1 – MORTA ANCHE LA QUARTA DONNA. LA STRAGE RIPRESA DALLE TELECAMERE
Estratto dell'articolo di Edoardo Izzo e Grazia Longo per “La Stampa”
CLAUDIO CAMPITI
Un inferno. Il film dell'orrore della mattanza compiuta domenica mattina da Claudio Campiti a Fidene è reale. La telecamera all'interno del gazebo del bar dove si stava svolgendo l'assemblea dei condomini contro cui ha sparato l'assassino ha registrato tutto. Dal primo all'ultimo colpo esploso. Le immagini sono state estrapolate dai tecnici dei carabinieri del Nucleo investigativo e riproducono quanto finora riferito dai superstiti.
E intanto salgono a quattro le vittime: Fabiana De Angelis, 50 anni, commercialista, la più grave dei quattro feriti, è morta ieri sera. Il suo nome si aggiunge così a quello delle altre tre donne uccise, Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi e Sabina Sperandio, rispettivamente di 50, 55 e 71 anni. […]
LA PISTOLA USATA DA CLAUDIO CAMPITI PER LA STRAGE ALLA RIUNIONE DI CONDOMINIO A FIDENE
E mentre si attende l'interrogatorio di convalida del fermo, stamattina alle 10 nel carcere di Regina Coeli, proseguono le indagini dei carabinieri coordinati dal pm Giovanni Musarò. Le accuse contro Campiti, ex assicuratore da oltre 10 anni disoccupato, sono pesantissime: quadruplo omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e i futili motivi, e triplice tentato omicidio. E mai come in questa drammatica vicenda, tutte le tappe sono state filmate.
strage di fidene 10
Una fototrappola che Campiti aveva sulla porta della sua casa, il rudere all'interno del Consorzio Valleverde tra Ascrea e Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti, lo riprende mentre esce di casa alle 7,30 di domenica scorsa. Le telecamere interne ed esterne del Poligono Tor di Quinto lo filmano quando entra, alle ore 8,45, mentre ritira la valigetta con la pistola Glock calibro 45 alle 8,55 e pochi istanti dopo quando esce indisturbato portandosi via l'arma e sale sulla sua auto e si dirige a Fidene. […]
2 – FIDENE, MORTA LA QUARTA DONNA. IL MISTERO DELLA VALIGETTA PRESA AL POLIGONO E POI SPARITA
Estratto dell'articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
CLAUDIO CAMPITI BAR FIDENE
Dalle banche dati istituzionali affiora il nome di Claudio Campiti quale destinatario del reddito di cittadinanza. Novemila euro in tutto fra aprile 2020 e settembre 2021. Poi più nulla. Il killer di Fidene, probabilmente, aveva smesso di farne richiesta. Può darsi che, in seguito, fosse subentrato qualche lavoretto o sussidio, in ogni caso tutto si sarebbe svolto con regolarità, senza contestazioni.
Resta il problema dei debiti accumulati con il consorzio Valleverde (circa 10 mila euro negli anni, secondo l'avvocato Rita Gigli, ma appena 1.700 stando all'ultimo decreto di ingiunzione appena notificato). Ma resta anche la questione del contante, oltre 6 mila euro, di cui Campiti era in possesso quando è stato fermato, all'esito della mattanza di via Monte Giberto a Fidene: erano soldi pubblici?
poligono di tiro tor di quinto sequestrato
[…] i carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal pm Giovanni Musarò, analizzano le immagini registrate (c'erano telecamere nel gazebo della strage come pure al Poligono di tiro dove Campiti ha sottratto la Glock utilizzata per fare fuoco) in cerca di dettagli che confermino la premeditazione del piano. Tutto, dall'escamotage utilizzato per appropriarsi dell'arma alla fuga in preparazione con tanto di passaporto pronto, allude a preparativi ben congegnati.
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Mistero, invece, sulla valigetta sigillata che Campiti avrebbe preso in consegna alle 8,45 di quella mattina al Poligono di tiro: non l'aveva con sé quando è stato fermato, durante gli attimi concitati appena successivi alla sparatoria, sicché gli investigatori la stanno ancora cercando. I corpi di Elisabetta Silenzi, Sabrina Sperandio e Nicoletta Golisano sono già stati sottoposti all'autopsia (preceduta da una Tac attraverso la quale il professor Antonio Oliva del Gemelli ha rilevato la traiettoria del proiettile) e gli esami avrebbero offerto conferme sulla ricostruzione della strage.
Campiti ha mirato al cuore delle vittime, cadute una dopo l'altra come le sagome di un tiro al bersaglio. Verso le 9,20, dopo aver chiuso con cura la porta del dehor, l'ex imprenditore di 57 anni «si dirigeva immediatamente verso il tavolo in cui era seduto il consiglio di amministrazione (del consorzio Valleverde, ndr) e dopo aver pronunciato la frase "Vi ammazzo tutti" immediatamente iniziava a sparare» si legge nel decreto di fermo. In attesa di conoscere tutti i perché della vicenda - Campiti sarà ascoltato dal gip assieme al suo difensore, ma potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere - i pm sottolineano come la «sproporzione» tra il reato e le cause configuri un'aggravante. Riguardo ai controlli sui poligoni il capo della polizia, Lamberto Giannini dice: «Tematica già all'attenzione».
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