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    LA STRATEGIA DELLA PENSION DI MACRON FA INCAZZARE I FRANCESI - OGGI LA GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO L’AUMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE DAI 62 AI 64 ANNI. SI TEME L’INFILTRAZIONE NEI CORTEI DELL’ALA PIÙ RADICALE DEI GILET GIALLI E "IL BLOCCO DEL PAESE". TUTTI I PRINCIPALI SINDACATI IN PIAZZA, NON SUCCEDEVA DA 12 ANNI CON LO SCOPO DI IMPEDIRE UNA RIFORMA CHE DEFINISCONO “BRUTALE”


     
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    Estratto dell'articolo di Anais Ginori per repubblica.it

     

    emmanuel macron emmanuel macron

    Nel braccio di ferro sulla riforma delle pensioni lanciata da Emmanuel Macron è il giorno della piazza. I sindacati hanno indetto una giornata di sciopero generale e sperano di portare fino a un milione di manifestanti nelle strade. L’adesione dei lavoratori nel settore dell’istruzione e dei mezzi pubblici potrebbe superare il 70 per cento secondo le due principali confederazioni, la radicale Cgt e la moderata Cfdt per una volta unite nella protesta. L’incubo che aleggia è la paralisi che ci fu nel 1995 quando l’allora premier Alain Juppé tentò di cambiare il sistema previdenziale. Il portavoce del governo Olivier Véran chiede ai francesi di «non trasformare la mobilitazione in un blocco del Paese».

     

    La vigilia è stata accompagnata dagli allarmi dei servizi di sicurezza che temono scontri e infiltrazioni nei cortei di gruppi violenti chiamati “ultragialli”, l’ala estremista dei gilets jaunes. Il ministro dell’Interno manderà più di 10mila agenti nelle strade, di cui 1.500 solo nella capitale, ma per paradosso anche i sindacati della polizia sfileranno per difendere il loro “regime speciale” di pensioni.

    proteste contro macron proteste contro macron

     

    Macron ha definito «vitale» la riforma, già inserita nel programma per farsi eleggere nel 2017 ma poi accantonata tra movimento dei gilet gialli e pandemia. Il caposaldo è l’allungamento dell’età pensionabile fino a 64 anni nel 2030, con un aumento progressivo da subito di 3 mesi ogni anno. La Francia è uno dei pochi paesi in cui l’età pensionabile è ancora a 62 anni e durante l’ultima campagna presidenziale tanti leader proponevano addirittura di anticiparla a 60 anni. Altra stretta prevista dalla riforma, i 43 anni di contributi previsti dalla legge Touraine del 2014, necessari a partire dal 2035 per andare in pensione, saranno anticipati al 2027. Resta invece a 67 anni l’età alla quale si potrà andare in pensione senza decurtazioni per i contributi mancanti e a 62 quella per i lavoratori in situazione di invalidità o incapacità.

     

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