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LUCA PAGNI per repubblica.it
La terza vittoria consecutiva in Champions League riporta il Real Madrid sul podio della squadra più ricca del mondo. Sul secondo gradino sale anche il Barcellona, mentre dopo due anni di dominio il Manchester United si deve "accontentare" del terzo posto. Nel complesso, la Premier League si conferma il campionato con il maggiore giro d'affari, piazzando ben sei squadre nelle prime dieci posizioni. Ma, per la prima volta dopo anni di declino, anche per la Serie A arriva qualche segnale incoraggiante: nonostante la Juventus esca dalla Top Ten, guadagnano posizioni Inter e Roma, mentre il Milan - dopo un anno di assenza - torna a far parte dei 20 club europei comn i maggiori ricavi in Europa.
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Sono questi i risultati più significativi della ricerca che la società di consulenza Deloitte dedica, ogni anno, allo stato di salute del calcio. Una classifica "economica", denominata Deloitte Football Money League, giunta alla sua 22.a edizione, che si basa sui fatturati dei club, depurati delle voci che - cambiando da paese a paese - potrebbero generare differenze significative. In particolare, dal giro di affari vengono tolte le commissioni per il trasferimento dei giocatori, l'Iva e altre tasse legate alle vendite.
Dominio blancos. Dopo la terza vittoria consecutiva in Champions, il Real Madrid alza anche la coppa del fatturato. Con 750,9 milioni di entrate (contro i 665,2 della stagione precedente), gli spagnoli battono un nuovo record. Il dato più significativo è la crescita dei ricavi commerciali: grazie ai nuovi sponsor e ai canali di merchandising, sono saliti di 54 milioni in un anno. Tutto questo lo ha portato a diventare il club al mondo con la quota più alta di ricavi commerciali sul totale complessivo, "a dimostrazione di quanto sia attraente il marchio Real Madrid", come scrive Deloitte nel suo studio.
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I club ricchi sempre più ricchi. I primi 20 club della classifica hanno generato nella stagione 2017-2018 un giro d'affari complessivo pari a 8,3 miliardi di euro, con una crescita di un ulteriore 6 per cento rispetto alla classifica precedente. I prime tre in graduatoria hanno visto raddoppiare i ricavi negli ultimi dieci anni. Una crescita sostenuta soprattutto dai diritti tv, i quali coprono il 43 per cento del totale delle entrate, contro il 40 per cento dei ricavi commerciali, mentre il "match day" (biglietti e introiti da bar, ristoranti, negozi, museo all'interno dello stadio) copre solo il 17 per cento.
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Domina la Premier. Un solo club nei primi cinque, ma ben 6 nei primi dieci. Le big six della Premier (United e Manchester City, Chelsea, Arsenal, Liverpool e Tottenham) dominano la classifica di Deloitte: anche in questo caso si tratta di un record, perché finora nessun campionato in Europa era riuscito a piazzare tra le prime dieci così tante squadre. E nelle prime 20 compaiono anche Everton, Newcastle e West Ham. Buona parte del merito va alle entrate da diritti tv. Ci si può immaginare che il divario tra la Premier e le altre leghe possa crescere ancora nei prossimi anni. Con la stagione 2019-2020, i diritti per trasmettere gli incontri della Premier dovranno essere ridiscussi con una più che probabile nuova asta al rialzo. Senza contare l'esplosione sui nuovi mercati asiatici, dove il campionato inglese è in assoluto il più seguito.
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Juve in calo, aspettando Ronaldo. Nonostante l'ingaggio di Cristiano Ronaldo, la Juventus ha perso una posizione, superata dai londinesi del Tottenham (e nonostante averli battuti nel confronto diretto in Champions). I bianconeri ora sono undicesimi, malgrado il giro di affari sia salito in un anno da 349 a 394 milioni. Ma non ci si faccia ingannare: gli effetti dell'arrivo del campione portoghese si vedranno molto meglio nella prossima classifica.
Inter, Milan e Roma in rimonta. Complessivamente, il calcio italiano mostra i primi segnali di recupero. La Roma, grazie al cammino in Champions dove è arrivata fino alle semifinali, fa un balzo in avanti ed entra nelle prime 20 della classifica, insediandosi in 15.a posizione con 250 milioni di ricavi (rispetto ai precedenti 221). Appena prima troviamo l'Inter che a sua volta guadagna una posizione (da 248 a 280 milioni il giro d'affari). Dopo un anno di purgatorio, anche il Milan tornta nella Top Twenty: sale al 18.0 posto, ma soprattutto torna a superare i 200 milioni di fatturato (207,7 contro i 184 milioni della classifica precedente). Segno che il passaggio di proprietà da Berlusconi ai cinesi (e il ritorno in Europa League) almeno a qualcosa è servito.
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