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    LESBO-POWER IN SALSA AGRODOLCE - LA STELLA DELLA NAZIONALE FEMMINILE DI CALCIO CINESE LI YANG HA FATTO COMING OUT SUL SOCIAL “WEIBO”, MA DOPO QUALCHE ORA DEVE CANCELLARE IL POST DOPO ESSERE SOMMERSA DA INSULTI (E FORSE ANCHE SOTTO PRESSIONI DALL’AMBIENTE SPORTIVO) - IN CINA SOLO DAL 2001 L'OMOSESSUALITÀ NON È PIÙ CONSIDERATA UN “DISORDINE MENTALE” - IL 95% DELLA COMUNITÀ LGBT NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE MANTIENE IL SEGRETO…


     
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    Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

     

    Primo coming out nella storia dello sport cinese. Lo ha fatto Li Ying, 28 anni, stella della nazionale femminile di calcio che ha dichiarato la sua omosessualità e il suo amore per Chen Leilei, una influencer professionista.

     

    Li Ying ha dato l' annuncio su Weibo, il principale social network mandarino, con questo post: «Tutta la mia tenerezza viene da te e ti appartiene». Nella foto le due ragazze celebrano un anno di unione, guardandosi intensamente negli occhi: la calciatrice ha un taglio di capelli sportivo, sfumatura alta e ciuffo tagliato a spazzola tipico di una attaccante che colpisce di testa il pallone, ingentilito dalla tintura bionda (in campo finora la si era vista sempre nera); indossa una maglia abbottonata; la compagna influencer ha lunghi capelli neri e un bel vestito da sera. Chen Leilei ha aggiunto un suo post: «Un anno insieme. Sembra che sia da sempre».

    li ying e la compagna li ying e la compagna

     

    La loro storia d' amore ha creato grande interesse e simpatia. In rete sono piovuti paragoni orgogliosi tra Li Ying e Megan Rapinoe, la superstar del calcio americano che aveva fatto coming out nel 2012, ha guidato la sua nazionale alla vittoria nei Mondiali del 2019 ed è diventata un' icona Lgbt. L' uscita della giocatrice cinese ha ricevuto anche la benedizione di Zhao Zhen, famoso giornalista sportivo: «Non è più un segreto che diverse calciatrici anche da noi sono lesbiche, Li Ying è stata la prima ad avere il coraggio di venire allo scoperto, spero che la nostra società socialista diventi più inclusiva».

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    Il presente però è ancora un campo minato. E infatti, questa ondata di positività per l' amore tra la calciatrice e la influencer è stata contrastata da un rigurgito di bigottismo, una raffica di insulti ha cercato di fare muro contro le congratulazioni (comunque prevalenti). Li Ying e Chen Leilei hanno deciso di cancellare i loro post dal web.

     

    C' è il sospetto che la giocatrice abbia subìto pressioni anche dall' ambiente sportivo.

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    Ora gli osservatori segnalano che negli ultimi mesi l' attaccante era uscita dal giro della nazionale, nonostante il suo record di 30 gol in 116 partite con la maglia delle «Rose d' acciaio». Qualcuno sospetta che fosse stata esclusa dopo che aveva cominciato a mettere molti like ai post della compagna, pur non dichiarando ancora il fidanzamento. In Cina l' omosessualità è stata depenalizzata nel 1997 e solo dal 2001 non è più considerata un «disordine mentale» da curare. Ma una ricerca dell' Undp (il Programma per lo sviluppo umano dell' Onu), ha rilevato che vent' anni dopo il 95% della comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale nella Repubblica popolare cinese mantiene il segreto.

     

    Qualcosa sta cambiando.

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    Nel 2017, in un angolo del Parco del Popolo, nel centro di Shanghai, si sono presentate 11 mamme di ragazzi e ragazze omosessuali, hanno aperto ombrelli arcobaleno e hanno mostrato cartelli con la scritta: «Cerco un fidanzato per mio figlio» e in inglese «Keep calm, it' s just love» (tranquilli, è solo amore). La polizia le ha rapidamente mandate via con la scusa che non avevano chiesto l' autorizzazione. Sul web si sono fatte coraggio e hanno parlato altri madri di figli e figlie gay: «Se i genitori di ragazzi eterosessuali possono cercare in piazza partner per loro, perché noi non abbiamo lo stesso diritto?».

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    L' iniziativa ha trovato comprensione da parte della stampa governativa. Un sondaggio del Global Times , quotidiano comunista di Pechino rilevò che il 70% degli intervistati ha manifestato sostegno per le madri con gli ombrelli arcobaleno, concordando «che sono brave e sagge».

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