Luca Fiorucci per "La Stampa"
incidente san giustino in umbria 5
Sul banco i compagni di classe hanno messo una rosa bianca e un messaggio di saluto per Luana. Che ieri mattina in classe, la quinta dell'istituto Franchetti-Salviani di Città di Castello, non è entrata. Nella notte è morta insieme ad altri tre amici, Natasha, Gabriele e Nico, nell'auto che, da una festa di compleanno a Città di Castello, li doveva portare a Sansepolcro, in un locale. Dove li aspettavano e da dove le amiche hanno provato ripetutamente a chiamare la ragazza, 17 anni, e a scriverle.
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Senza risposta. Le vite dei quattro ragazzi, gli altri avevano 22 anni, si sono interrotte lungo la statale 3 Tiberina, contro il montante di un ponte, alle porte di San Giustino, centro dell'Alto Tevere. A poche centinaia di metri dall'impatto, una lapide con quattro foto di altrettanti giovanissimi ricorda una tragedia drammaticamente simile, avvenuta 23 anni fa. Anche in quell'occasione, dopo una pizza insieme, persero la vita quattro amici, un quinto si salvò miracolosamente perché fu sbalzato dall'auto prima che questa finisse contro un albero.
incidente nello stesso punto nel 1999
Secondo quanto accertato dai carabinieri, l'utilitaria sulla quale viaggiavano i quattro in prossimità di una semicurva è uscita di strada, forse a causa dell'asfalto bagnato. È finita prima in una cunetta, quindi contro il manufatto. L'impatto non ha lasciato scampo ai quattro ragazzi. Poco prima, sul profilo social di una delle due ragazze, fidanzate con i ragazzi che erano con loro, un ultimo selfie insieme alla festa di compleanno dalla quale poco dopo sarebbero ripartiti tutti insieme, diretti alla discoteca per proseguire la serata.
Luana Ballini era rappresentante d'istituto, originaria di Monte Santa Maria Tiberina.
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Quando ai suoi compagni è stato comunicato che l'amica era morta e che potevano tornare a casa se avessero voluto, nessuno si è mosso se non per deporre quella rosa. Anche Natasha Baldacci, che era alla guida dell'auto, aveva frequentato lo stesso istituto. La preside sotto choc prevede per il futuro prossimo delle iniziative per ricordare le due ragazze. Natasha si era diplomata nel 2019, indirizzo amministrazione, finanza, marketing. Lavorava da poco in un'agenzia di assicurazioni di Città di Castello.
gabriele marghi
La passione per la pallavolo era condivisa con Gabriele Marghi, che nello stesso anno aveva concluso gli studi all'istituto superiore Patrizi-Baldelli-Cavallotti e lavorava in un'azienda di costruzione di macchine agricole di Trestina, frazione di Città di Castello. Con Natasha aveva un legame particolare, con Nico Dolfi, invece, era cresciuto, aveva condiviso vacanze, escursioni in montagna e sfide sul rettangolo del Città di Castello pallavolo, dopo un passato come calciatore del Riosecco Calcio che alle giovani vittime ha voluto dedicare un messaggio: «Riposate in pace angeli della nostra comunità volati in cielo troppo presto».
nico dolfi
Gabriele l'introverso, il sensibile, pieno di interessi, lo ricorda la società di pallavolo. Nico il vulcanico, tenace, «sempre sorridente che coltiva il suo grande amore sostenuto da una famiglia sempre presente con il padre Andrea nostro dirigente, imitato dai fratelli Michele oggi giocatore dell'under 17 e Emanuele, prima come atleta e poi con l'università i primi passi da tecnico sempre con il Città di Castello». «Carissimi Nico e Gabriele vi chiediamo di guardare i vostri amici che sono qui e che vi piangono disperati, e di guidarli nella vita», si legge ancora nel messaggio a loro dedicato. Nico, che aveva frequentato il liceo linguistico «Città di Piero», studiava all'università a Perugia, facoltà di Economia. Era tifoso dell'Inter, a differenza dell'amico Gabriele che invece era appassionato dei colori del Milan.
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In segno di lutto i Comuni di Città di Castello e di Monte Santa Maria Tiberina hanno sospeso gli eventi ieri e lo faranno anche oggi, rinviati spettacoli e manifestazioni. «Oggi è il momento del dolore e del silenzio, ci stringiamo con grande affetto e rispetto alle famiglie colpite da questa terribile tragedia, alle quali a nome di tutta la comunità tifernate esprimiamo con un abbraccio la nostra sincera vicinanza e il nostro profondo cordoglio» ha detto il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi.
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«Si è trattato di una tragedia imprevedibile, ma come sindaco sento il dovere di chiedere a tutte le istituzioni e autorità competenti di fare ancora di più per promuovere la sicurezza stradale tra i giovani, in ogni luogo, sia esso sociale o educativo», ha aggiunto la prima cittadina di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini. Messaggi di cordoglio e vicinanza sono arrivati anche dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, da quella della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, e dal vescovo Luciano Paolucci Bedini: «La comunità si stringa intorno a queste famiglie». Comunità incredula come risuona nell'ultimo messaggio sul cellulare di Luana: «Dimmi che non è vero».
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