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    TELECOM-MEDIA! – LA SPAGNOLA TELEFONICA, PRIMO AZIONISTA (45,8%) DI TELECOM, AVVISA IL DUO SAWIRIS-BERNABÈ (CON CARLOS SLIM?) CHE STA GIÀ ESAMINANDO I PATTI IN TELCO CHE LE ASSEGNANO POTERI DI VETO SU OPERAZIONI STRAORDINARIE, FINO AD ARRIVARE ALLA SCISSIONE - IL COLPO DI TEATRO DELLA LETTERA INDIRIZZATA A BERNABÈ È MATURATO DOPO IL RIFIUTO DI TELEFONICA AL CAVALLO DI TROIA DI SAWIRIS…


     
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    Rosario Dimito per Il Messaggero

    Samih SawirisSamih Sawiris

    Il blitz di Naguib Sawiris in Telecom nasconde un retroscena che ha rischiato di coinvolgere direttamente Telco, l'azionista di controllo del gruppo di tlc. Premesso che al momento egli vanta la disponibilità di soli 2 dei 3 miliardi che vorrebbe puntare su Telecom (per muovere verso il gruppo brasiliano Gvt sul quale è in corso una procedura di gara) e che il terzo miliardo lo sta cercando presso alcune grandi banche internazionali, di cui un paio già contattate, il colpo di teatro della lettera indirizzata a Franco Bernabè è maturato dopo che da Telco era giunto un rifiuto ispirato soprattutto dal primo azionista, vale a dire Telefonica (45,8%).

    MARCO PATUANO E FRANCO BERNABEMARCO PATUANO E FRANCO BERNABE

    Il retroscena. Alcuni giorni fa Sawiris, affiancato da Lazard, aveva sondato i soci della holding che possiede il 22,4% del gruppo italiano delle tlc. L'intenzione era di acquistare il bond convertibile di 1.750 milioni (scadenza 2013) sottoscritto da Telefonica, Generali, Mediobanca e Intesa nell'ambito del rifinanziamento ridotto a 2,8 miliardi grazie a un aumento di 600 milioni.

    Con la cassa ottenuta, i soci avrebbero dovuto acquistare sul mercato titoli Telecom e conferirli alla holding che sarebbe così salita al 29,9% del gruppo. Sawiris, convertendo in anticipo il bond, si sarebbe attestato al 30% di Telco, diluendo Telefonica e gli altri partner, con una governance da riscrivere che gli avrebbe attribuito ruoli decisivi sulle operazioni straordinarie di Telecom.

    CARLOS SLIMCARLOS SLIM

    A far franare il piano sarebbe stato anzitutto l'azionista iberico per motivi di convenienza economica e non solo. Va ricordato che nel 2007 Madrid acquistò le azioni a 2,85 euro (2,53 euro i soci italiani) e adesso Telco, dopo una serie rettifiche, le ha in carico a 1,5 euro.

    Inoltre, il colosso iberico teme che dietro Sawiris possa infilarsi Carlos Slim, che già aveva tentato la conquista di Telecom, in cordata con AT&T, poco prima della nascita di Telco. Il magnate messicano è uno dei rivali di Telefonica in Brasile dove adesso Sawiris, tramite Telecom, vorrebbe rafforzarsi con l'acquisto di Global Village Telecom.

    La gara è in pieno svolgimento. L'azionista Vivendi ha schierato gli advisor Rothschild, Credit Suisse, Deutsche Bank. Tre anni il gruppo francese spese nel complesso 4 miliardi per rilanciare Gvt; dalla sua vendita ora vorrebbe ricavare 7 miliardi ma è difficile che ne possa portare a casa molti più di 5.

    All'asta partecipano Kkr, Bain Capital, Tpg, tre dei principali investitori internazionali alle prese con la data room. L'obiettivo di Parigi sarebbe di siglare il signing, cioè annunciare l'operazione, per Natale. Un proposito però difficile da realizzare perché in questi casi i tempi e le condizioni sono dettate dagli acquirenti.

    ALIERTAALIERTA

    «Gvt è un operatore di rete fissa. In Brasile abbiamo il secondo operatore di rete mobile, è un dossier da guardare», ha detto ieri Marco Patuano, ad di Telecom, interpellato sulla possibilità che Telecom possa scendere in gara, come rivelato ieri dal Messaggero. Patuano ha però escluso che «al momento ci sia necessità di ricapitalizzazione».

    Bernabè dovrà fornire al prossimo cda Telecom del 6 dicembre gli approfondimenti del caso. Intanto Telefonica sta già esaminando i patti in Telco che le assegnano poteri di veto su operazioni straordinarie, fino ad arrivare alla scissione.

    Quanto alla banda larga, Patuano ha precisato che «Telecom non si limiterà solo a Milano ma a più città con tecnologia mista». L'ad di Metroweb, Alberto Trondoli, ha però puntualizzato l'obiettivo di cablare 30 città con tecnologia Ftth.

     

     

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