor's. Secondo le stime di un report della società di rating, l'Authority elvetica - per difendere il franco da eccessivi apprezzamenti - ha acquistato circa 80 miliardi di euro di titoli di Stato di Germania, Francia, Paesi Bassi, Finlandia e Austria nei primi sette mesi del 2012. Vale a dire - secondo S&P's - quasi la metà delle necessità di finanziamento (obbligazionario) del settore pubblico di questi Stati per l'intero 2012.

    Tutto questo - continuano gli analisti di S&P's - «ha contribuito in modo significativo» al forte calo dei rendimenti dei bond dei Paesi "nordici" nel 2012. Con il conseguente allargamento degli spread Sud-Nord. Ma la Bns ha subito smentito. L'agenzia «ignora il notevole incremento dei depositi di Bns presso le altre banche centrali ed istituzioni internazionali. La conclusione a cui arriva S&P's contiene un errore fondamentale ed è priva di fondamento», recita una nota della banca. Immediata la controreplica di S&P's, che ha confermato i dati del proprio report.

     

     

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