la spider woman di milo manara
Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”
Il Maestro scuote la testa, divertito: «Ma davvero la mia copertina di Spider-Woman è stata venduta all'asta negli Usa? Non lo sapevo...». Milo Manara, 75 anni e forse il fumettista italiano più celebre al mondo, risponde al telefono dalla casa in Valpolicella dove crea i suoi capolavori spesso legati all'eros. Abbassa il volume del televisore - «stavo seguendo la tappa del Giro, sono appassionatissimo...» - e chiede: «A che prezzo è stata aggiudicata? 37.500 dollari (circa 32.000 euro, ndr )? Mi sembra equo. Mi avevano pagato molto molto meno...».
Da un punto di vista fumettistico, quella copertina della Donna Ragno disegnata da Manara era stato il caso (assai polemico) del 2014: la Marvel (la casa editrice americana che pubblica l'Uomo Ragno e altri supereroi) aveva chiesto al Maestro una «cover variant» - una seconda copertina «alternativa» destinata ai collezionisti - in occasione del lancio di una nuova serie di Spider-Woman.
MILO MANARA
Manara - chiamato come «guest star» - la raffigurò a modo suo, infinitamente sensuale «anche se non ebbi l'impressione di avere fatto qualcosa di spinto e l'inquadratura piuttosto castigata» doveva comunque tener conto di «movenze un po' sguaiate, di una donna che si arrampica sui muri». Il risultato fu una posa «spesso usata per l'Uomo Ragno. Ma la schiena di una donna è diversa da quella di un uomo, vive la différence! ».
Parte del pubblico Usa e della critica però non gradì. Le «rotondità» di Jessica Drew (il personaggio immaginario che impersona Spider-Woman, creata nel 1977 sulla scia del successo di Spider-Man) furono giudicate «eccessive», «imbarazzanti», «disturbanti», troppo simili alla protagonista di « Le déclic », una delle storie erotiche più famose del Maestro.
spider woman
La Marvel si scusò con lettori, anche se Manara non se l'è mai presa: «Semmai mi spiace che poi non mi abbiano più chiamato, avevo realizzato una quindicina di copertine per altri personaggi senza alcun problema. Apprezzo molto l'aspetto pop dei supereroi americani e non mi dispiaceva comparire in quel mondo».
Ma in qualche modo il grande disegnatore - che ha illustrato anche storie sceneggiate da Fellini e realizzato una trascinante biografia a fumetti del Caravaggio - si è preso una specie di rivincita su quello «sgarbo». La copertina, venduta anni fa a un privato «senza saperne più niente», per qualche giro sotterraneo legato al collezionismo è finita all'asta pochi giorni fa.
La sua dardeggiante Jessica Drew comunque in tuta («è la pruderie tutta americana che ricopre le loro eroine anche se restano sostanzialmente nude») è stata acquistata dopo che Heritage Auctions, casa d'aste tra le maggiori in Usa, aveva fissato il prezzo iniziale a circa 13.000 euro. La cifra è presto più che raddoppiata.
«Circostanza che mi rallegra e mi risarcisce delle polemiche» scherza Manara per il quale nel fumetto Usa «c'è stata una regressione nei confronti dell'erotismo a vantaggio della violenza, molto più accentuata». Pure per questo «alla Marvel, casa generalista che fa anche tanti film, devono stare attenti a non urtare la suscettibilità dei lettori. Tutto sommato posso capirli...».
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